Lungo la via dei fari, l’itinerario insolito sull’Isola d’Elba

È nato un nuovo itinerario che costeggia tutta l'Isola d'Elba e che porta alla scoperta dei fari che punteggiano la costa

Foto di Ilaria Santi

Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Fin dai tempi antichi, i fari svolgono un ruolo cruciale nella gestione del traffico marittimo. All’Isola dell’Elba sono un importante punto di riferimento per la navigazione del Mar Tirreno.

E numerose sono le torri luminose, tra fari e semafori, che si ergono sulle scogliere elbane. Grazie alle loro straordinarie caratteristiche architettoniche e alla loro naturale integrazione nel paesaggio possono ritenersi un vero e proprio patrimonio culturale da salvaguardare e valorizzare.

È nato un nuovo itinerario che costeggia tutta l’Isola d’Elba e che porta alla scoperta di questi fari. Tra i più noti ci sono il Faro di Forte Stella a Portoferraio, quello di Capo Focardo, Punta Polveraia e Monte Poro. Il percorso inedito porta, dunque, alla scoperta dei fari e delle torri luminose che accendono le coste dell’Isole d’Elba, custode di alcuni dei fari più suggestivi della Riserva di Biosfera Isole di Toscana.

Il Faro di Punta Polveraia

Nel territorio di Marciana, divenuta famosa per la serie Tv “I delitti del BarLume”, in cima all’abitato di Patresi, si erge il Faro di Punta Polveraia, costruito per far luce sul canale di Corsica. Un luogo magico, caratterizzato dalle onde che s’infrangono sulla scogliera e la baia che si estende fino all’orizzonte regala tramonti mozzafiato. A 52 metri sul livello del mare, la lanterna di questo faro ha un’ottica fissa con un periodo di 15 secondi e una portata di 16 miglia marittime.

Il Faro di Monte Poro

A 23 km dal Faro di Punta Polveraia, questo faro venne costruito nel 1979 con l’intento di funzionare da subito automaticamente. Ha una luce bianca fissa con una portata di 16 miglia. La struttura semaforica di Monte Poro si erge lungo la costa meridionale dell’isola nel territorio di Campo nell’Elba. La lanterna metallica è provvista di lente Fresnel e, come molti altri fari dell’isola, è in grado di moltiplicare la luce ampliandone il fascio e rendendolo visibile anche a grandi distanze.

Il Faro di Capo Focardo

Dopo 23 km di cammino da Monte Poro, si giunge a Capo Focardo. Costruito all’interno del forte seicentesco spagnolo, il faro capeggia sulla famosa località di villeggiatura di Porto Azzurro. Venne costruito nel 1848 per l’illuminazione del tratto costiero della baia e la sua torre spicca oltre 6 metri sopra le mura e 32 metri sul livello del mare.

faro-focardo-elba
Fonte: @Antonello Marchese
Il Faro di Capo Focardo, all’interno del forte seicentesco spagnolo

Oggi elettrificato, vanta una luce bianca fissa con una portata di 16 miglia nautiche. Il territorio intorno alla struttura difensiva ricorda una piccola oasi naturale dove si possono respirare gli aromi della macchia mediterranea fatta di piante di lentisco, rosmarino, ginestra spinosa, erica, caprifoglio e cisto. Qui è la natura a dettarne i ritmi, i suoni, i colori e i silenzi.

Il Faro di Forte Stella

Dopo 16 km da Capo Focardo, si arriva al Faro di Portoferraio, uno dei più celebri d’Italia e si trova nel complesso di Forte Stella. Situato sul bastione di Grecale della fortezza domina l’antica città Medicea, il porto e l’intero golfo.

La costruzione di questo edificio si deve a Pietro Leopoldo, Gran Duca di Toscana nel 1765, e ben presto divenne simbolo dell’Elba. Ancora oggi, infatti, approdando sull’isola, è tra i primi punti che si
possono scorgere dalla nave.

La torre in granito è alta 25 metri e sovrasta la Villa dei Mulini, prima residenza di Napoleone durante il suo esilio sull’isola. In sostituzione ai 30 stoppini a olio utilizzati in passato, oggi l’illuminazione è alimentata da una lampada alogena che emette tre lampi bianchi ogni 14 secondi, con una portata di 16 miglia marine.