L’aurora boreale è un fenomeno tipico dell’inverno nel Nord Europa. C’è quasi tutti i giorni, ma non è detto che sia visibile a occhio nudo. Dipende dalle condizioni atmosferiche, dall’attività solare, dalla limpidità dell’aria e dalla forza dei venti. E anche dalla fortuna di trovarsi nel posto giusto al momento giusto.
Le condizioni di questi ultimi giorni sono state così ottimali che sono stati tantissimi ad aver potuto osservare il fenomeno nei cieli di mezza Europa al calar del sole.
Dalla Danimarca alla Finlandia, dalla Svezia all'Islanda fino giù in Gran Bretagna, in Germania e addirittura in Borgogna, Francia, non lontano da Parigi - fatto alquanto raro - l'aurora boreale ha dato spettacolo. Quasi tutto il Centro Europa con il naso all'insù, quindi, per assistere alla "danza degli dèi". Sfumature verdi, gialle, rosa, in alcuni casi tutti questi colori messi assieme: ogni aurora boreale (o polare) era diversa dall'altra, ma sempre meravigliosa.
Il pilota di un volo decollato dall'Islanda e diretto a Manchester ha addirittura potuto regalare ai propri passeggeri un'esperienza unica: accortosi del fenomeno davanti ai propri occhi, ha deciso di fare un giro di 360 gradi attorno all'aurora boreale.
A parte i fortunati passeggeri che hanno potuto osservare il fenomeno a occhio nudo, gli altri se ne sono accorti perché l'hanno fotografata. Infatti, spesso non è semplice individuare un'aurora boreale in modo così limpido, ma se si usa una macchina fotografica) o anche uno smartphone) impostando il giusto ISO (la sensibilità del sensore, più alto è più si aggiunge luce alla foto).
Perché così tante aurore boreali
Gli studiosi spiegano che il fenomeno, incredibilmente raro per le basse latitudini alle quali si è presentato, sia dovuto alla forte attività del Sole degli ultimi giorni. Le aurore boreali sono più intense quando sono in corso tempeste magnetiche causate da una forte attività delle macchie solari.
Si formano prevalentemente a un'altitudine di 100 chilometri sopra la superficie terrestre e, in genere, sono visibili nelle regioni vicine ai Poli, ma possono essere viste molto più lontano. Le particelle che si muovono verso la Terra colpiscono l'atmosfera attorno ai Poli formando una specie di anello, chiamato ovale aurorale. Gli ovali aurorali si trovano generalmente tra 60° e 70° di latitudine Nord e Sud. Si chiama infatti "aurora boreale" o "australe" a seconda che si verifichi nell'emisfero Nord (boreale) o Sud (australe).
Più è intensa l'attività del Sole, più visibili e luminose sono le aurore. La forma di un'aurora boreale può variare: la più nota è quella ad arco, dopo mezzanotte la scia si restringe e appaiono dei bagliori e dei lampi che durano per una decina di secondi fino all'alba.
Anche il colore dell'aurora dipende dal tipo di gas presenti nell'atmosfera: l'ossigeno atomico è responsabile del colore verde, mentre l'ossigeno molecolare del colore rosso e l'azoto del colore blu.
L'aurora boreale si può ammirare tra febbraio e marzo e tra settembre e ottobre, di solito in coincidenza con gli equinozi, tra le nove di sera e l'una di notte.
E in Italia?
In Italia, la visibilità delle aurore boreali è piuttosto rara. È stata documentata una forte attività nella notte tra il 17 e il 18 novembre del 1848. Allora, il fenomeno fu talmente intenso ed esteso da essere visibile anche alle basse latitudini.
Non disperiamo, quindi, perché, visto che i nostri cugini d'Oltralpe ne hanno appena avvistata una, non è detto che nei prossimi giorni non possa capitare anche a noi. Quindi, tutti con gli occhi puntati verso il cielo per i prossimi giorni, nella speranza di poter assistere al fenomeno dell’aurora boreale.