In questo inizio di settimana sull’Atlantico si è formato un nuovo ciclone tropicale, Ophelia, che però, contrariamente a quanto fanno di solito gli uragani atlantici, non si sta muovendo verso l’America ma, al contrario, ha messo nel mirino il nostro continente.
Come confermano i meteorologi, nei prossimi giorni, infatti, Ophelia si muoverà verso la Penisola iberica. Un evento insolito, certo, ma comunque non eccezionale: in passato già in altre occasioni gli uragani atlantici hanno tentato delle sortite sul nostro continente.
Tuttavia, solo in due occasioni, nel corso degli ultimi 200 anni, dei veri e propri uragani “vagabondi” sono poi riusciti a raggiungere effettivamente l’Europa.
In base alle analisi effettuate da www.meteogiuliacci.it l’ultima volta è stata nell’ottobre del 2005 quando l’uragano Vince, formatosi in prossimità delle Isole Azzorre, anziché muoversi in direzione delle Americhe puntò dritto verso la Penisola iberica: caratterizzato nel momento di massima potenza da venti a circa 120 km/h (quindi “appena” un uragano di categoria 1), investì la costa spagnola nei pressi di Huelva, quando oramai era fortemente indebolito e declassato a semplice depressione tropicale.
Il precedente incontro ravvicinato di un ciclone tropicale con il nostro continente risale, invece, alla fine di ottobre del 1842, quando quello che è passato alla storia come l’Uragano Spagnolo, dopo essersi abbattuto sull’isola di Madeira con venti a oltre 160 km/h, raggiunse le coste della Penisola iberica e si spinse nell’entroterra fino a interessare anche la città di Madrid.
Riuscirà la tempesta Ophelia a imitare le gesta di Vince e dell’uragano spagnolo? Secondo i meteorologi in realtà le probabilità sono scarse, ma in ogni caso nei prossimi giorni continueranno a osservare con attenzione i movimenti di questa insolita tempesta.