Un giorno ad Ansedonia, dalle spiagge ai siti archeologici

Gita ad Ansedonia, piccola frazione del comune di Orbetello in Toscana, rinomata località balneare dove scoprire le meraviglie dell’Argentario.

Ansedonia è una piccola località all’interno del comune toscano di Orbetello, sulla costa a sud della base del promontorio dell’Argentario, in un magnifico ambiente naturale e ricco di testimonianze storiche. Ansedonia è oggi una rinomata meta turistica grazie alla bellezza di questo tratto di costa e alla presenza di siti archeologici come quello della città etrusco-romana di Cosa.

L’attuale abitato di Ansedonia abbraccia letteralmente il colle sul quale si trova la città antica e negli ultimi decenni il suo centro abitato si è notevolmente sviluppato per via del turismo sempre più interessato alla zona dell’Argentario.

L’abitato di Cosa è una antichissima città di origine etrusca che venne successivamente colonizzata dai romani durante la prima espansione al di fuori del Lazio e per via della sua importanza strategica venne circondato da una possente cerchia muraria ancora molto ben conservata. Il sito archeologico di Cosa rappresenta una delle attrazioni principali del territorio di Ansedonia e una delle mete preferite dei turisti che amano visitare l’antica città e ammirare il panorama dalla posizione rialzata del colle.

In questa guida scopriremo le mete da non perdere le attrazioni più interessanti in una gita ad Ansedonia, dalle spiagge ai siti archeologici.

Le principali attrazioni di Ansedonia

La principale attrazione da non perdere di Ansedonia sono le sue due magnifiche spiagge, la prima sul versante nordoccidentale che si allunga in direzione dell’Argentario e l’altra che si sviluppa in direzione sudorientale verso la costa di Capalbio. Entrambe le spiagge sono sabbiose e a lunghi tratti di spiaggia libera affiancano la presenza di stabilimenti balneari, bar e ristoranti che offrono ogni tipo di servizio turistico ai visitatori.

La spiaggia di Ansedonia che si spinge verso il promontorio dell’Argentario è la parte terminale del cosiddetto tombolo della Feniglia, la sottile striscia di sabbia e rocce che collega l’isola tidale con la costa. Appena oltre la spiaggia si può ammirare la meravigliosa pineta secolare, abitata da daini e cervi e perfetta meta per pic-nic nelle giornate più assolate. La profondità dell’acqua rimane molto bassa per parecchi metri oltre la riva, rendendo la spiaggia adatta anche a famiglie con bambini piccoli, soprattutto in prossimità degli stabilimenti balneari dove sono presenti anche i bagnini a sorvegliare la costa.

Il litorale verso Capalbio, invece, è la parte iniziale della lunga costa della vela che si estende ininterrotta verso sud fino alla fine della Toscana. Su questa spiaggia si trovano numerosi stabilimenti balneari e locali, molto comodi per chi è in cerca di una rilassante giornata in spiaggia con tutti i comfort, ma proseguendo e spingendosi oltre questi inizia un lungo tratto di spiaggia libera sempre accessibile. Anche in questo caso l’acqua bassa rende la spiaggia perfetta per le famiglie.

Oltre alle spiagge, Ansedonia offre la possibilità ai visitatori che arrivano ogni anno di scoprire la sua antichissima storia grazie alle numerose testimonianze storiche e archeologiche. In primo luogo lungo il litorale si possono ancora visitare le torri costiere realizzate tra il XIII e il XVI secolo come fortezze di avvistamento e difesa dagli attacchi portati dal mare da pirati e invasori. Le torri più famose sono Torre della Tagliata, la Torre di San Biagio e Torre di San Pancrazio.

La Torre della Tagliata è la meglio conservata delle tre, anche per via delle successive modifiche realizzate nel corso dei secoli, e deve il suo nome alla vicina Tagliata, la grande opera ingegneristica etrusca che ha tagliato il fianco roccioso del colle di Ansedonia. La torre è molto celebre per essere il luogo dove il grande compositore Giacomo Puccini passava le sue giornate estive e proprio qui compose la Turandot.

Le torri di San Biagio e San Pancrazio hanno subito maggiori danni nel corso dei secoli e solo a progressiva costruzione di strutture attorno ad esse ha consentito la loro conservazione. Oggi sono entrambe in mano privata ma avvisando con anticipo è possibile visitarle e ammirare lo straordinario panorama che si gode dalla loro sommità.

Il sito etrusco di Cosa

Ma l’attrazione storico-archeologica più celebre e visitata di Ansedonia è il sito archeologico di Cosa, la città etrusco-romana che domina ancora tutta l’area circostante dalla sua meravigliosa posizione rialzata. Nel sito archeologico di Cosa si possono ammirare le antiche strutture dell’acropoli ancora in piedi e le fondamento di molte strutture che in passato furono il cuore della città. In particolare le mura della città, realizzate dai romani durante il III secolo a.C. sono qualcosa di impressionante, essendo in buona parte perfettamente conservate, e trasmettono ancora tutta la forza e l’imponenza dell’ingegneria antica.

All’interno del parco è anche possibile visitare lo splendido Museo archeologico nazionale di Cosa, che ospita una ricchissima collezione di reperti archeologici ritrovati durante gli scavi nell’acropoli e nelle aree circostanti. Il museo offre la possibilità di conoscere ogni dettaglio dello sviluppo di Cosa, dalla sua fondazione in epoca etrusca proseguendo alla fortificazione in età romana e le vicende che portarono al suo progressivo spopolamento in età medievale.

Ansedonia offre anche numerose possibilità per chi ama le passeggiate nella natura in un meraviglioso ecosistema costiero come quello tra la laguna di Orbetello e il promontorio dell’Argentario dove è possibile seguire i percorsi escursionistici tra i magnifici boschi del monte e ammirare lo spettacolare panorama che si tuffa nel profondo celeste del Mar Tirreno.