Tour Istanbul e Cappadocia: itinerario di 7 giorni

Un viaggio alla scoperta delle meraviglie della più affascinante città turca e dei paesaggi surreali della fiabesca regione anatolica tra storia, cultura e scenari sensazionali.

Foto di Maria Grazia Casella

Maria Grazia Casella

Giornalista specializzata in Travel

Giornalista esperta di viaggi e turismo, ha fatto della passione per il viaggio una professione, che l’ha portata a visitare oltre 80 paesi in tutti i continenti.

Pubblicato: 7 Febbraio 2025 10:55

Pochi luoghi al mondo riescono a evocare il fascino dell’incontro tra culture e la bellezza di paesaggi da fiaba come la Turchia. Istanbul e la Cappadocia rappresentano due anime di questo straordinario paese: da un lato, la maestosa ex Costantinopoli, sospesa tra Oriente e Occidente, dove minareti e cupole si affacciano su un vivace mosaico di mercati, palazzi e quartieri storici; dall’altro, la Cappadocia, una terra scolpita dal tempo, con sorprendenti formazioni rocciose, città sotterranee e colorate mongolfiere che dipingono il cielo all’alba.
In questo itinerario di sette giorni ti guidiamo alla scoperta delle meraviglie della capitale culturale turca e degli scenari fiabeschi della Cappadocia, unendo cultura, storia e natura in un viaggio indimenticabile.

Giorni 1 e 2: le meraviglie storiche di Istanbul

Numerosi voli giornalieri diretti collegano le principali città italiane con Istanbul, il cui aeroporto internazionale dista circa 40 minuti dal centro città. In base all’orario di arrivo il consiglio è di sistemarsi nel proprio hotel, lasciare i bagagli, e cominciare a esplorare la città dai monumenti più iconici dell’antica Bisanzio e Costantinopoli, custode di secoli di storia in ogni angolo. Si può allora partire con la visita dalla grandiosa Hagia Sophia, simbolo della potenza bizantina e ottomana. Nata come basilica cristiana nel VI secolo, trasformata in moschea e poi in museo, oggi è un luogo di culto islamico che racchiude oltre 1500 anni di storia. I suoi mosaici dorati convivono con imponenti iscrizioni coraniche, testimoniando il sincretismo culturale che caratterizza Istanbul.

A pochi passi, sorge la magnifica Moschea Blu, celebre per le sue oltre 20.000 piastrelle di ceramica di İznik dai riflessi blu. Con i suoi sei minareti, domina l’orizzonte della città ed è ancora oggi un attivo luogo di preghiera. Proseguiamo verso l’Ippodromo di Costantinopoli, centro nevralgico della vita pubblica bizantina, dove un tempo si svolgevano corse di carri e celebrazioni imperiali, e ancora oggi si possono ammirare l’Obelisco di Teodosio, la Colonna Serpentina e la Fontana Tedesca.

Almeno mezza giornata va riservata al sontuoso Palazzo di Topkapi, residenza dei sultani ottomani per quattro secoli. Attraversiamo i suoi cortili affacciati sul Bosforo, esploriamo la Sala del Tesoro, dove sono custoditi gioielli e reliquie, e ci addentriamo nell’Harem, un mondo segreto di lusso e intrighi.
Per un po’ di shopping la meta ideale è il Grand Bazaar, uno dei mercati coperti più grandi e antichi del mondo, da visitare senza fretta, prendendosi il tempo per scegliere e contrattare con i mercanti. Tra spezie profumate, tappeti artigianali, gioielli d’oro e ceramiche dipinte a mano, l’atmosfera è un tripudio di colori e suoni.
Il consiglio è di concludere ogni giornata con una cena in un ristorante tipico, assaggiando piatti tipici come il balık ekmek (panino con pesce grigliato) o il manti (gnocchetti turchi con yogurt e aglio). Istanbul, con la sua cucina ricca e varia, è un paradiso per i gourmet, e ogni pasto è un’occasione per scoprire nuovi sapori e tradizioni.

Istanbul, Turchia
Fonte: istock
Panorama di Istanbul al tramonto

Giorno 3: Istanbul moderna e multiculturale

Il terzo giorno è dedicato alla scoperta della Istanbul più moderna e multiculturale, un contrasto affascinante rispetto alla città storica esplorata nei giorni precedenti. Si inizia con una passeggiata lungo Istiklal Caddesi, la vivace arteria pedonale del quartiere Beyoğlu, cuore pulsante della vita notturna e culturale della città. Questo viale, lungo circa 1,5 km, è un susseguirsi di negozi alla moda, caffè storici, gallerie d’arte e teatri, dove si respira un’atmosfera europea, frutto dell’influenza occidentale che ha caratterizzato Istanbul a partire dal XIX secolo.

Una sosta obbligata è la Torre di Galata, un’iconica struttura medievale che domina il profilo della città. Salire in cima alla torre regala una vista panoramica mozzafiato su Istanbul, con il Corno d’Oro, il Bosforo e il Mar di Marmara che si stendono ai vostri piedi. Il luogo perfetto per scattare foto indimenticabili e cogliere l’essenza di questa città sospesa tra due continenti.

Nel pomeriggio, attraversiamo il Bosforo per raggiungere Kadıköy, il quartiere più vivace del lato asiatico di Istanbul, pervaso da un’energia bohemien tra mercati alimentari e caffè alternativi dove fermarsi per un tè o un caffè turco. Il modo migliore per concludere la giornata è fare una crociera al tramonto sul Bosforo, che consente di ammirare le sontuose Yalı, le ville ottomane in legno che costeggiano le rive, le moschee e i palazzi storici come il Dolmabahçe e il Ciragan.

Giorno 4: Cappadocia, tra camini delle fate e chiese rupestri

Il quarto giorno si vola in Cappadocia, una regione nel cuore della Turchia che sembra uscita da un libro di fiabe. Il consiglio è di prendere un volo per Kayseri, considerata la principale porta d’accesso alla Cappadocia. In base all’orario di arrivo, dopo un passaggio in hotel per lasciare i bagagli, iniziamo la nostra esplorazione dalla valle di Göreme, un paesaggio lunare modellato dall’erosione e dall’attività vulcanica. Qui, i famosi camini delle fate – alti coni di tufo sormontati da massi di basalto – creano uno scenario surreale, reso ancora più magico dai voli delle mongolfiere all’alba.

Tappa obbligata al Museo all’Aperto di Göreme, un sito UNESCO che ospita decine di chiese rupestri affrescate, testimonianza della vita monastica bizantina. Tra le più suggestive ci sono la Chiesa di Santa Barbara, con affreschi che raffigurano animali fantastici, e la Tokali Kilise, la più grande della valle, con affreschi policromi che raccontano storie bibliche.

Goreme, Turchia
Fonte: istock
Il suggestivo panorama di Goreme, Turchia

Giorno 5: escursione nelle valli incantate

La giornata inizia con un’escursione nella Valle di Devrent, conosciuta anche come la “Valle dell’Immaginazione”, dove le formazioni rocciose assumono forme bizzarre che stimolano la fantasia: cammelli, delfini, volti umani e molto altro. Poi si raggiunge la Valle di Paşabağ, famosa per i suoi camini delle fate a forma di fungo, alcuni dei quali sono stati scavati e abitati fin dal IV secolo a.C.

Nel pomeriggio, ci si dedica a un’escursione a piedi attraverso la Valle dei Piccioni, un percorso di circa 7 km che offre viste spettacolari sulle formazioni rocciose e sui villaggi scavati nella roccia. La valle deve il suo nome alle migliaia di colombaie scavate nella roccia, utilizzate fin dall’antichità per raccogliere il guano, un fertilizzante naturale.

La giornata si conclude a Uçhisar, un villaggio famoso per la sua imponente fortezza naturale, scavata in una torre di tufo, che regala una vista panoramica spettacolare sulla Cappadocia, particolarmente suggestiva al tramonto.

Giorno 6: alla scoperta delle città sotterranee e delle valli nascoste

Il sesto giorno è dedicato alla scoperta dei segreti nascosti sotto la superficie della Cappadocia e delle sue incantevoli valli. Si inizia con la visita alla città sotterranea di Kaymaklı, un labirinto di tunnel scavati nella roccia, utilizzati come rifugio dalle popolazioni locali in tempi di pericolo. Un intricato sistema di gallerie, che si estende su otto livelli e comprende abitazioni, stalle, magazzini e chiese.

Si prosegue verso la Valle Rossa, famosa per le sue formazioni rocciose dai toni caldi, che creano un contrasto spettacolare con il cielo azzurro. I sentieri si snodano tra vigneti e piccole cappelle rupestri, offrendo un’esperienza immersiva nella natura e nella storia.
La giornata continua con la Valle dell’Amore, un luogo dall’atmosfera unica, il cui nome deriva dalle suggestive forme delle rocce, che ricordano figure romantiche.

Un’ultima tappa al Monastero di Selime, un complesso rupestre che sembra un castello scolpito nella roccia. Risalente al IX secolo a.C., comprende una cattedrale, cucine, stalle e abitazioni, tutte decorate con antichi affreschi. Dalla cima del monastero si gode una vista straordinaria sulla valle sottostante, un’esperienza che chiude in bellezza la giornata.

Giorno 7: volo in mongolfiera e trekking nella Valle di Ihlara

L’ultimo giorno in Cappadocia si apre con un’esperienza magica: un volo in mongolfiera all’alba. Sorvolare le valli e i camini delle fate mentre il sole sorge è un’emozione unica, che regala panorami spettacolari e una prospettiva completamente nuova su questa terra incantata. Le mongolfiere, con i loro colori vivaci, sembrano danzare nel cielo, creando uno spettacolo che rimarrà impresso nella memoria per sempre.

Dopo il volo, ci si può dedicare a un’escursione nella Valle di Ihlara, un canyon scavato dal fiume Melendiz, dove si trovano antiche chiese rupestri e villaggi nascosti. Il trekking, di circa 4 ore, inizia dal villaggio di Ihlara e segue il corso del fiume, passando per piccole cappelle scavate nella roccia, come la Chiesa di Agacalti e la Chiesa del Serpente, entrambe decorate con affreschi bizantini risalenti al IX secolo.
Lungo il percorso, si incontra il villaggio di Belisirma, dove il nostro viaggio termina nel modo migliore, con un pranzo tipico in un ristorante locale a base di piatti tradizionali della Cappadocia, prima di dirigerci all’aeroporto di Kayseri per il volo di ritorno a Istanbul e, da qui, proseguire per l’Italia.