Il Kenya è uno degli stati africani più famosi e visitati dai turisti di tutto il mondo tanto che ogni anno centinaia di migliaia di visitatori lo scelgono per prendere parte a un safari o per soggiornare nel mezzo della savana in un villaggio masai.
In breve il Kenya è suddiviso in due zone principali: nel nord del Paese si trovano aree desertiche, mentre il centro-sud è caratterizzato da altipiani coperti da boschi e savane. Il Paese è attraversato per la sua lunghezza da catene montuose come la famosa Rift Valley, una delle mete preferite dagli alpinisti. Ai lati della Rift Valley si trovano imponenti massicci vulcanici, tra cui il monte Kenya che con i suoi 5.199 metri di altitudine è uno dei più alti dell’Africa e secondo solo al Kilimangiaro.
Insieme alla Tanzania, il Kenya è una meta perfetta dove poter ammirare tutta la maestosità dell’Africa, la sua natura strabiliante e le culture tradizionali che vivono secondo usi e strategie di caccia perfezionati in migliaia di anni di storia. Prima di decidere quando andare in Kenya bisogna considerare che negli ultimi mesi del 2017, la tensione politica è aumentata a causa dell’annullamento delle elezioni presidenziali e, perciò, le città di Nairobi e Mombasa sono spesso teatro di manifestazioni. Attualmente la situazione sembra andare migliorando, ma è comunque opportuno rimanere sempre in contatto con le autorità diplomatiche italiane e partecipare solo a viaggi organizzati nelle aree naturalistiche più importanti.
In questa guida scopriremo le attrazioni da non perdere secondo i periodi dell’anno per poter decidere il momento migliore in cui andare in Kenya.
Gennaio: le giornate sono calde e secche ed è questo uno dei momenti migliori per organizzare un safari e osservare in tutta tranquillità gli animali che si raccolgono attorno alle pozze d’acqua per abbeverarsi. Si tratta, probabilmente, del periodo migliore per fotografare i grandi mammiferi africani e per dedicarsi al birdwatching, grazie alla presenza di centinaia di migliaia – se non milioni – di uccelli migratori sostano nei laghi del Kenya prima di riprendere il loro incredibile viaggio.
Febbraio: la stagione secca è al suo culmine e vengono organizzati moltissimi safari per osservare gli animali attorno alle fonti d’acqua. Viene spesso considerato il picco dell’alta stagione in Kenya e per questo i prezzi sono più alti e l’affollamento dei turisti può essere una realtà da non sottovalutare.
Marzo: è il momento di ripresa delle grandi piogge stagionali che letteralmente inondano il paese e trasformano buona parte delle strade in piste fangose difficilmente percorribili. Per questo motivo si tratta di un mese dove i prezzi sono bassi e i turisti rari, ma chi si sente fortunato o spera in un inizio tardivo delle piogge può avere la fortuna di trovare la savana nella sua condizione di primitiva e selvaggia bellezza.
Aprile e maggio: il cuore della stagione delle piogge con buona parte della viabilità bloccata dalle piste rese impraticabili dal fango e le città paralizzate dal traffico. I prezzi sono molto bassi ma questo non è decisamente un momento adatto ad un viaggio in Kenya.
Giugno: è il momento che segna la fine della stagione delle piogge e il risveglio della natura, quando la savana si trasforma in un immenso giardino verde pullulante di fiori. Sebbene le strade siano ancora di difficoltosa percorrenza in questo periodo si può assistere ad uno degli spettacoli più incredibili della natura africana ovvero la grande migrazione degli gnu. Nel giro di qualche settimana, infatti, milioni di questi animali si radunano e iniziano il lungo percorso che li porterà fino alla Masai Mara National Reserve con i suoi rigogliosi pascoli in uno spettacolo indimenticabile.
Luglio e agosto: il secondo picco di alta stagione in Kenya, quando il bel tempo consente lunghe uscite a bordo dei 4×4 in safari emozionanti alla ricerca dei grandi mammiferi come elefanti, rinoceronti e giraffe, che si spostano dal Masai Mara ai pascoli più interni. In questo periodo il Kenya ospita moltissimi turisti e per questo i prezzi salgono di molto e i tour operator locali sono letteralmente presi d’assalto dai visitatori.
Settembre e ottobre: la gran folla di visitatori inizia a diminuire e le giornate cominciano ad essere meno assolate, con piogge sempre più frequenti. In questo periodo si possono visitare con grande soddisfazione i parchi costieri, le aree montane della Rift Valley e gli appassionati di immersioni e snorkeling troveranno le condizioni migliori per esplorare il fantastico ecosistema marino delle coste kenyote.
Novembre: uno dei momenti migliori per visitare il Kenya, quando i visitatori sono per la maggior parte già andati via e le giornate sono ancora adatte ad escursioni e safari. Gli animali sono molto attivi e presenti in tutti i maggiori parchi nazionali, mentre si può assistere al ritorno di milioni di uccelli migratori che raggiungono l’Africa per sfuggire al gelo invernale. Gli appassionati di sport saranno felici del passaggio in Kenya della leggendaria corsa East African Safari Rally, un’adrenalinica competizione automobilistica che si svolge al confine con Tanzania e Uganda.
Dicembre: un buon periodo per arrivare in Kenya, i prezzi sono calati e i visitatori pochi, mentre l’ambiente naturale è un vero paradiso con pascoli ancora verdissimi e boschi rigogliosi. L’unico rischio è quello di trovarsi in un periodo di piogge che in queste date colpiscono piuttosto regolarmente le regioni dei parchi.