La mozzarella di bufala campana DOP è uno di quegli alimenti che rende subito tutti felici, ma per noi del sud è molto di più, è un culto, un argomento di conversazione una gara all’ultimo sangue. Sono Napoletana, per inciso la mozzarella è il mio alimento preferito al mondo e non si contano le volte che sono stata a disquisire con amici per quale sia la mozzarella migliore in assoluto, ognuno di noi ha il suo caseificio “spacciatore” preferito che custodisce gelosamente. Mozzarella, purtroppo per noi puristi, è un nome che può essere utilizzato anche per identificare un formaggio a pasta fresca di latte vaccino, ma la Mozzarella di Bufala Campana DOP deve rispettare delle regole ben precise, in primis la sua origine. La maggior parte della produzione della mozzarella DOP viene dalla Campania, nelle province di Napoli, Salerno e Caserta, ma non tutti sanno che è DOP anche il basso Lazio, ossia la Ciociaria, la provincia di Foggia e così oggi vi porto in un viaggio gastronomico di degustazione della mozzarella di bufala; bellezze, sole e mozzarella, cosa desiderare di più dalla vita. Se vi posso dare un consiglio non limitatevi a provare la mozzarella Dop solo al ristorante, ma cercate di visitare dei caseifici che fanno parte del Consorzio di Tutela, che di solito hanno uno spaccio o un’area ristoro per le degustazioni e gli acquisti.
La Rotta della Mozzarella DOP
Caserta
La maggior pare delle persone si limita alla visita della sua bellissima Reggia, secondo me dovrebbe essere solo un punto di partenza. Carlo di Borbone aveva una visione più ampia di una singola reggia, pertanto in quello che ora è il Complesso Monumentale di San Leucio fu creato il più grande e prestigioso centro di tessitura della seta del mondo, infatti nel ‘700 le sete di San Leucio adornavano i palazzi reali più importanti. Ad oggi questo complesso è visitabile così come il Museo della Seta, che conserva ancora macchine originali dell’epoca. Vi consiglio di visitare la Reggia di Caserta, magistrale opera di Vanvitelli, in un periodo dell’anno in cui i suoi giardini danno il meglio e di continuare la visita fino all’imponente Acquedotto Carolino, creato da Vanvitelli stesso per alimentare il Complesso di San Leucio e la Reggia. Vi consiglio anche una passeggiata per Caserta Vecchia, il centro medioevale della città, con tantissimi scorci accattivanti e luoghi di interesse, come l’antico castello e la sua famosa cattedrale. Legata alla Cattedrale di San Michele Arcangelo c’è una leggenda molto carina, si narra che quando decisero di ampliare la chiesa, vollero inglobare nell’edificio delle colonne romane che si trovavano in un monumento a valle, trovandosi Caserta in collina e con strade impervie non si riusciva a trasportare queste colonne, così vennero in aiuto le fate dei Monti Tifatini che magicamente misero le colonne nel posto stabilito.
Per gli appassionati dell’escursionismo, in questa provincia, nella zona dell’alto casertano, consiglio di esplorare il Parco del Matese che ha davvero tanto da offrire, dai suoi laghi: il lago Matese, il lago Letino e il lago di Gallo, i suoi fiumi e torrenti che si possono costeggiare in estate o anche utilizzare come piscine naturali nelle quali fare il bagno. I più famosi sono il Tammaro, il fiume Titerno e il fiume Lete, che in molti conoscono per le sue acque minerali. Ci sono bellissimi percorsi sia in estate che in inverno, si possono attraversare molti borghi fermi nel tempo e non per ultimo scalare la Vetta Miletto che supera di poco i 2000 mt. Casomai con una colazione al sacco a base di mozzarella di bufala campana DOP.
Salerno
la provincia di Salerno è la più estesa d’Italia, ci sono talmente tante cose che per vederle tutte servirebbe quasi un mese. Non si può non iniziare dalla Costiera Amalfitana, amata e visitata da turisti di tutto il mondo, per me la stagione migliore non è quella estiva perché c’è troppo traffico nelle sue piccole strade, primavera o autunno sono sicuramente un momento magico. Visitarla via mare usando la rete di aliscafi è un’ottima idea. Oltre le famosissime Positano e Amalfi e Ravello, io vi consiglio un bagno a Conca Dei Marini, una visita al fiordo di Furore, il più piccolo del mondo e una cena sotto il castello di Cetara. Non dimentichiamo che questa è una zona meravigliosa per gli amanti del trekking, di sicuro il percorso più scenografico è il Sentiero degli Dei che unisce Agerola a Nocelle e poi a Positano, c’è anche la variante alta che passa per i Tre Calli che nelle giornate terse permette di vedere davvero tutta la costa con entrambi i golfi. Molto belli sono anche il Sentiero dei Limoni, da Minori a Maiori e la Valle delle Ferriere alle spalle di Amalfi. Superando Salerno inizia il Cilento, una terra molto amata da noi campani e ancora poco conosciuta ai più. Il primo tesoro che incontrerete in questa terra è Paestum, famosa per le sue grandi spiagge, ma sicuramente di più per i suoi spettacolari templi, uno dei più grandi insediamenti della Magna Grecia, conquistato successivamente dai romani. Questa è una zona di elezione per la mozzarella di bufala campana, qui Goethe incontrò i bufali “con gli occhi iniettati di sangue” rimanendone affascinato.
Oltre i templi vi consiglio una visita al Museo Archeologico e di soffermarvi sulla magnificenza dei dipinti della Tomba del Tuffatore. In questa zona l’acqua cristallina e le centinaia di grotte immacolate svelano continui segreti. Iniziate da Punta Licosa, una splendida riserva naturale a pochi chilometri da Castellabate. I comuni di Acciaroli e Pioppi sono l’esempio di come dei paesini di pescatori si siano trasformati per accogliere il turismo, incantato non solo dalle bellezze naturali, ma anche da quelle culinarie infatti Pioppi è il centro in cui è nata la Dieta Mediterranea, patrimonio dell’Unesco, in cui rientra a pieno titolo la mozzarella di bufala Dop.
La costa più spettacolare del Cilento è quella che va da Capo Palinuro a Marina di Camerota, il modo miglior per vederla è da mare, facendo un tuffo nella Grotta Azzurra nella Baia del Buon Dormire, per poi arrivare nel Parco Marino di Baia Infreschi. Vi consiglio di raggiungere Cala Bianca e poi Baia Infreschi attraverso uno spettacolare trekking nella macchia mediterranea e ritornare via mare facendo un bagno nella spiaggia di Pozzallo.
Basso Lazio
Uscendo dalla capitale e dirigendosi verso sud la prima zona di produzione della Mozzarella di Bufala DOP che incontriamo è il Parco Nazione del Circeo. Sabaudia è il primo centro da visitare, famosa per le sue Dune, una lingua di sabbia che arriva fino a 27 metri d’altezza dove cresce la macchia mediterranea e molte specie protette. Vi è persino un tratto che viene chiamato la Bufalara perché nel lato opposto le dune pascolano libere le bufale. Il Monte Circeo fa da spartiacque verso San Felice al Circeo, una delle località di villeggiatura preferite dai romani. Secondo la leggenda sul promontorio del Circeo è dove Ulisse rimase irretito dalla Maga Circe; oltre che dedicarsi alla sua scalata, il Circeo è anche un punto perfetto per gli amanti della speleologia e dell’archeologia infatti in alcune grotte sono stati rinvenuti resti preistorici. Poco dopo inizia la Costa di Ulisse che abbraccia Gaeta, Formia e Sperlonga. Gaeta è famosa per la sua sabbia chiara e le spiagge ampie, perfetta per le famiglie, da qui è possibile raggiungere facilmente le Isole Pontine e spingersi nel bellissimo paesino bianco di Sperlonga dove dovrete concedervi almeno una cena, senza dimenticare di ordinare la Bufala DOP, abbinata casomai al pesce locale, dai gamberi al pesce azzurro, in un trionfo di sapori.
La Capitanata Foggiana
La provincia di Foggia viene chiamata Capitanata o Daunia, è una zona molto estesa e varia, sia in termini naturalistici che storici. Sicuramente non potete perdervi una visita al Parco Nazionale del Gargano con i suoi bellissimi comuni di Vieste, Peschici e Rodi, borghi autentici tra spiagge che si alternano a falesie bianchissime. Da qui sono facilmente raggiungibili le Isole Tremiti, uno dei mari più trasparenti che abbia mai visto in vita mia. Le Tremiti hanno accessi al mare rocciosi e piuttosto scomodi, ipotizzate almeno una giornata in barca.
Questi sono solo degli spunti per qualche viaggetto gastronomico fuori dagli itinerari più classici che vi permetteranno di meravigliarvi dei tesori del nostro sud e sorridere ogni volta dopo aver addentato una gustosissima mozzarella di bufala DOP, ditemi se fa lo stesso effetto anche a voi.