Spello è uno storico comune in provincia di Perugia ed è uno dei gioielli da vedere durante un viaggio in Umbria, non importa che la stagione si accordi con l’evento più famoso che si tiene proprio tra le sue mura. Questa piccola città è preziosa per la sua bellezza, per l’accoglienza e per tutte le tappe che possono essere inserite in un itinerario per scoprire questo luogo. Cosa vedere a Spello e su cosa concentrarsi? Ecco qualche indicazione sulle sei cose più importanti da mettere nella tua bucket list per Spello.
Indice
Le mura romane: duemila anni di storia
La storia di Spello inizia davvero molto tempo, ovvero circa duemila anni fa. La città, ancora oggi, si trova lungo la Via Flaminia, strada consolare il cui tracciato originale corrisponde in molti punti con l’attuale strada statale. Sarà proprio questa statale a portarti lì e a presentarti le prime rappresentati della bellezza di Spello: le sue mura romane.
Proprio da questa struttura, ancora così resistente, inizia il percorso di scoperta di Spello. Risalgono al I Secolo d.C, ovvero l’epoca Augustea. In quel periodo, Spello era Hispellum ed era un’importante città di passaggio, con un ruolo commerciale fondamentale per l’impero.
La cinta muraria rimasta in piedi oggi è lunga circa due chilometri e abbraccia tutto il borgo ancora tutto il borgo. Per entrare a esplorare le vie storiche di Spello, passerai sicuramente sotto una delle antiche porte, sempre risalenti all’Epoca di Augusto.
- Porta Consolare
La più antica e scenografica, si apre proprio dove il borgo incontrava la Via Flaminia. - Porta Venere
Si tratta di una porta unica nel suo genere, soprattutto pensando alle città romane in Umbria.
La sua particolarità? La struttura massiccia, con due grandi torri ai lati. - Porta Urbica
Rappresentava, anche in antichità, un accesso secondario.
Tante porzioni di mura romane di Spello sono inglobate nelle abitazioni del centro. Occhi aperti e osserva tutto lungo il tuo cammino!

La Cappella Baglioni: capolavoro del Rinascimento
Molte persone organizzano un viaggio in Umbria proprio per ammirare i tanti capolavori artistici che questa regione dell’Italia centrale custodisce. Spello non è proprio da meno, in quanto a cose belle da ammirare e lo sa bene la Chiesa di Santa Maria Maggiore, nel pieno centro del borgo, all’interno della quale si trova la Cappella Baglioni.
Questo luogo è interamente affrescato da Bernardino di Betto, detto il Pinturicchio. Poco nota rispetto ai grandi cicli di affreschi di Assisi o Roma, la Cappella Baglioni lascia a bocca aperta per la ricchezza dei colori e anche la raffinatezza e leggerezza dell’esecuzione. Questi affreschi del Pinturicchio sono molto studiati per l’uso magistrale della prospettiva, elemento artistico chiave del Rinascimento.
Sia la Chiesa che la Cappella Baglioni sono aperte tutti i giorni e sono visitabili fuori dai momenti in cui ci sono le celebrazioni. Per la chiesa, l’ingresso è gratuito ma per la Cappella si paga un biglietto.
Pinacoteca Civica e Diocesana: dove si protegge l’arte
Se non hai già fatto il pieno di arte, sappi che, proprio di fianco alla Chiesa di Santa Maria Maggiore si trova la Pinacoteca Civica che conserva ed espone dipinti e opere provenienti da chiese della zona. Questo museo svolge un importante ruolo nella conservazione degli affreschi medievali di molte chiese di questa zona dell’Umbria. Tra le varie opere che potrai ammirare, spiccano lavori di Pinturicchio, Perugino e Andrea d’Assisi, discepolo del grande Giotto.

I vicoli di Spello e le Infiorate: un evento unico
Spello è conosciuta, ormai in tutto il mondo, per un evento chiamato Infiorate. Si svolge generalmente in un fine settimana compreso tra la fine di maggio e una buona parte di giugno. Tradizionalmente, si tratta di un qualcosa che, in paese, si faceva per celebrare la festività dei Corpus Domini, momento del calendario liturgico che cambia data ogni anno, in base a quando cade la Pasqua.
Che cosa sono le Infiorate di Spello? Sono vere e proprie opere d’arte floreali realizzate con petali, foglie, semi e fiori essiccati o freschi. I disegni, che possono essere figurativi o astratti, raffigurano varie tematiche, da quelle religiose a quelle puramente artistiche e decorative.
Queste opere d’arte colorate e profumate vengono realizzate da dei gruppi di Infioratori che, per tutto l’anno precedente a quel momento, studiano ogni elemento nel minimo dettaglio. La sera prima del Corpus Domini è denominata La Notte dei Fiori. Si tratta sempre del sabato precedente la festività.
Gli Infioratori lavorano tutta quella notte per abbellire la città con le loro opere. Domenica mattina, Spello si sveglia vestita di fiori come nessun altro posto al mondo. Questo evento è così importante per l’Umbria da essersi candidato come Patrimonio UNESCO come valore culturale immateriale.
I fiori ci sono solo in quell’occasione a Spello? A quel livello, sì. Ma non c’è da essere tristi: i vicoli centrali di Spello sono un dedalo di bellezza assoluta. I balconi fioriti sono presenti per tutta la bella stagione e non mancano di certo le occasioni per scattare foto perfette e piene di quella luce e di quei colori di cui solo l’Umbria è capace.
Quasi tutto il centro storico di Spello, infatti, è fabbricato con la pietra del Monte Subasio. Una delle caratteristiche di questo materiale è il colore che, soprattutto nelle giornate piene di sole, diventa qualcosa di eccezionale.
La Villa dei Mosaici e il suo proprietario misterioso
Camminando tra le vie di Spello, noterai quanto tutto ciò che ti circonda è un continuo passaggio tra l’Epoca romana antica e il Medioevo più pieno. Tornerai a piè pari nel periodo dell’Imperatore Augusto quando varcherai la porta di uno dei musei più importanti di Spesso: quello della Villa dei Mosaici.
La Villa dei Mosaici di Spello fu scoperta nel luglio 2005 in località Sant’Anna, appena fuori le mura di Spello, durante i lavori per la realizzazione di un parcheggio pubblico. Questo ritrovamento fortuito ha portato alla luce una villa antica di grandi dimensioni, risalente all’età imperiale, che conserva ancora oggi raffinati pavimenti a mosaico e tracce di affreschi e stucchi alle pareti.
La si visita pagando un biglietto che permette di entrare in un ambiente costruito appositamente per proteggerla. Sono state realizzate, infatti, delle passerelle che permetto di camminare sopra i mosaici, in modo da poterli ammirare senza che si rovinino in alcun modo.
Della Villa è perfettamente visibile tutto il perimetro, così come la divisione in stanze, ognuna delle quali ha il proprio pavimento musivo a tema. I disegni sono tra i più diversi e vanno da piante e animali, fino a scene che raffigurano, per esempio, il Ciclo delle stagioni.
L’identità del proprietario è ancora sconosciuta. Non ci sono, infatti, iscrizioni con il suo nome, né finora altri indizi della sua presenza a Spello. Sicuramente doveva trattarsi di una persona ricca e potente, viste le dimensioni della dimora, proprio a ridosso delle mura di Spello. Lo studio del mosaico al centro della stanza principale, con scena di mescita del vino, ha fatto ipotizzare verosimilmente che si trattasse di un viticoltore. Già al tempo, l’Umbria e il vino erano fortemente legati.

Belvedere della Posterula: dove gli occhi abbracciano l’Umbria
Prima di lasciare Spello, c’è una tappa fondamentale per concludere questa giornata in viaggio. Si tratta di un vero e proprio balcone su questa parte di Umbria, dove lasciare che lo sguardo si perda nel paesaggio circostante e nei colori di questa regione così intensa.
Il Belvedere della Posterula è uno dei punti panoramici più suggestivi di Spello, situato nella parte alta del borgo medievale. Da questa terrazza naturale, potrai abbracciare con lo sguardo tutta l’area in cui si trova Spello, ammirando oliveti, vigneti e i profili di Assisi e Montefalco all’orizzonte.