Tra barocco e gotico: visitare le tre chiese più belle di Girona

Tour fra barocco, gotico e romanico a Girona. Il mix perfetto del patrimonio artistico della perla della Catalogna

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Redazione

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Barocco, gotico e romanico. E poi le architetture arabe. Il mix perfetto è quello del patrimonio artistico di Girona, perla della Catalogna, a pochi passi da Barcellona e dalla Costa Brava, una delle più belle città di tutta la Spagna, anche grazie agli antichi edifici religiosi che impreziosiscono il suo centro storico.

La chiesa più importante è la Cattedrale di Santa Maria chiesa a pianta basilicale con la navata gotica più larga del mondo (22, 98 metri) è anche la seconda più grande di qualsiasi stile dietro a quella di San Pietro in Vaticano (25 metri). La sua costruzione cominciò nell’XI secolo e venne ultimata nel XVIII. La torre campanaria è del 1040 ed è suddivisa in piani separati da solai sorretti da piccoli archi lombati ciechi che si trasformano in finestre nel piano superiore che contiene la campana. L’idea originale era quella di costruire la chiesa in tre navate. La proposta di continuarla in una navata unica provocò la sospensione per almeno 50 anni.

Nel 1417 il vescovo di Girona convocò una riunione coi costruttori e si decise che la chiesa avrebbe avuto un’unica navata con un’altezza di 34 metri trasformandola in un monumento unico nella storia dell’architettura gotica mondiale.

La facciata è barocca e venne progettata nel 1730, mentre la scalinata centrale d’accesso si realizzò nel 1607. Nella parte esterna, la cattedrale di Girona si conserva il portico gotico di San Miguel, situato a nord e il portico degli Apostoli a sud, del XII secolo, al quale vennero aggiunte delle sculture del XV secolo. Il chiostro romanico del XII secolo è situato sopra la cappella maggiore; l’altare maggiore d’argento dorato e smaltato è un’opera dell’oreficeria gotica, realizzato tra il 1320 e il 1357.

Se osservate la sommità della chiesa noterete l’angelo: inizialmente si trattava di un’allegoria della fede, dal momento che la rappresentazione aveva gli occhi coperti da una benda. Mentre tra i doccioni della Cattedrale c’è una figura umana, precisamente una strega. È la strega della cattedrale che secondo la leggenda viveva a Girona.

Si trattava di una donna che si dedicava all’arte della stregoneria che per dimostrare il proprio odio nei confronti della religione aveva l’abitudine di tirare delle pietre contro il tempio. Un giorno per opera divina venne trasformata in pietra e i cittadini la inserirono nella costruzione della cattedrale di Girona affinché dalla sua bocca non uscissero più maledizioni ed insulti ma limpida acqua piovana.

L’altro meraviglioso edificio religioso di Girona è la Chiesa di Sant Feliu. Il tempio venne innalzato all’inizio del XII secolo, sopra la tomba di san Felice l’Africano. Nonostante l’edificio sia a pianta romanica le opere di costruzione furono realizzate in diverse tappe e stili. Sono gotici l’abside e le decorazioni degli interni e la torre campanaria. La facciata principale e la scalinata principale sono barocche, mentre sono rimasti conservati in stile romanico solo i pilastri e gli archi delle navate.

All’interno si trova la cappella di San Narcìs dove sono conservate le spoglie del santo, nell’altare maggiore una pittura barocca rappresenta il miracolo delle mosche, compiuto dal santo per cacciare via i francesi che nel 1285 assediarono la città. Nella chiesa è conservata anche la tomba di Alvarez de Castro, il generale che difese Girona combattendo eroicamente fino alla morte contro le truppe napoleoniche durante la guerra di indipendenza.

Davanti alla scalinata c’è il simbolo di Girona la Lleona una statua di origine medievale rappresentante una leonessa arrampicata su una piccola colonna, probabilmente doveva essere stata scolpita per essere messa all’interno della chiesa di san Feliu, rimasta incompleta per mancanza di fondi.

Una leggenda tradizionale dice che ogni abitante di Girona prima di partire per un lungo viaggio ha il dovere di baciare la leona compiendo la promessa di fare ritorno alla cittadina catalana; la promessa è valida anche per i viaggiatori che si apprestano a far ritorno alle loro case. La scultura esposta è una copia dell’originale che attualmente si trova nel Museo d’Arte di Girona.

Infine il Monastero di Sante Pere de Galligants. Si tratta di una delle costruzioni più importanti del romanico catalano. Non si conosce la data esatta della sua fondazione essendo stata costruita su di un edificio preesistente del periodo preromanico, ma alcune documentazioni la fanno risalire alla fine del X secolo. Venne comunque ultimata durante il XII secolo. In origine era un monastero benedettino posto all’esterno della cinta urbana. La chiesa è ampia a monumentale, con tre navate separate da grossi pilastri, all’interno del monastero e del piccolo chiostro è stato allestito il Museo archeologico nel quale sono allestiti molti reperti dell’antica Gerunda.

Sempre in stile romanico a Girona si possono visitare i bagni arabi, ispirati alle terme e ai bagni pubblici romani con l’inserimento di elementi decorativi di gusto orientale. Caratteristica nei bagni arabi è la cupola alla fine del percorso sormontata da un suggestivo lucernario che ne illumina gli ambienti. L’edificio in stile romanico fu costruito nel 1194 con una struttura che imitava i bagni musulmani dell’epoca. Chiusi nel 1617, i bagni furono riutilizzati dai cappuccini. La struttura venne aperta al pubblico nel 1929.