Cosa visitare ad Arezzo e dintorni

Arezzo è una città toscana tutta da scoprire. Dal Duomo alla pieve di Santa Maria, ecco le attrazioni da non perdere

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Redazione

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Nel cuore di una delle regioni più sfacciatamente belle d’Italia, la Toscana, dove natura e arte si fondono creando armonie sempre diverse e incantevoli, la città d’arte di Arezzo si trova a rivaleggiare con città vicine e famose come Siena e Firenze, restando talvolta fuori dai percorsi turistici più battuti.

Questo però è un autentico peccato, perché Arezzo è semplicemente un gioiello, incastonato su una collina a nord della val di Chiana, ma è anche un plus per chi decide di visitarla scoprendo, per una volta in Toscana, di non essere travolto da eccessive folle di turisti, con gli inevitabili disagi che ne possono derivare in termini di godibilità dell’esperienza. La cittadina, che conta meno di centomila abitanti, è uno di quei luoghi straordinariamente sospesi nel tempo, dove la vita scorre integrando tradizione e modernità in uno scenario sempre pittoresco e suggestivo.

Quello di Arezzo è certamente un passato importante e sfarzoso, basti pensare al fatto che ha dato i natali, tra gli altri, al Petrarca, al Vasari, a Piero della Francesca e che almeno gli ultimi due hanno lasciato nella città una concreta e indelebile impronta del loro passaggio. Le impronte medievali e rinascimentali sono ineludibili nell’intero assetto cittadino, ben visibili nell’architettura. Tuttavia, Arezzo è anche una cittadina giovane e vivace, dove non mancano i ristoranti, i locali, i luoghi di ritrovo e gli eventi culturali.

Come nella migliore tradizione della provincia italiana, ad Arezzo tutto è a misura d’uomo, genuino e intriso del gusto del buon vivere, che si tratti di arte o semplicemente del buon cibo. Per visitarla potrebbe bastare una giornata, ma è sicuramente meglio dedicare almeno un intero fine settimana, per potersi calare nell’arte, nella storia, nella vita aretina e portarne a casa stupendi ricordi. Ecco quindi un itinerario tra i luoghi imperdibili di Arezzo.

Scoprire Arezzo: Piazza Grande

Il cuore del centro storico di Arezzo è sicuramente piazza Grande, nota anche come piazza Vasari, dal nome del grande architetto rinascimentale aretino che l’ha disegnata. La piazza ha una particolare forma trapezoidale e non è soltanto la più antica e conosciuta della città, ma è anche una delle più belle d’Italia. Lo stile è eclettico, poiché gli edifici che la delineano appartengono ad epoche differenti, eppure l’impressione complessiva è quella di totale equilibrio e di perfetta armonia. A nord si trova un magnifico palazzo cinquecentesco con un caratteristico loggiato, opera anch’esso di Giorgio Vasari. A sud e a est si trovano invece dei palazzi di epoca medievale, tra i quali si distingue la candida torre dei Lappoli.

A ovest si trovano infine il quattrocentesco palazzo della Fraternita dei Laici e la pieve di Santa Maria. Piazza Grande non ha soltanto un magnifico colpo d’occhio, ma è anche il vero centro della vita cittadina, come dimostra il fatto che qui si tengono due importanti eventi, che richiamano l’attenzione dei locali quanto quella dei turisti.

Il primo sabato e la prima domenica di ogni mese, qui si svolge infatti la celebre fiera Antiquaria di Arezzo, con oltre 500 espositori che vendono ogni genere di oggetto antico. Due volte all’anno, sempre in piazza Grande, si svolge poi la Giostra del Saracino, una pittoresca competizione in costumi medievali. Piazza Grande viene infine ripresa nel film di Roberto Benigni La vita è bella (1997), vincitore del premio Oscar come miglior film straniero, ottenendo così una visibilità internazionale.

Scoprire Arezzo: la pieve di Santa Maria

Tra i diversi edifici storici che si affacciano su piazza Grande, merita una menzione speciale la pieve di Santa Maria, conosciuta anche come chiesa di Santa Maria della Pieve. Si tratta di una costruzione complessa e scenografica di poco posteriore all’anno Mille, uno dei più alti esempi dell’arte romanica in Toscana.

La facciata è caratterizzata cinque arcate cieche sorrette da colonne con capitelli corinzi, sormontate da tre ordini di loggette sorrette a loro volta da leggere colonne, e affiancata infine dal campanile trecentesco, uno dei simboli della città. Una curiosità che attira gli occhi dei visitatori sono senza dubbio le colonne che sorreggono le loggette, tutte caratterizzate da elementi decorativi differenti. Il fusto di una di esse è addirittura costituito da una statua. L’effetto complessivo è articolato ed elegante.

Labside della pieve, l’elemento architettonico affacciato sulla piazza, concorre a definire il carattere del maggiore polo di attrazione cittadino. Anch’essa risalente al Trecento, riprende gli schemi stilistici della facciata ed è infatti caratterizzato da una serie di alti archi ciechi, nell’ordine inferiore, sormontata da due ordini di logge sovrapposte, sorrette da esili e aggraziate colonne.

La ricchezza di elementi stilistici e decorativi qui si concentra soprattutto sui capitelli, tutti diversi, ma risulta degno di nota anche il fusto di una colonna, che appare a zigzag, come se fosse spezzata. Ogni dettaglio della pieve di Santa Maria di Arezzo sorprende lo sguardo e si può restare a lungo, incantati, su ognuno di essi.

Scoprire il Duomo di Arezzo

La cattedrale dei Santi Pietro e Donato, principale luogo di culto della religione cattolica della città di Arezzo, si trova nella parte alta della collina sulla quale sorge la città, dove un tempo era situata l’acropoli. Grazie a questa posizione, la sua vista caratterizza qualsiasi scorcio di Arezzo ed è la prima che si presenta a chiunque giunga in città. La sua costruzione ha richiesto ben due secoli, dal 1278 al 1511, quando terminarono i lavori, e ancora oggi rappresenta uno dei più alti esempi di arte gotica d’Italia.

Va ricordato però che la facciata, originariamente rimasta incompiuta, fu sostituita a inizio Novecento da quella attuale, in stile neogotico, caratterizzata da tre portali strombati e sormontati da lunette decorate a bassorilievo, corrispondenti alle tre navate della partizione interna. Il campanile è addirittura l’ultimo dei tre costruiti nel corso dei secoli, dopo che i precedenti furono danneggiati per vari motivi, e si caratterizza per la sua pianta esagonale e la suddivisione in quattro ordini sovrapposti da cornicioni, sormontati da rosoni circolari.

Il fianco destro è interamente trecentesco, in pietra arenaria e impreziosito da un portale con due tronconi di colonne in porfido provenienti da un antico tempio pagano. Il profilo lineare, pulito e iconico del duomo di Arezzo, con le sue linee verticali che puntano verso il cielo, si staglia al di sopra di una scenografica scalinata cinquecentesca che lo innalza ulteriormente, in tutta la sua bellezza. L’interno, prettamente gotico, è particolarmente affascinante per gli affreschi che ricoprono le volte delle tre navate, i cui colori si accendono con la luce che filtra dal rosone policromo della facciata.

Scoprire Arezzo: San Francesco e San Domenico 

Se il centro principale della devozione cristiana degli aretini è rappresentato indubbiamente dal Duomo, ci sono altre due chiese che devono assolutamente essere incluse in ogni itinerario di visita della città, soprattutto per quello che custodiscono al loro interno. La basilica di San Francesco è probabilmente la chiesa più amata da tutti coloro che arrivano ad Arezzo.

L’esterno è davvero francescano, in pietra e mattoni, mentre l’interno a una sola navata risulta molto spazioso ed è ornato a sinistra da cappelle e a destra da edicole trecentesche. Fedeli e appassionati d’arte da tutta Europa e non solo entrano in questa chiesa con immenso rispetto e meraviglia soprattutto per ammirare il meraviglioso ciclo di affreschi delle Storie della Vera Croce dipinto da Piero della Francesca sulle pareti della cappella Maggiore.

Gli affreschi, datati tra il 1450 e il 1460, rappresentano uno dei capolavori della pittura rinascimentale italiana e il restauro effettuato nel 1992 ne ha vividamente restituito in tutta la loro delicata bellezza gli intensi colori, intrisi di significati simbolici. Il ciclo racconta la storia della croce di Cristo attraverso scene leggibili in ordine cronologico, dagli eventi della Genesi che narrano dei semi che avrebbero fatto nascere l’albero il cui legno sarebbe stato utilizzato per intagliarla, fino al momento in cui la Croce ha fatto ritorno a Gerusalemme.

Questo basterebbe a lasciare senza fiato qualunque appassionato di arte, ma trovandosi ad Arezzo è opportuno visitare anche la basilica romanica di San Domenico. La sua suggestiva facciata asimmetrica in muratura affiancata da un campanile a vela catturano facilmente l’attenzione, ma ancora una volta ciò che maggiormente attira l’attenzione dei visitatori si trova all’interno, ovvero il celebre Crocifisso di Cimabue, 1268-1271 circa.

Scoprire Arezzo: la fortezza Medicea 

Sul colle di San Donato si trova inoltre la fortezza Medicea, costruita intorno alla metà del Cinquecento per ordine di Cosimo II de’ Medici sulla base di ben più antiche costruzioni. Chiaro esempio di architettura militare difensiva, come si evince dalla struttura massiccia e impenetrabile, la fortezza conserva una sua armonia, accentuata dal meraviglioso panorama del quale si gode dai suoi bastioni: Arezzo, le colline circostanti, la valle dell’Arno e il massiccio del Pratomagno. Il caratteristico perimetro irregolare della fortezza, che forma al suolo quasi la sagoma di una stella a cinque punte, è delimitato da cinque bastioni, denominati rispettivamente della Diacciaia, della Spina, del Belvedere, della Chiesa e del Soccorso.

L’irregolarità è dovuta alla necessità  della costruzione di adattarsi al terreno, permettendo così alla fortezza di diventare parte del colle stesso, e così anche i bastioni hanno proporzioni e dimensioni diverse. Il più imponente è senza dubbio il bastione della Spina, proteso verso la città. La fortezza si trova all’interno del parco del Prato, una splendida zona verde resa giardino pubblico fin dall’Ottocento, sede privilegiata degli eventi culturali aretini.

Qui, durante il primo settimana di settembre quando piazza Grande è occupata dalla Giostra del Saracino, si svolge infatti la fiera Antiquaria. Al parco si può accedere direttamente dalla scalinata antistante il Duomo, dove ci si imbatte nella statua dedicata al poeta Francesco Petrarca.

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Arezzo, piazza Grande