Alla scoperta dello splendido borgo di Castel di Tora

Castel di Tora si trova in provincia di Rieti e vicino il Lago di Turano: cosa vedere durante una visita in questo magico borgo laziale

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SiViaggia

Redazione

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Il borgo di Castel di Tora si trova nell’omonimo comune in provincia di Rieti ed è entrato a buon diritto nel circuito dei Borghi più belli d’Italia. Questo favoloso borgo medioevale si colloca in un’area in cui non sono ancora arrivati l’urbanizzazione e l’inquinamento della città. Immerso in un paesaggio incontaminato sulle rive del lago del Turano, è circondato da fitti boschi e dominato dal Monte Navegna.

La natura incontaminata, impreziosita da profumi dei fiori, dai boschi secolari e dall’acqua blu del lago artificiale, è il tratto distintivo di questo luogo fuori dal tempo. Il Castello di Tora e il lago del Turano formano così un’oasi di pace immersa nella natura insieme al deserto paese di Antuni, borgo fantasma dopo un bombardamento durante la Seconda Guerra Mondiale.

La storia di Castel di Tora nel Lazio

La storia di Castel di Tora è piuttosto antica e risale all’anno Mille, periodo in cui per la prima volta viene citato in documenti dell’epoca. In quell’epoca il suo nome era Castelvecchio (Castrum Vetus) e assieme ad Antuni (Castrum Antuni), passò dalla dominazione longobarda a quella dei Brancaleoni e dei Mareri finché fu annesso allo Stato Pontificio.

Nel corso dei secoli subì la dominazione di varie famiglie e fece parte di diversi casati finché, dopo l’unità d’Italia, assunse il nome attuale di Castel di Tora. Se già negli anni Trenta del Novecento la costruzione del lago di Turano portò via terreno fertile spingendo gran parte dei suoi abitanti ad emigrare, i bombardamenti della seconda guerra mondiale ridussero ancora di più la popolazione, tanto che ora i residenti non raggiungono le trecento unità.

Castel di Tora: che cosa vedere

Senza dubbio questa località, adagiata sulle sponde del lago di Turano, offre uno dei paesaggi più belli del Lazio, grazie alla sua natura impreziosita dalle colline coperte di ginestre. Antuni e Castel di Tora sono due località adiacenti, legate dalle vicende storiche che le hanno interessate: oggi Antuni è ormai una città perduta, accorpata da un punto di vista amministrativo al comune di Castel di Tora. Il borgo medievale di monte Antuni, collegato da un istmo sottile alla terraferma attraverso il lago artificiale, richiama molti turisti ed è uno dei monumenti più importanti e visitati nella zona. Non solo si può godere di un panorama incantevole attraverso le acque che circondano interamente il monte, ma ci si può perdere nella suggestione offerta dai resti del palazzo dei Draghi, colpito duramente durante la seconda guerra mondiale e in seguito oggetto di restauro.

Più in generale, potrebbe essere una bella e particolare esperienza visitare l’intero borgo di Antuni, provando a immaginare come dovesse apparire il borgo nel medioevo, quando il feudo appartenuto ai Brancaleoni era pieno di vita e il lago non era ancora stato creato. In cima al monte sorge l’antico eremo di San Salvatore, arroccato su una rupe a picco sul lago. Il percorso che conduce all’eremo è un ottimo punto di osservazione per ammirare i resti delle mura antiche e per osservare la maestosità del Palazzo del Drago, la cui ricostruzione ha in parte modificato la struttura originale. Se della facciata è rimasto intatto solo l’antico portone, i bastioni e i contrafforti rimangono quelli originali. Numerose sale, di cui parecchie affrescate, e ben 365 finestre costituivano la particolarità di questo luogo fuori dal tempo.

Il castello di Rocca Sinibalda

Nel caso si voglia allargare il raggio della visita e si desiderasse riscoprire una parte di medioevo, a quattordici chilometri è visitabile il Castello di Rocca Sinibalda. Anch’esso costruito attorno all’anno Mille, è uno dei castelli medievali più affascinanti del centro Italia. Restaurato di recente, si staglia in tutta la sua maestosità e si presenta come un palazzo-fortezza di rara bellezza. Qui l’identità profondamente medievale si mescola ai pregevoli esempi di architettura rinascimentale, ad opera dell’architetto senese Baldassarre Peruzzi: il risultato è un pregevole incrocio tra un palazzo signorile e una fortezza pensata per la difesa militare.

La struttura essenziale e severa si fonde negli affreschi delle ampie sale, dove il manierismo e la cultura classica completano un quadro capace di trovare un affascinante equilibrio. In questo sito è possibile visitare i luoghi storici rappresentati dalla Corte grande, posta al centro del castello davanti all’ingresso, e i camminamenti, che conducono lungo le vie perimetrali. All’interno del Castello, invece, si può visitare la parte dedicata alla palazzo signorile, detta Piano nobile, in cui la Sala grande offre gli splendidi affreschi settecenteschi.