Montefiore dell’Aso: nelle Marche, il colle dei pittori

Ben tre pittori sono stati catturati dalla bellezza di Montefiore dell'Aso, piccolo borgo del Piceno

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Redazione

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Sulla cresta collinare che spunta tra le valli del fiume Aso e del torrente Menocchia si trova Montefiore dell’Aso, un delizioso paese del Piceno divenuto famoso per i suoi scorci pittorici, tanto da essere stato inserito nel circuito dei Borghi più belli d’Italia.

Nel piccolo borgo di Montefiore dell’Aso è nato Adolfo De Carolis, protagonista dell’arte italiana idealista e simbolista fra Ottocento e Novecento. Ma non solo: qui ha trovato il suo ambiente ideale Carlo Crivelli ed è divenuto cittadino onorario Domenico Cantatore. Tutti e tre gli artisti hanno lasciato il segno in questo piccolo paese, stregati dagli incantevoli scorci e le preziose testimonianze del passato storico. Il centro infatti è ben conservato, con notevoli tratti di cinta muraria muniti di porte e sei torrioni risalenti ai secoli XV e XVI.

Suggestiva la vista dal Belvedere De Carolis, terrazza panoramica dalla quale si parte per poter vivere pienamente il borgo. Si passa attraverso la porta Aspromonte e si arriva nel centro storico, sino a raggiungere piazza della Repubblica: è questo il cuore dello splendido villaggio della provincia di Ascoli Piceno, in cui è presente la collegiata di Santa Lucia. La chiesa è completamente rifatta in stile neoclassico, ma le sue origini sono antichissime, tra il III e il V secolo. Nell’edificio è stato reinserito il portale della Chiesa Madre, costituito da conci di arenaria con formelle scolpite a bassorilievo raffiguranti simboli paleocristiani risalenti ai secoli XI-XII. Si può ammirare il portale, detto della Pinnova, nel retro della Collegiata.

Nell’ex convento di San Francesco, ora divenuto polo museale, è possibile ammirare la pala d’altare di Carlo Crivelli. L’opera era stata dipinta per la chiesa e, del polittico a cinque scomparti più predella e cimasa lignea, rimane oggi un trittico: al centro c’è la figura di San Pietro che contrasta nettamente con le immagini di Santa Caterina d’Alessandria a sinistra, con la ruota e la palma del martirio, e di Santa Maria Maddalena a destra. Nella parte superiore sono rappresentati San Ludovico da Tolosa a destra, Santa Chiara al centro e un altro santo francescano a sinistra.

La chiesa di San Francesco è stata costruita tra il 1247 e il 1303 con i proventi delle elemosine raccolte dai frati. Nel complesso conventuale vi sono la Sala Carlo Crivelli, il Centro di Documentazione Scenografica Giancarlo Basili, il Museo Adolfo de Carolis, il Museo della Civiltà Contadina e la Collezione Domenico Cantatore.

Fuori del centro del borgo sorge poi la chiesa di S. Filippo Neri, mentre nei paraggi c’è la chiesa del Corpus Domini con l’annesso monastero. Nel territorio di Montefiore dell’Aso, precisamente a Carassai, sono presenti la deliziosa chiesetta campestre di S. Maria delle Grazie e la chiesa S. Maria della Fede. Infine, lungo la via che conduce a Campofilone, sorge la chiesa di S. Giovanni Battista. Tra gli edifici costruiti tra il Seicento e il Settecento  che caratterizzano l’epoca d’oro del borgo ci sono inoltre i palazzi Egidi, De Vecchis, Montani, Vitali, Farsinelli, De Scrilli, Rossi, Ciarrocchi e Simonetti.