Non appena si posa lo sguardo sul borgo umbro di Montefalco si capisce in un istante perché il villaggio dalle chiare suggestioni medievali sia stato inserito nel circuito dei Borghi più belli d’Italia. Situato in provincia di Perugia, grazie all’incantevole posizione geografica in cui si trova, Montefalco si è procurato l’appellativo di “Ringhiera dell’Umbria”.
Dai numerosi belvedere del paese è possibile osservare scorci di pura bellezza che spaziano da Perugia ad Assisi, fino a Spello, Foligno, Spoleto, Trevi, Bevagna e Gualdo Cattaneo. Tra i colli ammantati di uliveti che circondano il borgo si possono scorgere inoltre gli Appennini, i rilievi del Subasio ed i Monti Martani, per una veduta panoramica incredibilmente emozionante.
Il nome del borgo trae il suo nome dalla caccia al falcone di cui Federico II di Svevia che qui soggiornò nel XIII secolo era particolarmente appassionato. Tra i confini di Montefalco si celano interessanti memorie artistiche, reperti storici ed affreschi di rilievo, ed i dintorni del villaggio sono celebri nel mondo per la produzione di vini rossi dalle proprietà organolettiche divine.
Cosa vedere a Montefalco
Il centro storico di Montefalco ha una struttura radiocentrica che mira alla perfezione urbanistica. Tulle le principali vie del borgo convergono verso la principale piazza, Piazza del Comune. Sullo spiazzo si specchiano numerosi edifici di interesse come il Palazzo Comunale e l’oratorio di Santa Maria, entrambi del XIII secolo, la chiesa di San Filippo Neri del 1705 trasformata nel XIX secolo in Teatro Comunale nonché diverse residenze signorili del ‘500, come palazzo Santi-Gentili o i palazzi Senili, Langeli e Camilli. Dalla piazza comunale si può passeggiare tra i vicoli di Montefalco per raggiungere il rione di Colla Mora, dal clima duecentesco, dove si trovano la Chiesa ed il Convento di San Francesco. Entrambi databili tra il 1335 ed 1338, sono incredibilmente ricchi opere d’arte e conservano tracce di inestimabile valore della cultura e della storia di Montefalco.
Dal 1895 la Chiesa-Museo di San Francesco è sede infatti del Museo Civico, articolato su diversi interessanti spazi espositivi. Il primo è costituito dagli ambienti della ex chiesa, celebre per essere custode tra le altre cose del ciclo di affreschi denominato “Storie della vita di San Francesco“, opera di Benozzo Gozzoli, ed anche della Natività del Perugino. La pinacoteca del museo racchiude invece dipinti di Niccolò di Liberatore, conosciuto come L’Alunno, di Antoniazzo Romano e del pittore montefalchese Francesco Melanzio. Nella cripta giacciono invece reperti archeologici locali e da lì si accede infine alle cantine dei Frati Minori ed all’originale esposizione di utensili per la produzione vinicola risalenti al XVIII e XIX secolo.
Il carattere medievale di Montefalco si lascia intravedere nelle sue mura difensive, ancora visitabili e intervallate dalle porte di accesso al borgo: la porta di Federico II, quella di Sant’Agostino, la porta della Rocca, di Camiano e di San Leonardo. Costeggiando le mura del paese, si arriva poi nel borgo San Leonardo, leggermente dislocato rispetto al centro, dove svettano la Chiesa di Santa Chiara e l’annesso convento. Fu proprio la Santa a volere la costruzione della chiesa che porta il suo nome, e le sue spoglie riposano oggi in un’urna d’argento tra le navate classiche ed austere della chiesa. Santa Chiara fu nel XIII secolo anche badessa del monastero agostiniano di Santa Chiara, un monastero di clausura attualmente visitabile solamente su richiesta. Al suo interno si trovano numerose opere d’arte, come un affresco del Gozzoli raffigurante proprio Santa Chiara ed un graziosissimo chiostro con giardino.
Cosa fare nei dintorni di Montefalco
Oltre a perdersi tra le vie del centro di Montefalco, è consigliabile uscire dai suoi confini per visitare le campagne circostanti, splendido esempio di paesaggio umbro. Uliveto e vigneti disegnano il territorio e sono numerose le opportunità di tour enogastronomici che permettono di approfondire l’arte vinicola e degustare il nettare prodotto in queste terre. Un’immersione negli splendidi territori che fanno da sfondo a Montefalco completa in maniera perfetta l’esplorazione di queste zone dell’Umbria. Da Montefalco si può ad esempio intraprendere la Via del Sagrantino, che si snoda tra scenari meravigliosi e luoghi che si sono mantenuti piacevolmente intatti nei secoli.
Cosa mangiare a Montefalco
Montefalco è celebre per una sua caratteristica: è il fulcro della produzione di vini rossi eccezionali. Famoso è il Sagrantino di Montefalco, prodotto Docg, ottenuto con le sole uve sagrantino, dalle quali si producono anche Sagrantino Montefalco Passito Docg e il Montefalco Rosso Doc.
Tra i golosi derivati delle uve di Montefalco compare il pan mostato, un pane preparato nel periodo della vendemmia e famosi sono in zona i tozzetti alle mandorle da accostare rigorosamente ad un buon bicchiere di Passito. Carne di agnello e tagliata di chianina accompagnano benissimo il sapore del Sagrantino ed in tavola non mancano primi piatti al vino, come gnocchi, pappardelle o riso alla montefalchese tra i cui ingredienti c’è ovviamente un bicchiere di rosso. Montefalco non è solo vino: i suoi uliveti producono uno straordinario olio extravergine davvero pregiato e dal gusto intenso, tutto da assaporare.
Eventi a Montefalco
Se ci si trova a Montefalco in estate, tra i consigli su cosa non perdere c’è l’appuntamento con La Fuga del Bove, una tradizionale manifestazione rievocativa che trasforma la piazza principale in un teatro a cielo aperto. Tra degustazioni, giostre medievali, esibizioni di sbandieratori, l’attenzione è catturata dalla serata dedicata alla fuga del bove: una rievocazione non cruenta di un gioco popolare, durante la quale i quattro rioni del borgo si sfidano trascinando e sospingendo il proprio bue sfidando i bovi dei quartieri rivali. Nel palinsesto di eventi montefalchesi non potevano mancare la Festa della Vendemmia, a settembre e il festival Frantoi Aperti, a novembre, con laboratori e degustazioni guidate. Un sogno per il palato ed un tuffo nelle più vive tradizioni montefalchesi.
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