Monte Santa Maria Tiberina, perla nascosta tra Umbria e Toscana

Un borgo medioevale dalla storia affascinante e dagli eccezionali scorci panoramici

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Lorenzo Calamai

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Dopo quattro continenti, diciassette paesi, quindici capitali ha scoperto che il più delle volte quello che cerchi non è poi così lontano da casa.

Una torre svetta al centro di un gruppo di edifici in pietra, sulla sommità di un colle in mezzo alla classica campagna del Centro Italia, fatta di ampie coltivazioni adagiate su morbidi declivi e boschi di castagno, leccio e quercia.

Nella pianura a oriente corre il Tevere, lungo il crinale delle colline a occidente il confine con la Toscana. Si ammirano entrambi dagli oltre 600 metri di altitudine di Monte Santa Maria Tiberina, piccola bomboniera medioevale in provincia di Perugia, non lontano da Città di Castello.

Un borgo che ha conservato un’atmosfera unica anche nell’ampio panorama delle antiche cittadine millenarie che pullulano in questa zona del Paese, solitario e un po’ isolato e per questo immerso in una pace singolare. Pressoché privo di automobili, interamente costituito da edifici con pietra a vista, le vie abbellite da lampioni in ferro battuto che si affacciano con ampi panorami sull’affascinante territorio circostante: Monte Santa Maria Tiberina è un luogo pieno di storia e bellezza, conosciuto ma defilato, geloso della sua quiete.

Fonte: Lorenzo Calamai
Tra i vicoli di Monte Santa Maria Tiberina

L’indipendenza del Marchesato del Monte

L’unicità di Monte Santa Maria Tiberina è figlia della sua particolare storia. L’origine dell’insediamento è etrusca, popolo noto per costruire le proprie città in luoghi che potessero essere militarmente presidiati, come i vertici delle colline. A questo scopo la geografia fisica del Monte rappresenta un paradigma perfetto: dalla cima si domina a 360 gradi l’Alta Valle del Tevere, senza che nessun altro colle possa avvicinarsi alla medesima altitudine.

In più il Monte si trovava lungo una delle vie principali di collegamento tra i centri dell’Etruria a ovest e l’asse della Valle del Tevere a est. Una posizione di estrema rilevanza che mantenne nel corso dei secoli, per tutta l’epoca romana fino al medioevo.

Nel 1250 Monte Santa Maria assunse lo status di feudo imperiale sotto l’egida di Guido da Montemigiano, discendente del fu Marchese di Toscana Ranieri, il quale aveva assunto il patronimico Bourbon del Monte Santa Maria poiché originario proprio dell’insediamento sulla vetta del colle.

Da quel momento la storia del Monte Santa Maria si intrecciò a doppio filo con quella di una delle famiglie nobili più importanti dell’Italia centrale. Non solo: Guido assunse il titolo di marchese di Monte Santa Maria e, un secolo dopo, il suo discendente Ugolino ottenne dall’imperatore Carlo IV il diploma di investitura di feudo imperiale maggiore, che proteggeva l’indipendenza del marchesato dal crescente potere dello Stato della Chiesa.

Dal 1355 fino all’epoca napoleonica Monte Santa Maria Tiberina godette quindi di uno status speciale, con poteri autonomi singolari, un proprio statuto, una sua moneta, un suo fisco e una diplomazia propria. Un piccolo territorio franco fra la Toscana e il Papato, insomma, come peraltro alcuni altri territori vicini come la Repubblica libera di Cospaia, un fazzoletto di terra rimasto indipendente dai grandi stati per 400 anni.

Il Congresso di Vienna del 1815 pose fine all’autonomia di Monte Santa Maria Tiberina, assegnando la cittadina al Granducato di Toscana, ma l’indipendenza avuta per quasi mezzo millennio è rimasta un’eredità connaturata al paese, che fino al 1927 fece parte della Provincia di Arezzo prima di passare in Umbria.

Fonte: Lorenzo Calamai
Tra i vicoli di Monte Santa Maria Tiberina

Come arrivare

Monte Santa Maria Tiberina si trova nell’Alta Valle del Tevere, non lontano da Sansepolcro, Città di Castello e Arezzo.

Per chi arriva da nord si percorre la Strada statale 3/bis che collega Cesena a Terni fino all’uscita di Città di Castello, la più vicina. Da sud si imbocca la medesima statale per uscire, invece, a Promano. Per chi arriva dalla Toscana si raggiunge Arezzo e da lì Monterchi attraverso la Strada statale 73.

Il borgo, infine, si raggiunge percorrendo la Strada provinciale 103 che collega Lippiano con San Secondo, che attraversa piccole frazioni e ampie campagne.

Già da una certa distanza dal borgo, qualunque sia la direzione da cui lo si raggiunge, si possono individuare le mura e il castello simbolo del paese, il Palazzo Bourbon del Monte Santa Maria, svettare con la sua torre in cima alla collina, presidiando le circostanze, come dimostra la foto di copertina di questo articolo.

Una volta arrivati, potrete lasciare l’auto negli appositi posteggi lungo via Roma, dalla quale si accede all’ampio piazzale antistante il Palazzo, oppure nel parcheggio di Largo Dante Alighieri, percorrendo fino in fondo via XXV Aprile.

La nuda pietra del borgo è vivacizzata dalla cura degli abitanti, con molto verde tra i vicoli

Cosa vedere a Monte Santa Maria Tiberina

Il centro storico di Monte Santa Maria Tiberina è piccolo e si visita senza fretta in meno di un’ora.

La principale attrazione è rappresentata dal borgo stesso: stretti vicoli acciottolati portano ai quattro angoli del borgo, dai quali si gode di panorami sensazionali sul territorio circostante, fra colline coperte di boschi, declivi coltivati a vite e ulivo, piccoli borghi; la pietra a vista di case e palazzi racconta la storia secolare della cittadina; un paio di campanili denotano la presenza di vecchie chiese dalla facciate scarne.

Fonte: Lorenzo Calamai
Panorami a perdita d’occhio si aprono dai vicoli di Monte Santa Maria Tiberina

Godetevi una passeggiata lenta tra i saliscendi del centro storico, sedetevi ad un tavolino del bar-ristorante Oscari, dove godervi un aperitivo, una merenda, il pranzo o la cena. I sapori tipici del luogo sono quelli caratteristici della cucina umbra: tartufo nero (esiste un particolare Tartufo Nero di Monte Santa Maria Tiberina), funghi, norcineria.

L’edificio più significativo del paese è il grande Palazzo Bourbon del Monte, antica sede della nobile famiglia che per secoli ha retto il marchesato. Dopo il 1815 venne venduto e cadde progressivamente in uno stato di degrado, arrivando anche a subire un bombardamento durante la Seconda Guerra Mondiale.

Nel 1990 il comune di Monte Santa Maria Tiberina lo ha acquisito, restaurato e riaperto, dandogli il ruolo di museo cittadino e sede di eventi culturali e artistici. Oggi è visitabile dal martedì alla domenica nei mesi estivi (luglio-settembre), su prenotazione in quelli invernali. Il museo è costituito su tre sale che raccontano la storia del borgo, dedicandosi in particolare al marchesato Bourbon del Monte.

Fonte: ph. Cantalamessa - Opera propria, CC BY-SA 3.0
Il Palazzo Boncompagni-Lodovisi. Sulla destra la facciata del Palazzo Bourbon del Monte

Nei dintorni del Palazzo si distinguono altri edifici gentilizi, fra i quali spicca dall’altro lato dell’ampio piazzale il Palazzo Boncompagni-Ludovisi, sorto in luogo dell’antica rocca, sede del primo marchese Guido, di cui si distinguono ancora i merli.

Per chi ama unire storia, cultura e camminate (o pedalate), il comune di Monte Santa Maria Tiberina, congiuntamente con i vicini San Giustino e Lisciano Niccone, ha realizzato la rete di itinerari “Feudi, Castelli e Ville. Sentieri storici“. Un progetto volto a valorizzare le risorse locali e il patrimonio di
castelli, torri, ville gentilizie, antiche chiese che punteggiano il territorio montesco. La mappa e tutte le informazioni relative ai numerosi sentieri percorribili sono disponibili sul sito web dell’amministrazione comunale.

Monte Santa Maria Tiberina è una perfetta gita da fare in giornata, come fanno la maggior parte dei turisti che la visitano. La sua tranquillità la rende però una perfetta base di partenza per un weekend o una vacanza su più giorni, durante la quale godere della bellezza del borgo, unendola a quella dei tanti luoghi meritevoli d’interesse molto vicini, come Lippiano, Monterchi, Citerna, Città di Castello e delle campagna circostanti.