Isola Santa, il borgo delle fiabe per una vacanza indietro nel tempo

Tornare nel medioevo è possibile: basta attraversare il meraviglioso e segreto borgo di Isola Santa, rimasto immune alle leggi del tempo

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Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor

Una laurea in Storia dell’arte, un master in comunicazione e giornalismo e una vocazione per la scrittura, scova emozioni e le trasforma in storie.

Scoprire e riscoprire il mondo prima della nostra nascita, prima di quegli eventi che hanno cambiato per sempre i lineamenti delle città, prima che i segni del tempo diventassero così evidenti da stravolgere quel determinato territorio, è il sogno di molti. Ma viaggiare indietro nel tempo non è ancora possibile, se non attraverso la tecnologia.

Esiste un luogo, però, unico come solo lui sa essere. Un posto che ci restituisce ancora le atmosfere e le suggestioni di un tempo. Un territorio, tutto italiano, che sembra sia rimasto immune dalle leggi nel tempo perché attraversarlo dà la sensazione di tornare indietro a tanti secoli fa.

Questo luogo segreto, incastonato nel cuore della Garfagnana, è un piccolo gioiello medievale tutto da scoprire e da riscoprire. Stiamo parlando di Isola Santa, un piccolo borgo della Toscana affacciato su acque verdi e fiabesche, nascosto e protetto dalle cime delle Alpi Apuane.

Il villaggio conserva tutta la suggestione delle sue origini medievali, non solo per le case in pietra e l’aspetto delle strutture, ma anche per l’atmosfera lenta e per le giornate scandite solo dal rumore del torrente che scorre. Ecco perché trascorrere un weekend nel borgo di Isola Santa vuol dire fare un viaggio nel tempo.

Questo piccolo borgo toscano, sconosciuto a molti per la sua posizione geografica “segreta”, si trova nel comune di Careggine, in provincia di Lucca. Il villaggio, caratterizzato da case in pietra, si affaccia su un lago artificiale dove confluisce il torrente Turrite Secca.

La sua storia è molto antica e risale al 1700. L’incantato borgo, infatti, sorge su un antico hospitale, un tempo luogo di sosta per tutti i viandanti e i viaggiatori che attraversavano a piedi le Alpi Apuane. Nel corso degli anni ’50, però, la maggior parte dell’abitato venne sommerso dalle acque e Isola Santa iniziò a spopolarsi.

Ma se fisicamente le persone si allontanavano dal borgo, una parte del loro cuore e dei loro pensieri restava sempre lì, nei ricordi e nell’immaginario collettivo. Così, nei primi anni 2000, un progetto di ristrutturazione ha riportato in auge la bellezza del territorio restituendogli il suo aspetto medievale.

Isola Santa oggi è diventato un albergo diffuso, dove il tempo sembra non sia mai trascorso. C’è la chiesa di San Jacopo e il suo campanile, ci sono le casette di pietra recuperate e abbellite e c’è un’atmosfera sospesa, perfetta per chi sogna una vacanza lontano da tutto e da tutti.

Perché qui basta alzare gli occhi al cielo, osservare il verde tutto intorno e i tetti in ardesia, fermarsi a sentire il profumo di legna, e avere la sensazione di essere tornati indietro nel tempo.