Alla scoperta dei piccoli borghi charmant della provincia di Verona

Accanto ai più famosi borghi della provincia di Verona, spiccano piccole perle spesso sconosciute: andiamo alla scoperta dei paesini di questo territorio da sogno

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Giulia Sbaffi

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Web content writer, da sempre appassionata di storie e di viaggi.

Dall’entroterra collinare alla sponda veneta del lago di Garda, la provincia di Verona si estende su un territorio molto ricco, sia dal punto di vista naturalistico che paesaggistico: ci sono tanti piccoli borghi che, seppur poco conosciuti, meritano assolutamente una visita. Stiamo parlando di quei paesini che conservano ancora la loro atmosfera più autentica, dove si possono vivere tradizioni antichissime e assaporare tante prelibatezze locali. Scopriamo quali sono.

I borghi charmant della provincia di Verona

Da Soave a Borghetto sul Mincio: questo territorio offre un’ampia scelta per chi ama scoprire i piccoli borghi storici del Veneto. Ma tralasciando quelli più famosi, che sono ormai diventati davvero turistici, basta allontanarsi un pochino per immergersi in una realtà ancora più autentica, dove la folla non è ancora arrivata. Ci sono piccoli paesini non meno affascinanti, ma anzi ancora più belli proprio perché qui il tempo sembra essersi fermato. E sono luoghi preziosissimi, perché conservano le antiche tradizioni di una volta e i sapori più genuini della cucina locale.

Molina, un borgo dell’acqua

Iniziamo dal piccolo borgo di Molina, il cui nome è già abbastanza evocativo: sorge infatti su un territorio ricco di corsi d’acqua, di cui gli abitanti hanno saputo fare buon uso, grazie alla costruzione di ben 18 mulini. Ovviamente oggi ne rimangono solo alcuni, essendo gli altri andati persi nel tempo. Si può così ammirare il Mulin de Lorenzo, che veniva utilizzato per la macinazione dei cereali e la follatura della lana, o il Molin dei Veriaghi, l’unico ancora in funzione della Valpolicella.

Un’altra caratteristica di questo borgo è la ricca presenza di pietra bianca, che ne fa uno degli esempi di architettura in pietra più suggestivi della Lessinia. E ancor più suggestiva è la sua natura incredibile, soprattutto all’interno del Parco delle Cascate. Qui, i ruscelli si infrangono tra le rocce creando piccoli tuffi d’acqua spumeggianti e fragorosi: è il luogo ideale dove passeggiare e rilassarsi un po’, ascoltando i suoni della natura.

Giazza, il borgo dei Cimbri

È un vero e proprio tuffo nella storia, quello che possiamo fare visitando il borgo di Giazza: situato tra la Lessinia e l’est veronese, ospita alcune delle più affascinanti testimonianze dell’avvento dei Cimbri in queste terre. Una delle peculiarità davvero incredibili è il modo in cui i suoi abitanti siano riusciti, nel corso dei secoli, a preservare la lingua cimbra affinché arrivasse sino a noi. E, ugualmente, è davvero meritevole il loro sforzo per aver custodito le antiche tradizioni di questo popolo, a partire dalla cucina: impossibile non innamorarsi dei bigoli cimbri.

Campo di Brenzone, immerso tra gli ulivi

Infine, andiamo alla scoperta di un borgo quasi completamente dimenticato, che ha vissuto una sorta di rinascita proprio negli ultimi anni. Si tratta di Campo di Brenzone, situato nel gardesano veneto, ed è un luogo raggiungibile solo attraverso antiche mulattiere: vi abitano appena due famiglie, quindi ha davvero rischiato di diventare un borgo fantasma. Ma nel 2006 è nata la Fondazione Campo, che ha come obiettivo il ripristino delle abitazioni e l’apertura di laboratori per apprendere le antiche tradizioni.

Anche la sua natura è particolarmente interessante: sono qui che nascono gli ulivi più settentrionali al mondo, ai piedi del Monte Baldo – da cui si gode di una vista sensazionale sul lago di Garda. Il borgo, seppur stia ancora faticando per tornare a vivere, merita dunque una visita per scoprire le sue infinite bellezze.