Galeria, il borgo morto più di una volta

Visitare il borgo misterioso alle porte di Roma che è stato abbandonato almeno due volte

Si trova vicino Santa Maria di Galeria, nell’Agro romano, a nord della Capitale, il vecchio borgo di Galeria, ancora oggi avvolto nel mistero. Seguendo una strada sterrata, dirigendosi verso l’altura, si potrà accedere a questa piccola città morta due volte. Le sue rovine sono arroccate su uno sperone tufaceo quadrangolare, con una fitta vegetazione che ha preso il sopravvento in questo borgo antico abbandonato, ormai da troppo tempo, dall’uomo. Si trova nell’area nord-ovest di Roma, a ridosso del confine con i comuni di Fiumicino e Anguillara Sabazia.

Esistono due versioni differenti riguardo alla storia della nascita di Galeria: la prima la vuole fondata dall’antico e sconosciuto popolo dei Galerii, mentre la seconda, preferibile, sostiene che sia stata costruita nel periodo di dominazione etrusca e battezzata col nome di “Careia”. Poi l’irruzione dei romani e quella dei Saraceni: la città fu distrutta. Galeria fu ricostruita a partire dal XIII secolo grazie alla famiglia Orsini, ma con il fluir del tempo il borgo passò di mano in mano a molte famiglie importanti dell’Italia rinascimentale.

Poi il nuovo declino: la famiglia Sanseverino tramutò Galeria da borgo fortificato a semplice tenuta agricola. A mettere la parola “fine” alla storia della città, durante il XVIII secolo, fu un’epidemia che infestò l’intero Agro Romano: il piccolo centro fu completamente abbandonato nel 1809. Dato che alle pendici della rocca scorre l’Arrone, un affluente del lago di Bracciano, la soluzione più plausibile sembrerebbe quella della malaria: questo corso d’acqua, nei mesi caldi, favoriva difatti lo sviluppo di un ecosistema malsano.

Ma questa spiegazione non può bastare: c’è ancora qualcosa di ignoto, innaturale, misterioso, tra le vie di questo borgo morto troppe volte. Ciò che desta maggiore perplessità è proprio la velocità con la quale gli abitanti abbandonarono case, attrezzi, borse e cadaveri rimasti insepolti per decine di anni. Come se fossero scappati da qualcosa, nel giro di poche ore. Gli abitanti che fuggirono da Galeria, poche decine di persone, fondarono un nuovo borgo ad appena un chilometro di distanza: Santa Maria di Galeria Nuova.

Se avrete voglia di visitare il borgo misterioso, fate molta attenzione: l’intricata vegetazione e le rovine pericolanti complicano passeggiate ed escursioni. Occorre vestirsi in modo adeguato, comodo, e portare con sé, eventualmente, anche bastoni che tastino il terreno per evitare buche pericolose. Ma ne vale la pena: i ruderi delle case, le vie abbandonate, lo storico castello, la Chiesa di San Nicola e il suo campanile. E quell’atmosfera di abbandono, di estraneità, di sonno eterno. Tante rovine e tanta suggestione passeggiando per il borgo morto due volte.