Cosa vedere nel bellissimo borgo di Deliceto

Immerso nella lussureggiante natura pugliese, sorge il borgo di Deliceto: dal castello alle chiese, ecco tutto quello che potete visitare

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Redazione

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Deliceto in Puglia è un borgo sui monti Dauni molto caratteristico che offre delle esperienze turistiche uniche nel loro genere. Il paese sorge tra boschi di querce, uliveti, vigneti e orchidee selvatiche nell’entroterra pugliese. Lungo le strade, sparse nelle pianure e sulle colline di questa zona battuta costantemente dal vento, si trovano numerose e gigantesche pale eoliche in costante movimento.

Il paese di Deliceto a Foggia è citato per la prima volta in alcuni documenti medievali con il nome di Ilicetum, Dulcitum e Dulcito: dopo la caduta dell’impero romano il borgo venne conquistato da bizantini, longobardi e normanni, che resero l’abitato un borgo fortificato e, nella seconda metà dell’undicesimo secolo, costruirono un castello ampliato nel tempo dall’imperatore Federico II di Svevia, da Carlo D’Angiò e dai tanti feudatari che si alternarono alla guida del paese e del territorio. Il castello è proprio uno dei punti di interesse tra i più visitati della zona.

Deliceto: cosa vedere

A Deliceto, in Puglia, le cose da vedere sono tante: il centro abitato è ricco di chiese e edifici destinati al culto religioso, ma anche di negozi di artigianato locale e ristoranti tipici dove assaporare i pomodori e l’olio di oliva prodotti sul territorio. Sparse per il borgo ci sono poi le neviere, dei grandi pozzi quadrangolari che fungevano da contenitori per la conservazione del ghiaccio, e molti mulini ad acqua. Lungo Corso Margherita, una delle vie principali del paese, si possono vedere gli antichi palazzi delle più importanti famiglie locali e le chiese principali, tra cui la bellissima Chiesa Madre o del Santissimo Salvatore, la più antica di Deliceto: le origini risalgono infatti all’VIII secolo, in epoca longobarda. Tuttavia l’attuale chiesa non conserva più tracce dell’edificio originario, ma solo una piccola parte delle strutture successive, l’ultima delle quali fu rasa al suolo nel 1744. La chiesa che si vede oggi risale al 1800, mentre la sola torre campanaria è del XIV secolo.

Il castello di Deliceto

Il Castello di Deliceto è stato dichiarato monumento nazionale nel 1902 e domina dall’alto il borgo pugliese. Circondato dalle vallate del torrente Gavitello e del torrente Fontana, il castello presenta oggi una forma di trapezio irregolare con tre torri agli angoli. Il cuore del castello è però rappresentato da un grande cortile, al centro del quale vi è una cisterna di forma ottagonale per raccogliere l’acqua piovana. A livello del cortile si conservano gli alloggi del feudatario composti da sei stanze intercomunicanti, la cappella in cui vi erano conservate le statue di santa Barbara, protettrice dell’artiglieria, e di san Vito, patrono della rabbia. I due mezzo-busti sono attualmente conservati nella chiesa di San Rocco. Si tratta del monumento più emblematico di Deliceto, di cui ne è diventato il simbolo.

La chiesa dell’Annunziata

La chiesa dell’Annunziata risale al IX secolo ed è la più antica del paese. Al suo interno si possono ammirare tre navate con bellissimi archi gotici, costruiti in pietra rosata impreziositi da particolari stemmi e incisioni. Sulla torre campanaria esterna è stata da poco ripristinata la meridiana che scandiva, in passato, il passare del tempo mentre sul lato sinistro è stato collocato un “quadrato magico”, un raro reperto litico di età paleocristiana.

La Cavallerizza

All’interno del centro abitato si trova la Cavallerizza, una palazzina fortificata edificata in età spagnola sorta sulle rovine di un’antica “taverna” romana con posti di cambio per cavallo e luogo di ristoro per viandanti. Successivamente acquisì la funzione di pista per l’addestramento dei cavalieri per l’esercito regio. Nonostante i numerosi interventi di ristrutturazione e restauro subiti nel tempo la struttura è ancora quella originaria, risalente al XVII secolo.

Piazzale Belvedere

Piazzale Belvedere di Deliceto è sosta obbligata per ammirare una vista unica del castello e della vallata. Si tratta di un muro di contenimento di un terrapieno con una grande terrazza che fu costruita negli anni Trenta e divenne presto il cuore del passeggio delicetano: sulle panchine siedono già dal mattino gli anziani a chiacchierare all’ombra dei tigli mentre nel corso del giorno viene popolata da tanti residenti e turisti per trascorrere il tempo godendo di una vista mozzafiato della vallata.

Fontana Monumentale “Mariamalia”

Uscendo dal paese, oltre il ponte sovrastante la fiumara Fontana, si incontra la fontana detta “Mariamalia”. Costruita in epoca rinascimentale ad ornamento del paese e “pel bisogno dei cittadini” (come reca la scritta in marmo sul basamento), forma un’unica struttura con gli annessi lavatoio pubblico e abbeveratoio per animali. Ristrutturata nel 1868, venne dotata di una statua bronzea, denominate “Mariamalia”, che proviene da un monumento cimiteriale di Apice. Ognuna delle sei facce del basamento è dotata di un getto d’acqua ed è alimentata dalle acque sorgenti provenienti dalle colline sovrastanti.