Monemvasia, un angolo di Grecia tutto da scoprire

Fuori dalle solite rotte, Monemvasia è un piccolo borgo d’origine medievale, nonché uno dei più sorprendenti angoli del Peloponneso

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Redazione

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Monemvasia

Monemvasia (o Malvasia) è un idilliaco borgo del Peloponneso, costruito ai piedi di un promontorio roccioso e collegato alle coste di Grecia tramite un sottile lembo di terra. Rispetto alle più tradizionali mete turistiche come Creta, Mykonos o Santorini, è meno conosciuta. Ma non per questo meno affascinante. E sorprendente. Lo si capisce anche solo a guardarla dall’alto: un tempo isola, è oggi una sorta di sperone di roccia peninsulare. La si raggiunge attraverso un ponte, incapace però di preparare alla visione. La visione di una roccaforte medioevale, costruita su uno dei lati dell’allora isola e cinta da mura impenetrabili.

La porta di accesso a Monemvasia è una sola, e la si può varcare solo a piedi. Qui, le auto, sono bandite. Dominato dal suo castello, il borgo è curato in ogni suo angolo: gli edifici fatti di pietra, le viuzze coi loro ciottoli, i negozi di gioielli, le gallerie d’arte, i ristoranti coi loro spazi all’aperto, le guesthouse, una piazzetta sul mare che è piena di magia. E poi le chiese che, qui, sono numerose: dalla Cattedrale del Cristo in Catene a quelle più piccoline. E i fiori, dalle bouganville che si impossessano dei muri agli oleandri che spuntano dai giardini.

Salendo verso il castello, è possibile godere di un panorama straordinario sul Peloponneso e sul blu del mare. E ci si più arrampicare ancora più su: dalla fortezza, un piccolo sentiero raggiunge l’affascinante Chiesa di Agia Sofia, posta sulla cima di una scogliera. Ci sono poi i dintorni di Monemvasia, che sono altrettanto straordinari: la spiaggia di Harahia, le grotte di Kastania, gli sconosciutissimi villaggi di Gerakas (uno spettacolare fiordo verde) e di Kiparassi (ampia baia dalle limpidissime acque), le lingue di sabbia intorno a Neapoli, gli scogli di Archaggelos. Luoghi ancora ignoti al turismo di massa, dove anche in pieno agosto è possibile godere della pace più totale.

Per raggiungere Monemvasia si deve lasciare l’auto lungo il bordo della strada d’accesso (anche se, spesso, è sovraffollata). In alternativa, si può usufruire del servizio navetta che collega il borgo a Geyfra. A Monemvasia è naturalmente possibile anche soggiornare, scegliendo una delle sue eleganti guesthouse (ma, date le tante scalinate da percorrere a piedi, un bagaglio leggero è d’obbligo!).

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