Viaggio a Parigi? Ecco le espressioni francesi che devi conoscere

Se qualcuno vi manda a raccogliere le cipolle o vi dice che il vostro fondoschiena è ricoperto da spaghetti non preoccupatevi. A tutto c'è una spiegazione

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Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor

Una laurea in Storia dell’arte, un master in comunicazione e giornalismo e una vocazione per la scrittura, scova emozioni e le trasforma in storie.

Prendere un biglietto aereo per volare a Parigi è sempre una buona idea, del resto la Ville Lumière incanta e sorprende i viaggiatori di tutto il mondo da sempre. Lo fa con il suo romanticismo, con le sue architetture urbane iconiche, con i musei, con l’arte e la cultura. E ancora con la moda e la gastronomia, lo fa con le luci della città che si rispecchiano nella Senna dando vita a uno spettacolo magico.

La capitale della Francia è bella a ogni ora del giorno e della notte, sa emozionare a ogni stagione, ma come ogni destinazione di viaggio ha anche delle incognite che è meglio non sottovalutare. Nulla di preoccupante, s’intende. Ma certe cose è meglio “prevenirle che curarle”, almeno così dicono.

Perché potrebbe capitare, inscenando una conversazione con un parigino durante la permanenza in città, di ritrovarvi ad ascoltare frasi del tipo: “Il (ne) faut pas pousser mémé dans les orties” che tradotto letteralmente vuol dire “Non bisogna spingere la nonna nelle ortiche!“.

Non preoccupatevi, nessuno vi sta accusando di aver commesso alcuna violenza, vi stanno solo invitando a non esagerare. Esistono infatti alcune espressioni idiomatiche francesi davvero molto particolari, e a tratti anche irriverenti, che è meglio conoscere. Quanto meno per riuscire a contestualizzare tale frasi e saper rispondere a tono, anche con una semplice risata.

Se durante una conversazione qualcuno usa l’espressione “Aller se faire cuire un oeuf” forse è il caso di salutare e andare via. Vi stanno mandando, letteralmente, a “Farvi cuocere un uovo“, ed è intuibile che stanno chiudendo la conversazione in modo garbato.

Più divertente è l’espressione “Avoir le cul bordé de Nouilles“. Sì, avete capito bene, il vostro interlocutore vi ha detto che avete un fondoschiena circondato da spaghetti, ma in realtà è un complimento. Vuol dire solo che avete molta fortuna.

Se alla domanda come stai, qualcuno vi risponde “Avoir le cafard” non temete, non ha davvero gli scarafaggi nascosti nella tasca o nella borsa. Questa espressione idiomatica è utilizzata per esprimere uno stato d’animo triste e depresso. In questo caso una pacca sulla spalla può essere davvero di conforto.

E, ancora, se parlando qualcuno pronuncia la frase “Se perdre les chèvres”, non guardatevi intorno perché nessuna capra è stata smarrita, come la traduzione letterale suggerisce. Questa frase indica soltanto che è stato perso il filo del discorso.

Un’altra espressione che potrebbe davvero tornarvi utile conoscere in caso di un viaggio a Parigi o in Francia, più che altro per non spaventarvi, è “Être dans la galère“. Nessuno vi porterà al fresco, ma i vostri interlocutori vi stanno dicendo che siete nei guai. Certo potreste sempre rispondere “Occupe-toi de tes oignons”, e non per mandarli a occuparsi delle loro cipolle, ma per invitarli a farsi gli affari propri.