A oltre 500 chilometri dalla terraferma, nel bel mezzo del Pacifico, l’Isola del Cocco (o Cocos Island o Isla del Coco) adagiata tra il Costa Rica e le Galapagos. E come l’arcipelago ecuadoregno è considerata un inestimabile laboratorio naturale. Grazie alla lontananza dalla terraferma conserva un endemismo prezioso e unico al mondo. Dichiarata prima parco nazionale, poi parco marino e infine patrimonio naturale dell’umanità dall’UNESCO.
Oggi unica rappresentante del Costa Rica nel sondaggio mondiale delle 7 Nuove Meraviglie naturali.
E’ un paradiso per i subacquei e per gli amanti della natura, soprannominata Shark Island non a caso: qui si possono fare immersioni con centinaia di squali martello o con squali dalla pinna d’argento, nuotare con il maestoso squalo balena o incontrare squali pinna bianca.
Ma la natura e la biodiversità di quest’isola, la più grande isola disabitata al mondo, non sono gli unici tesori. Altri tesori pare siano nascosti tra meandri coperti da lussureggiante vegetazione e le numerose insenature dell’isola: i tesori dei pirati. Un’esotica versione della Montecristo di Edmond Dantes.
Durante i secoli XVII e XVIII bucanieri e pirati navigavano fra queste acque e pare che il famoso tesoro di Lima, un prezioso bottino composto da oro, argento e da una statua in oro e pietre preziose della Vergine con in braccio Gesù non sia mai stato ritrovato. Cocos Island e le sue leggende di forzieri colmi d’oro, pare abbiano ispirato il romanzo di Robert Louis Stevenson, “L’isola del tesoro”.
Info pratiche
Come raggiungerla: bisogna atterrare a San Josè, capitale del Costa Rica. Da qui bisogna raggiungere Puntarenas per poi prendere un’imbarcazione e dopo circa 32 ore di navigazione si raggiunge l’Isola del Cocco.
Effettuando una prova con i voli low cost: da Milano a San José per marzo andata e ritorno, il costo totale si aggira sui 648 euro (tasse incluse)
Periodo migliore: da evitare la stagione delle piogge che va da maggio a novembre. La stagione secca si può dire che va da dicembre ad aprile