La Franciacorta è una delle zone più pittoresche del Nord Italia. Terra di vini, il suo paesaggio è modellato da dolci colline ricoperte da un tappeto di vigneti, da piccoli borghi, castelli, abbazie e ville patrizie, casali isolati e naturalmente da tante cantine. Affacciata sulle sponde del Lago d’Iseo, è fra le destinazioni italiane più amate dagli enoturisti. E non solo. Uno dei periodi migliori dell’anno per visitare la Franciacorta è l’inizio dell’autunno, quando è possibile andare alla scoperta di questo straordinario territorio, seguendo la Strada del Franciacorta che si snoda tra le colline lungo percorsi tracciati da vigne e cantine, da fare in auto, ma anche a piedi o in bicicletta.
Lungo la Strada del Franciacorta
Questa strada si snoda per 90 chilometri da Brescia al Lago d’Iseo. D’obbligo una tappa nelle cantine, che accolgono i turisti per visite e degustazioni. Ma fra i tanti piccoli e grandi tesori d’arte e di storia che segnano il territorio ce ne sono alcuni che sono imperdibili. Come l’abbazia olivetana di San Nicola a Rodengo Saiano, decorata con opere dei maggiori artisti della Scuola bresciana del Cinquecento e del Seicento (Foppa, Romanino, Moretto, Gambara). Oppure il monastero cluniacense di San Pietro in Lamosa a Provaglio d’Iseo, gioiello del Romanico, dal cui sagrato si ha un eccezionale colpo d’occhio sulle Torbiere del Sebino, un’oasi naturalistica unica nel suo genere in Europa: circa 3,5 km quadrati di acqua, canne e vegetazione palustre.
Da non perdere, il pittoresco borgo di Erbusco, con i ruderi del castello, la Pieve romanica di Santa Maria Assunta e la cinquecentesca Villa Lechi, la più scenografica della Franciacorta. E ancora, il Convento dell’Annunciata sul Monte Orfano a Rovato, un’oasi di pace che conserva capolavori d’arte, da cui si gode di uno splendido panorama sulle colline della Franciacorta e sulla pianura. Capriolo, borgo arroccato di origine medievale, e Paratico con i ruderi del Castello Lantieri che, secondo la tradizione, ospitò anche Dante Alighieri.
Il Festival Franciacorta in Cantina
Un motivo in più per visitare questa splendida zona d’Italia è il Festival Franciacorta in Cantina, che la anima tutti gli anni per un weekend nel mese di settembre, un appuntamento importantissimo per tutta la provincia di Brescia. In Franciacorta, le visite in cantina si coniugano con l’arte e la cultura, dove botti e bottiglie su “pupitres” si alternano a quadri, sculture e letture di poesie e ad affascinati percorsi fra vigneti e cantine. Sono più di sessanta le cantine che aderiscono al festival e che organizzano visite guidate con degustazione ed eventi speciali come tour nei vigneti, pic-nic tra i filari, trekking tematici e gite in bicicletta. La prenotazione è obbligatoria, contattando direttamente le singole aziende e la si può fare già a partire dall’estate.
Tra le cantine da visitare c’è La Montina di Monicelli Brusati, una storica azienda fra le più conosciute, che organizza tour guidati della cantina che partono la mattina e che sono seguiti dall’immancabile degustazione. Nella Galleria d’Arte Contemporanea di questa cantina si svolgono anche delle mostre.
Per chi non ha tempo di visitare tutte le cantine del territorio o per un aperitivo finale dopo un tour del Franciacorta, le Cantine di Franciacorta di Erbusco solitamente organizzano una degustazione di Franciacorta Dosaggio Zero all’interno della loro enorme enoteca dove si possono degustare i vini di 60 aziende vinicole franciacortine selezionate per l’occasione. E non solo soltanto le cantine a essere aperte in occasione del Festival, ma anche i ristoranti e gli hotel della zona oltre a molti altri luoghi d’interesse.
Inoltre, da qualche anno vengono organizzati anche i tour in bus, che partono da Milano, Brescia, Bergamo e Rovato che fanno sosta in tre cantine e che prevedono una tappa culturale lungo la Strada del Franciacorta. I tour sono accompagnati da una guida turistica che racconta il territorio e sono l’ideale per coloro che visitano la Franciacorta per la prima volta o per chi vuole scoprirla in tutta comodità.