L’Altopiano di Campitello di Sepino, nel Molise, è un pianoro d’altitudine incastonato a più di 1.200 metri di altitudine sul massiccio del Matese, una splendida area montana che riserva un’imperdibile varietà di paesaggi a coloro che hanno la fortuna di visitarla.
Ammantato da imponenti faggete che lo ricoprono e che contano, al loro interno, fiabeschi alberi secolari dalla figura maestosa, arricchito da numerose specie selvatiche di fiori come i crochi e le orchidee, habitat naturale di volpi, donnole, lupi, aquile reali e piccole salamandre, dal punto di vista geologico questo altopiano è ricco di acqua e di sorgenti, di radure e doline.
Il bosco dell’altopiano è uno degli ultimi simboli che rappresentano la millenaria interazione tra uomo e ambiente naturale.

Campitello rappresenta un fondamentale punto di passaggio tra il versante molisano e quello campano del Matese e, nei secoli, ha costituito un collegamento essenziale tra le aree interne del Sannio, oltre che uno dei transiti più battuti, sin dalla preistoria, per raggiungere la costa adriatica da quella tirrenica e viceversa.
L’antico monastero medievale di Santa Croce, da cui deriva il toponimo del passo che mette in collegamento Campania e Molise e di cui non si hanno quasi più testimonianze fisiche, testimonia la millenaria presenza umana. Già in epoca sannita il valico rappresentava uno dei percorsi obbligati della transumanza del bestiame, oggi Patrimonio Unesco, dai pascoli d’altura a quelli di pianura, da cui dipendevano anche gli antichi abitati di Terravecchia e Altilia.
L’altopiano è meta irrinunciabile per tanti appassionati che, in tutti i periodi dell’anno, vi si recano per ammirarne i colori e assaporarne i profumi ed è uno dei più amati ‘rifugi dell’anima’ che si trovano nel meridione d’Italia.

Negli ultimi anni, tuttavia, l’intera zona è stata vittima del turismo di massa incontrollato che ne sta compromettendo il sottobosco e che rischia di minare pesantemente una delle più belle faggete del Centro-Sud.
Per salvarla, è partita la sfida per ottenere il prestigioso riconoscimento tra “I Luoghi del Cuore” del FAI (Fondo Ambiente Italiano) da parte del Comitato Campitello di Sepino Luogo del Cuore. Il sito è in corsa anche nella speciale classifica dei siti che si trovano al di sopra dei 600 metri di altezza, una novità della X edizione, e una sua vittoria porterebbe al primo inserimento di un sito molisano tra “I Luoghi del Cuore” che il FAI salverà.
“È importante sottolineare che la gran parte delle aree interne dell’Appennino vive ormai in stato di abbandono”, ha spiegato Lorenzo Sallustio, esperto di scienze forestali e ambientali dell’Università del Molise “e paesaggi come quelli di Campitello di Sepino sono sempre più rari”.