Le 5 migliori spiagge d’acqua dolce della Lunigiana

Il lembo più settentrionale della Toscana rappresenta il meglio per chi vuole godersi il wild swimming in fiumi e torrenti

Foto di Lorenzo Calamai

Lorenzo Calamai

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Dopo quattro continenti, diciassette paesi, quindici capitali ha scoperto che il più delle volte quello che cerchi non è poi così lontano da casa.

La Lunigiana è quell’estremo lembo nordoccidentale della Toscana, chiuso a ovest dal mare, a nordest dall’Appennino toscoemiliano e a sud dalle Alpi Apuane. Una terra di confine tra le attuali Liguria, Emilia e Toscana, con alle spalle una storia peculiare e  millenaria e una cultura che fa eccezione rispetto a quella della regione di cui fa parte, o di quelle confinanti.

Un territorio segnato dal passaggio del fiume Magra, in particolare, ma che per la verità rappresenta una vera e propria terra dei fiumi. Nessun’altra parte della Toscana è così ricca di fiumi e torrenti che si offrono per conformazione al wild swimmingin un susseguirsi di spiagge d’acqua dolce dalla bellezza stordente e che offrono una splendida alternativa selvaggia al vicino Mar Tirreno. Niente lidi, ombrelloni e lettini, soltanto acqua cristallina, il verde del bosco e la voglia di un tuffo rinfrescante a contatto con la natura.

1. Le Pozze di Treschietto sul torrente Bagnone

Tra le frazioni del comune di Bagnone, inteso come l’affascinante borgo capoluogo del territorio in questione, spicca Treschietto, contraddistinto dalla spettacolare torre del castello dei Malaspina che domina la valle del Bagnone, inteso stavolta come il torrente affluente del Magra che caratterizza questa valle.

La valle del torrente Bagnone è un vero e proprio paradiso del wild swimming e nei pressi di Treschietto si trova uno dei luoghi più belli per goderne. Scendendo dall’abitato verso Mochignano, altra frazione più a valle, si compiono un paio di tornanti e poi si passa su un vecchio ponte sopra il torrente. Una volta superato, si apre uno spiazzo sul margine destro della carreggiata dove poter lasciare l’auto e scendere sul letto del fiume in meno di cinque minuti grazie a una traccia di sentiero che attraversa i prati.

Fonte: Lorenzo Calamai
L’invitante piscina naturale delle Pozze di Treschietto

In corrispondenza dell’arrivo sulla riva del torrente si può scendere nella piccola gola dove le acque si restringono, dando vita a una bella piscina naturale sotto una impetuosa cascatella e offrendo posto per sistemarsi sui massi riparati dal sole. La zona più bella è però quella che si trova risalendo per qualche decina di metri il corso del Bagnone, fino ad arrivare proprio sotto al grande ponte attraversato con l’auto. Qui sotto un’ampia polla di acqua verdissima è contornata da massi che si trasformano nel trampolino ideale per un tuffo e una nuotata, visto che la parte centrale della piscina naturale è assai profonda.

Fonte: Lorenzo Calamai
Bagno alle Pozze di Treschietto

2. I Bozzi di Vico del torrente Redivalle

Non lontano da Treschietto, nella borgata Montale della frazione Vico, si trova una bella spiaggia d’acqua dolce che offre ampio spazio per un lungo momento di relax, comode piscine d’acqua dolce e una scenografica cascata con la possibilità di un elettrizzante tuffo nella polla sottostante. Qui ci si bagna nel torrente Redivalle, un altro dei principali corsi d’acqua della valle del Bagnone. Per arrivarci bisogna percorrere la Strada provinciale 67 fino a Vico. Entrati in paese, seguire le indicazioni stradali per Valle e imboccare la strada che porta a Montale. Qui percorrere tutto l’abitato e proseguire sulla strada sterrata per poco meno di un chilometro, fino al passaggio su un ponticello, quindi posteggiare ai margini della strada.

Fonte: Lorenzo Calamai
Le piscine naturali di Vico Montale sul torrente Redivalle, molto gettonate per la tintarella

Poco oltre, alcuni sentieri CAI salgono verso la maestosa cascata Pisciaron di Pungitopo, osservabile soltanto da debita distanza, e salgono al Rifugio dei Fagianelli. Dalla parte opposta della strada, un ampio sentiero scende sul letto del torrente, dove accanto a un vecchio mulino abbandonato si trovano pozze d’acqua fresca e cristallina, con ampi massi piatti dove sdraiarsi al sole.

Seguendo il corso del torrente per poche decine di metri, si giunge ai veri e propri Bozzi di Vico, una cascata con un salto di sette/otto metri in una polla sottostante. Un sentiero aggira la cascata e permette di accedere ai massi sottostanti per fare comodamente il bagno, ma per i più audaci un tuffo dalla sommità della cascata è un’attrazione adrenalinica da non perdere.

Fonte: Lorenzo Calamai
La cascata: dalla sommità si può fare un bel tuffo direttamente nella polla sottostante

3. Il Ponte della Colombaia a Pracchiola

Pontremoli è la cittadina più rilevante della Lunigiana. In mezzo al borgo scorre il fiume Magra, che vi arriva da nordest, dalla cosiddetta Valdantena, dal nome etrusco del corso d’acqua. Qui un gruppo di borghi rurali, affascinanti quanto semi-abbandonati, punteggia la collina, dominando i silenziosi boschi circostanti. Uno di questi è Pracchiola, frazione di Pontremoli con poco più di un centinaio di abitanti, costituito da belle case in pietra e vicoli tortuosi, arcate e volte.

Poco prima di arrivare al parcheggio ai margini del paese, si incontra un ponte sul fiume Magra. Si tratta di un ponte moderno che cela sotto di sé l’antico Ponte della Colombaia, risalente al Quattrocento. Lasciate l’auto a bordo strada e, utilizzando il sentiero che si apre sulla destra della carreggiata poco prima del ponte asfaltato, scendete verso il ponte antico.

Fonte: Lorenzo Calamai
Il quattrocentesco Ponte della Colombaia sorveglia lo scorrere del fiume Magra da tempo immemore

Da qui, con una discesa un po’ impervia, potrete accedere alle meravigliose piscine naturali sottostanti. Il torrente passa sotto al ponte quattrocentesco in uno stretto canyon per poi estendersi in una piscina naturale piccola ma deliziosa, non molto profonda, prima di saltare in una più grande, dove l’acqua è più alta. Ci si può sistemare tra i ciottoli e la ghiaia che rimangono immediatamente a valle della piscina più bassa, senza tralasciare un tuffo nell’acqua cristallina della più alta.

4. Le Cascate del Pontaccio a Magliano

A metà tra il bel borgo di Fivizzano e la piccola Licciana Nardi, in una zona della Lunigiana da dove si gode una vista assolutamente strepitosa sulle cime delle Alpi Apuane, si trova la frazione di Magliano. Nei pressi di un’ampia curva a U della Strada provinciale 21 si può lasciare l’auto a bordo strada e imboccare il sentiero che scende in meno di 5 minuti sul letto del torrente Arcinasso, un piccolo corso d’acqua che però in questa zona ha realizzato, con la sua incessante azione erosiva, un vero e proprio capolavoro naturale.

Fonte: Lorenzo Calamai
Una delle tre cascatelle consecutive del Pontaccio di Magliano

Se immaginate un paradiso dell’Eden, un angolo di pianeta Terra celestiale, questo deve somigliare alle Cascate del Pontaccio. Utilizzando il sentiero per risalire a monte della prima cascata che si incontra, infatti, si apre uno scenario unico: una serie di cascatelle di acqua cristallina formano quattro piscine naturali consecutive, scavate in una roccia argillosa che conferisce una colorazione pastello all’ambiente circostante.

Al Pontaccio non è semplice fare un bagno vero e proprio: le piscine sono piccole e poco profonde, ad eccezione della prima dove si può effettuare un tuffo. Si tratta però del luogo ideale per un picnic e per una giornata di relax con nelle orecchie il solo suono dello scorrere del torrente, rinfrescandosi con un’immersione zen nelle sue acque.

Fonte: Lorenzo Calamai
Il sole entra schermato dalle chiome degli alberi del bosco circostante: è un luogo ideale per ripararsi dai giorni più caldi dell’estate

5. Le Piagnare del Magra a Groppodalosio

Se vi state godendo una vacanza in Lunigiana, vi sarete accorti della peculiare costruzione dei tetti di molte delle vecchie case in pietra. La copertura è costituita infatti da piagne, lastre di arenaria disposte in triplice strato per proteggere dalla pioggia.

Dal nome di tali lastre nasce il nome delle Piagnare, un tratto spettacolare del fiume Magra dove il corso d’acqua scorre in mezzo a una ripida parete rocciosa di arenaria. Il colore scuro della pietra contrasta con il verde e l’azzurro delle purissime acque del Magra, qui davvero incontaminate.

Fonte: Lorenzo Calamai
Lo sbocco del sentiero è direttamente sopra la principale piscina naturale, con ampio spazio per sistemarsi

Le Piagnare si trovano nei pressi del paese di Groppodalosio, una frazione della Valdantena, nel comune di Pontremoli. Per raggiungerle si deve raggiungere il paese di Previdé, attraversarlo e proseguire verso Casalina. Quando su una curva verso destra, si può vedere un cancello pedonale in legno e filo di ferro chiudere il passaggio a un sentiero che si inoltra nel bosco, si è trovato l’accesso ad uno dei luoghi più belli per il wild swimming dell’intera Toscana.

In meno di tre minuti, infatti, il sentiero sbuca nei pressi di una grande piscina naturale formata dal Magra, con ampi massi all’ombra e al sole dove stendersi. L’esposizione del luogo permette di avere il sole per gran parte della giornata, cosa utile se si considera che ci si trova a circa 500 metri di altitudine e che le acque del fiume qui hanno temperature abbastanza fredde.

Fonte: Lorenzo Calamai
Un contesto naturale incontaminato e mozzafiato

Lo scenario naturale è strepitoso: la ripida lastra di arenaria arriva fino a un gigantesco masso che divide in due il corso del fiume poco più a monte. Si può risalire il corso d’acqua agilmente, avventurandosi fino al ponte di Groppodalosio, una vecchia ma solida costruzione in pietra dalla quale passa la Via Francigena e dalla quale si può risalire fino al paese.