In una delle zone più desertiche dell’Aragona, in Spagna, si trova una delle oasi verdi più belle del Paese: il Monastero di Piedra.
Il monastero era un edificio dedicato a Santa María la Blanca, fondato da 13 cistercensi provenienti dal Monastero di Poblet, nell’antico castello di Piedra Vieja.
Tutt’intorno all’imponente edificio si trova il bellissimo parco naturale che vale una visita. Il fiume Piedra, passando vicino al monastero, forma un luogo di grande bellezza paesaggistica, con diverse cascate che sgorgano nel cuore della foresta e che si dividono in innumerevoli rivoli, laghetti, grotte e caverne. Ci sono angolini incantevoli come il Baño de Diana (Bagno di Diana) e il Lago del Espejo (Lago dello specchio), circondato da alti speroni rocciosi.
La cascata della Cola del Caballo (Coda del cavallo) di 53 metri è la più alta. I sentieri ben segnalati percorrono tutto il parco e tutti i siti di interesse. Dove non ci sono sentieri, sono state create delle passerelle sospese che servono per attraversare alcune crepe da brividi nella rocca.
Le origini del luogo risalgono al 1194, quando Alonso II il Casto e la sua sposa, donna Sancha, donarono un antico castello arabo ai monaci di Poblet, perché vi costruissero un monastero e consolidassero la fede cristiana nella zona.
Nel 1840, Pablo Muntadas Campeny comprò il monastero, mantenendo l’attività agricola e di allevamento. Fu il figlio, Juan Federico, a trasformarlo in un parco apportando alcune modifiche. Fece costruire dei nuovi sentieri e dei viali e face aggiungere delle nuove piantagioni. Fu solo nel 1860, a seguito della scoperta della grotta Iris, che il parco fu aperto al pubblico.
La grotta è raggiungibile passando dietro la Cola de Caballo, scendendo una scalinata abbastanza ripida e scivolosa. Il tour si conclude con la visita alle rovine gotiche del monastero.
Nel 1867 venne creato il primo centro di piscicoltura della Spagna, acclimatando nelle acque del fiume Piedra la trota comune e il granchio iberico. Questo centro ancora oggi fornisce specie per il ripopolamento dei fiumi dell’Aragona. Il giardino attuale, dichiarato nel 1940 Oasi pittoresca nazionale, è il risultato di tutte queste attività durate secoli.
Oggi è il sito naturale a gestione privata più visitato d’Europa e per raggiungerlo bisogna recarsi a Nuévalos, vicino a Saragozza, 300 km a Ovest di Barcellona.