A Tokyo la stagione dei fiori di ciliegio è in anticipo. Ed è magia

La primavera è sempre più in anticipo e, con lei, anche i suoi profumi e i suoi colori

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Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Se i cambiamenti climatici sono una tragedia per il nostro pianeta, qualcosa di buono c’è: la stagione più bella, la primavera, è sempre più in anticipo e con lei anche i suoi profumi e i suoi colori, quelli delle fioriture. Lo sanno bene in Giappone dove della fioritura dei ciliegi hanno fatto evento conosciuto a livello mondiale.

A Tokyo i parchi e i giardini, ma anche le strade e i cortili dei condomini-grattacieli sono tutti in fiore. Tutto colora di rosa, quello dei fiori di ciliegio. E i giapponesi, che non mollano mai il loro smartphone, sono indaffaratissimi a scattare foto e selfie. Geishe in kimoni coloratissimi e ombrellini di carta, cosplay nei costumi dei più stravaganti manga giapponesi, elegantissimi businessman in completo dal taglio italiano e valigetta di pelle in mano, ma anche famigliole e coppiette, tutti stanno letteralmente impazzendo per lo spettacolo – anticipato – dei “sakura” (ciliegi, in giapponese) in fiore.

I ciliegi vengono festeggiati anche con illuminazioni notturne che creano un’atmosfera in cui i fiori risplendono al buio. A Tokyo, il canale di Nakameguro diventa particolarmente suggestivo quando i fiori e le lanterne appese ai ciliegi si riflettono sull’acqua come in un incantesimo. Insomma, di giorno o di sera è anche una scusa per ritrovarsi a festeggiare tutti insieme all’aperto.

A Tokyo, come anche nel resto del Paese del Sol Levante, ogni primavera l'”hanami“, la fioritura soprattutto dei ciliegi, ma non solo, è una vera ossessione. Anche perché dietro c’è un significato religioso: i rami fioriti che sembrano nuvole di petali che ricoprono gli alberi scompaiono all’improvviso come nuvole soffiate via dal vento. Ciò è simbolo della caducità e della transitorietà della vita ed è legato all’antico concetto buddista che, nella cultura giapponese, è conosciuto come “mono no aware” ovvero “pathos delle cose”, che riconosce la bellezza della vita nella sua brevità.

Sin dal mese di gennaio si fanno previsioni sul periodo di fioritura. I ciliegi sbocciano in momenti diversi a seconda della varietà delle piante e della zona del Paese, ma a Tokyo la maggior parte è in piena fioritura tra la fine di marzo e l’inizio di aprile. Quest’anno, per via del clima, la stagione è in forte anticipo e lo spettacolo che sta regalando è davvero mozzafiato.

Nel resto del Giappone, il periodo si estende però per circa quattro mesi. L’isola di Hokkaido, per esempio, solitamente è l’ultima in fatto di fioritura: a Sapporo e Hakodate comincia la prima settimana di maggio e raggiunge il culmine qualche giorno dopo.

E i turisti che hanno la fortuna di andare in Giappone in questo periodo non possono che godere di uno dei momenti più belli dell’anno per visitare questo straordinario Paese che riserva continue sorprese.