San Firmino, a Pamplona torna la famosa corsa dei tori

Migliaia di persone da tutto il mondo proveranno il brivido di farsi rincorrere da tori scatenati lungo le strade della città spagnola

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Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Migliaia di persone da tutto il mondo proveranno il brivido di farsi rincorrere da tori scatenati lungo le strade della città. Sono giunti anche quest’anno a Pamplona, cittadina della Navarra, per la tradizionale festa di San Fermin (o Firmin) per la famosa corsa tori, uno degli eventi più caratteristici – e discussi – della Spagna raccontato anche da Ernest Hemingway in Fiesta.

Pamplona, invasa così da una marea umana vestita di bianco con un fazzoletto rosso al collo, ha iniziato i festeggiamenti con il ‘chupinazo’, con un bagno di folla che si diverte a base di vino nelle piazze e il lancio del razzo che annuncia i giorni di festa dando così il via all’‘Encierro’. Il bianco e il rosso rappresentano la purezza e il sangue, nel ricordo del martirio di San Firmino.

L’evento attira ogni anno migliaia di turisti, ma anche moltisisme critiche da parte degli animalisti, che vorrebbero mettere fine all’uccisione dei tori.

Quali sono le fasi della festa di San Fermin a Pamplona:

El Chupinazo – L’inizio ufficiale

È mezzogiorno del primo giorno nella Plaza de Ayuntamiento, tra la folla si sente lo sparo dei tre mortaretti; come da tradizione il Sindaco di Pamplona attraversa la folla in trepidazione e… tre, due, uno, via con lo spargimento di champagne, farina, cacao, come fosse Capodanno.

Todos los dias

Alla mattina, verso le 8.00, si assiste dai balconi delle case – o si partecipa in prima persona – a el encierro, la tanto amata e odiata corsa dei tori. Nel pomeriggio, dopo la corsa sfrenata tra tori e uomini, le bestie, purtroppo, vengono condotte all’arena per la corrida… La sera è dedicata ai festeggiamenti e c’è l’imbarazzo della scelta, tra bande che suonano per le strade e concerti di musica ska, reggae, rock, folk. Per non parlare degli spettacoli pirotecnici, secondo alcuni, unici al mondo.

Per nove giorni, ogni mattina si svolge la storica la corsa dei tori che inseguono i partecipanti attraverso i vicoli tortuosi della città verso l’arena. Il tragitto è lungo 850 metri circa e il tutto dura meno di cinque concitatissimi minuti, per concludersi con la corrida pomeridiana.

Pombre de mi – L’ultimo atto

A mezzanotte tutti ancora nella Plaza de Ayuntamiento con le candele accese ad assistere alla fine del festival e iniziare il conto alla rovescia del prossimo San Fermin.