La nuova meta turistica di tendenza per gli amanti dell’outdoor

Un trekking culturale unico tra vie storiche e ville medicee Patrimonio dell'Umanità: Prato è diventata il simbolo di una Toscana inedita

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Emma Santo

Giornalista e Web Content Editor

Giornalista pubblicista, web content editor e storyteller, scrive di viaggi, enogastronomia, arte e cultura. Per lei, scrivere è come viaggiare.

Simbolo di una Toscana che non ti aspetti, Prato è diventata la nuova meta turistica di tendenza per gli amanti dell’outdoor. Il più grande distretto tessile d’Europa ha molto da offrire durante la bella stagione, a chi desidera immergersi nella storia e nella cultura del territorio, al ritmo lento e costante del cammino o inforcando i pedali di una bicicletta sui sentieri e lungo le vie storiche della Val Bisenzio. Oltre 300 chilometri da percorrere immersi nella natura, tra boschi vicini al centro cittadino, splendide ville medicee Patrimonio UNESCO e riserve naturali protette.

Trekking culturale, cammini e vie storiche

Gli itinerari a piedi, battuti da secoli, sono davvero alla portata di tutti. Percorrendo la Via della Lana e della Seta – lunga 130 km, con 6 tappe di diversa durata e dislivelli – si può arrivare fino a Bologna, seguendo il tracciato ferroviario che attraversa l’Appennino Tosco-Emiliano. Il percorso unisce due città che hanno costruito nell’arco dei secoli il proprio sviluppo economico dai rispettivi fiumi e attraverso opere idrauliche simili e coeve.

Sulla Via Medicea (78 km, media difficoltà, realizzabile in 4 o più giorni), in un viaggio tra storia e leggenda, si incontrano ben quattro ville riconosciute Patrimonio dell’Umanità e i territori dove i Medici vissero, cacciarono e si dilettarono plasmando meravigliosi paesaggi rappresentati anche da Leonardo da Vinci nei suoi dipinti. Da non perdere il Cammino di Malaparte, un trekking da “Maledetti Toscani” che conduce al mausoleo dedicato al celebre scrittore, giornalista e cineasta pratese Curzio Malaparte.

Scoprire Prato e dintorni in bici

La Via della Lana e della Seta, la Via Medicea o il Cammino di San Jacopo in Toscana si possono percorrere anche in bici, su sentieri di varia difficoltà, per coniugare divertimento e forma fisica, raggiungendo i luoghi più belli tra strade meno battute e punti panoramici, accompagnati da un senso di libertà a stretto contatto con la natura.

Per gli amanti delle due ruote ci sono anche itinerari cicloturistici occasionali e ad anello nelle principali riserve naturali o aree protette, e quelli di lunga percorrenza, come la Ciclovia del Sole o la Via Romea Germanica Imperiale.

Si può scegliere, poi, il giro in bici di Prato all’interno della cinta muraria, provare la ciclabile dei parchi, che attraversa la città dispiegandosi lungo i piccoli centri e le campagne, o un tour nel parco fluviale, per ammirare da vicino e dall’alto le principali attrattive di Prato e i tratti caratteristici delle sue colline e dei suoi borghi ancora pulsanti di vita rurale. Sempre in bicicletta si può raggiungere anche la Val Bisenzio, meta ambita dagli escursionisti. Il Montalbano, inoltre, offre un grande numero di itinerari per gli appassionati di mountain bike, bici da corsa, gravel o downhill.

Le ville medicee pratesi, patrimonio UNESCO sulla Via Medicea

Lasciando la città in direzione sud, si raggiunge il primo dei comuni medicei, Poggio a Caiano, il cui territorio, insieme a quello attualmente compreso nel Comune di Carmignano, fu tra i possedimenti preferiti da Lorenzo il Magnifico, da Francesco I e dal granduca Ferdinando.

La seconda tappa dell’itinerario è il grande parco delle Cascine di Tavola. Nel 1473-74, il Magnifico acquistò una “casa da signore” su una piccola altura e i vasti terreni circostanti, progettandone la trasformazione in una nuova villa che diventasse residenza nobile e centro di una vasta tenuta. È nato così il complesso mediceo di Poggio a Caiano costituito dalla villa e il suo parco, dalle Scuderie (ristrutturate nel 2000 e oggi adibite a spazio espositivo e congressi) e dalle Cascine di Tavola.

La terza e la quarta tappa dell’itinerario mediceo corrispondono, infine, alle due ville medicee comprese nel territorio pratese, entrambe Patrimonio Mondiale dell’Umanità dal 2014.

Villa Ambra a Poggio a Caiano

Tra le attrazioni imperdibili nei dintorni di Prato c’è Villa Ambra di Poggio a Caiano, prototipo della villa rinascimentale, ultimata nel 1520 su progetto del Sangallo. L’ambiente di maggior pregio è il salone Leone X, circondato da un imponente ciclo di affreschi realizzati dal Pontormo, Franciabigio, Alessandro Allori e Andrea del Sarto. La villa rimase sempre residenza estiva dei Medici e fu teatro di importanti avvenimenti della loro storia dinastica. Qui furono festeggiati i matrimoni tra Alessandro de’ Medici e Margherita d’Austria, tra Cosimo I ed Eleonora da Toledo, e tra Francesco I e Bianca Cappello.

Nella seconda metà del Seicento, al tempo di Cosimo III, la villa fu dotata di un teatro al piano terra, mentre il principe Ferdinando ne fece un attivissimo centro culturale. Alla morte dell’ultimo discendente dei Medici l’edificio passò alla famiglia degli Asburgo-Lorena. Dal 2007, la struttura ospita il Museo della Natura Morta, allestito in sedici sale del secondo piano, con circa 200 dipinti dal tardo Cinquecento alla metà del Settecento.

Villa “La Ferdinanda” sul colle di Artimino

Un’altra attrazione da non lasciarsi sfuggire è la Villa “La Ferdinanda”, detta anche Villa dei Cento Camini, fatta costruire dal granduca Ferdinando I sul colle di Artimino alla fine del Cinquecento, su progetto dell’architetto Bernardo Buontalenti, architetto di corte che si occupò della realizzazione di moltissimi edifici medicei nonché dei bastioni delle mura di Prato.

La villa era la favorita di Ferdinando per il periodo estivo e al piano nobile fu fatta decorare ad affresco da Domenico Cresti detto il Passignano e da Bernardo Poccetti con soggetti mitologici e allusivi alle virtù di Ferdinando. Al piano terra, trovano posto le cantine granducali e le sale d’armi. Tra gli edifici annessi, c’è l’elegante struttura della Paggeria che oggi ospita un albergo. Anche in questo caso, l’imponente edificio è legato al territorio, essendo al centro del Barco Reale, grandiosa riserva di caccia, curata con grande interesse dal Granduca stesso.

La Festa della Via Medicea

L’esperienza “open air” a Prato e nel territorio che la circonda prosegue il 24 settembre con la Festa della Via Medicea. Una giornata dedicata alla scoperta e alla celebrazione dell’affascinante percorso che attraversa le province di Firenze, Pistoia e Prato. L’iniziativa promette una serie di appuntamenti coinvolgenti, tra escursioni guidate, degustazioni di prodotti tipici, attività sportive e ricreative, convegni e molto altro.

Un’occasione imperdibile per valorizzare un percorso che incrocia importanti cammini, come la celebre Via Francigena. L’evento coinvolge nove comuni: Prato, Capraia e Limite, Poggio a Caiano, Carmignano, Cerreto Guidi, Fucecchio, Quarrata, Vinci e Montelupo Fiorentino.