La Malesia è una meta sempre più sostenibile: le esperienze da non perdere

La Malesia è uno dei 12 Paesi con la maggiore biodiversità al mondo: tutte le esperienze ecosostenibili che si possono fare per scoprire questa terra speciale

Pubblicato: 20 Giugno 2024 07:30

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Redazione

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Un Paese lontano, che anno dopo anno affascina sempre di più i viaggiatori italiani (e non solo), e che sulla sua superficie di circa 330.000 km² nasconde tante di quelle meraviglie che è impossibile contarle. Avete capito di quale località stiamo parlando? Ovviamente della Malesia, nazione del Sudest asiatico conosciuta per le spiagge, le foreste pluviali e l’unione delle culture malese, cinese, indiana ed europea, ed ora anche per un motivo in più: ogni giorno diventa sempre più una meta sostenibile.

Il turismo ecologico in Malesia

Tourism Malaysia, ente del turismo del Paese, ha messo in atto una serie di interessanti iniziative volte a promuovere un turismo ecologico e responsabile in questa affascinante nazione. Ma nulla di tutto ciò deve sorprendere più di tanto: questo incanto del Sudest asiatico è uno dei 12 Paesi con la maggiore biodiversità al mondo. In sostanza, qui vivono e proliferano migliaia di specie di flora e fauna diverse, che si affiancano ad alcune delle foreste pluviali più antiche del pianeta.

Non mancano affascinanti barriere coralline che permettono di vivere esperienze ecologiche a più livelli, così come la possibilità di fare esperienze culturali, nelle natura, autentiche, dedicate alla gustosa gastronomia, ovvero quelle attività particolarmente apprezzate da coloro che viaggiano in solitaria.

I siti Unesco della Malesia

I siti Unesco della Malesia sono uno più straordinario dell’altro e sono tutti luoghi in cui è possibile praticare turismo ecosostenibile. Ne è un esempio il Parco del Kinabalu, che sorge nello Stato di Sabah, in cui svetta nei cieli il maestoso Monte Kinabalu con i suoi 4.095 metri di altezza.

Qui sopravvivono tantissimi habitat differenti, che vanno dalla ricca pianura tropicale alla foresta pluviale collinare, per poi passare alla foresta tropicale di montagna, foresta subalpina e macchia sulle altitudini più elevate. Inoltre, è eccezionalmente ricco di specie con esempi di flora dell’Himalaya, della Cina, dell’Australia, della Malesia e pantropicale. Quest’anno, inoltre, questo importante parco è stato dichiarato Geoparco Globale dell’Unesco e ha ricevuto lo status di ‘Tripla Corona’.

Un altro sito Unesco straordinario è il Parco nazionale di Gunung Mulu, che merita questo prestigioso riconoscimento per la sua elevata biodiversità, ma anche per le sue caratteristiche carsiche. Situato sull’isola del Borneo, rappresenta l‘area carsica tropicale più studiata al mondo e contiene ben diciassette zone di vegetazione, che sfoggiano circa 3.500 specie di piante vascolari.

A colpire i visitatori è anche il Gunung Mulu, un pinnacolo di arenaria alto 2.377 metri che protegge almeno 295 chilometri di grotte che ospitano milioni di rondini delle caverne e pipistrelli. Inoltre, è bene sapere che la sua Sarawak Chamber è la più grande grotta conosciuta al mondo.

Patrimonio Unesco sono anche Malacca e George Town, pittoresche città con uno specifico patrimonio multiculturale. Malacca è un susseguirsi di edifici governativi, chiese, piazze e fortificazioni, mentre edifici residenziali e commerciali si fanno spazio a George Town. Entrambe, tuttavia, costituiscono un paesaggio urbano architettonico e culturale senza eguali da nessuna altra parte di questo meraviglioso angolo di mondo. In sostanza, queste affascinanti città storiche svelano tantissime informazioni sulla diversità culturale e del patrimonio della Malesia.

Infine il Patrimonio archeologico della Valle di Lenggong, dove ci sono ben quattro siti archeologici che attraversano quasi 2 milioni di anni. Vi basti sapere che da queste parti è stato ritrovato l’uomo Perak, che si dice abbia ben 11.000 anni.

Le altre meraviglie della Malesia

Tra le meraviglie della Malesia non si può non menzionare la meravigliosa Isola di Langkawi, la maggiore dell’arcipelago omonimo, dove si susseguono spiagge idilliache, paesaggi naturali sorprendenti, parchi e strutture iconiche che sono una più bella dell’altra.

Ma non è di certo finita qui perché, con i suoi paesaggi geologici eccezionali, rappresenta la prima isola geoparco Unesco nel Sudest asiatico.

Kuching, nel Sarawak, è stata nominata dall’Unesco “Città creativa della gastronomia”. Si tratta di una località bellissima, vivace e cosmopolita, che sfoggia un’architettura che lascia senza fiato grazie ai suoi edifici coloniali e ai grattacieli moderni. Piena di venditori di cibo, botteghe di artigianato e punti panoramici da sogno, è anche un susseguirsi di monumenti interessanti, come il palazzo dell’Astana, dimora dei Raja Bianchi.

Esperienze ecosostenibili in Malesia

Kinabatangan è una città della Malesia situata nello stato  di Sabah. Prende il nome dal vicino fiume Sungai Kinabatangan, un’area ricoperta dalla foresta pluviale, famosa per essere la casa della scimmia nasica. Nella stessa zona sorgono anche le Grotte di Gomantong, un sistema di caverne che ospita comunità di pipistrelli e salangane, uccelli simili ai rondoni.

Ma non è tutto, perché qui prende vita il Kampung Batu Puteh che ha vinto il premio, nel 2021, come “Miglior villaggio turistico mondiale” dell’Organizzazione mondiale del turismo delle Nazioni Unite (UNWTO), poiché modello di successo di turismo rurale responsabile, ecoturismo e turismo basato sulla comunità.

Non è di certo da meno il Kubang Badak, fiume dalle acque blu da poter navigare in kayak e circondato da un fitta e misteriosa foresta di mangrovie dove sopravvivono martin pescatori, aironi, saltafango, granchi violinisti, lucertole e piante autoctone. L’omonimo villaggio, tra le altre cose, è stato premiato nella categoria Heritage attraverso i PATA Gold Awards 2021.

Per ultimo, ma non per bellezza e importanza, è bene sapere che la Malesia oggi conta 223 gruppi di famiglie da 372 villaggi, che non vedono l’ora di ospitare i viaggiatori per un’esperienza personalizzata di “kampung” e decisamente all’insegna della sostenibilità.