Il 30 giugno di quest’anno per il confine tra Italia e Svizzera sarà una giornata epocale: verrà inaugurato il Matterhorn Alpine Crossing, la più alta traversata alpina continua in funivia che collegherà il Piccolo Cervino al Plateau Rosa. In sostanza sarà possibile andare da Breuil-Cervinia, in Italia, a Zermatt, in Svizzera, ma senza bisogno degli sci.
Un confine da attraversare in funivia
A partire dall’1 luglio, e quindi dal giorno dopo rispetto all’inaugurazione, il tratto di confine italo-svizzero in questione non sarà più attraversabile esclusivamente con gli sci o con gli snowboard come accade ancora oggi. Potrà infatti essere scavalcato salendo a bordo di una innovativa funivia (ovviamente tempo permettendo).
Quella di realizzare un collegamento fra Italia e Svizzera al cospetto del Cervino non è di certo un’idea nuova. Il primo progetto per connettere direttamente Zermatt e Cervinia risale all’ormai lontano 1939. Nel corso di tutti questi anni sono stati fatti vari tentativi, ma nulla è mai arrivato a buon fine.
Nonostante questo, sia la località italiana che quella svizzera non hanno mai smesso di crederci, tanto che da parte del Vallese sono stati investiti 60 milioni di euro per realizzare nel 2018 la nuova linea sulla tratta fra Trockner Steg e Piccolo Cervino, più altri 60 milioni per il nuovo collegamento, la Glacier Ride, 1,6 km in sospensione sopra il ghiacciaio del Teodulo.
Cosa aspettarsi
Dall’1 luglio 2023 entrerà perciò in servizio il Matterhorn Glacier Ride II che collega la stazione a monte Matterhorn Glacier Paradise con la stazione a valle Testa Grigia in Italia, permettendo così di attraversare il valico transfrontaliero più alto delle Alpi, anche chiamato Matterhorn Alpine Crossing.
Ciò vuol dire che per la prima volta in assoluto gli ospiti potranno viaggiare dall’Italia alla Svizzera (e viceversa) non solo su sci e snowboard, ma anche comodamente seduti. Un innovativo impianto che completa l’ultima tratta ancora mancante tra Zermatt e Breuil-Cervinia e, a partire dall’anno successivo e quindi il 2024, sarà persino disponibile un servizio di trasporto bagagli. Il costo, come riportato da La Repubblica, sarà di 240 euro.
Il tutto nel rispetto della natura
Sempre sul quotidiano nazionale si può leggere che questo collegamento avvicina le località della Valle d’Aosta e del Cantone svizzero del Vallese permettendo a tutti, e quindi non esclusivamente agli sciatori, di entrare in vero contatto con la montagna, capire cosa vuol dire vivere a 3.500 metri di altitudine.
Ma non è finita qui, perché questa funivia consentirà anche di poter usufruire di una stagione più lunga: l’idea è quella di tenerla aperta per ben 11 mesi in un anno rendendola praticamente utilizzabile in più periodi. Tra le altre cose, come riporta sempre La Repubblica, il tutto è stato concepito e organizzato nel completo rispetto della natura.
Le prossime settimane, e quindi in attesa dell’apertura al pubblico, saranno i giorni in cui verranno ultimate le gettate di calcestruzzo per l’edificio della stazione a valle e in cui verrà eseguita l’installazione dell’elettronica.
Dall’inizio di febbraio di quest’anno sono anche in corso i lavori relativi alle funi, una delle più spettacolari fasi della costruzione, che dura circa tre mesi. A maggio saranno consegnate le prime cabine e poi ci saranno i lavori di montaggio e messa in servizio prima che la funivia sia del tutto operativa.
Insomma, da questa estate sarà possibile scavalcare il confine tra Italia in Svizzera a bordo di un’innovativa funivia.