Al Victoria & Albert Museum il Coronavirus diventa un’esposizione

La pandemia sarà raccontata perché è un pezzo di storia, la nostra

Cartelli scritti a mano con frasi di speranza, arcobaleni colorati su lenzuoli e altri tessuti, mascherine con fantasie differenti e visiere: il Coronavirus non è più solo il nostro presente, ma un pezzo di storia, quella dell’intera umanità.

il Coronavirus diventa un’esposizione
Fonte: Getty Images
“Andrà tutto bene”, cartelli su balconi e finestre – Fonte Getty Images

E questo lo sappiamo molto bene noi, consapevoli del fatto che un giorno ci ritroveremo a raccontare ai più piccoli, di come l’Italia e il mondo intero è stato piegato, ma non sconfitto, da un nemico invisibile che ha cambiato ogni cosa.

E la memoria si sa, è una delle eredità più importanti,che conserviamo e trasmettiamo alle generazioni future, per questo il Victoria & Albert Museum ha deciso di dare il via a un progetto museale per raccontare la pandemia attraverso gli oggetti.

Prodotti nuovi che sono diventati indispensabili per la nostra sicurezza, come le mascherine, ma anche oggetti della quotidianità che proprio durante l’emergenza da Codiv-19 hanno assunto differenti significati.

Il Coronavirus è, e sempre sarà, un pezzo della nostra storia, che ha modificato fortemente la società, le abitudini, il modo di pensare e quello di viaggiare. Il lockdown in questo senso ci ha fornito tantissimi stimoli per guardare la nostra vita da un’altra prospettiva, ci ha fatto capire quanto la natura ha bisogno dei suoi spazi e di come noi necessitiamo di rallentare i nostri ritmi.

Pandemic Objects, questo il nome del nuovo progetto del Victoria & Albert Museum, racconterà, oggi e domani, il cambiamento universale che ci ha coinvolti in prima persona attraverso oggetti che ci hanno accompagnato durante questi mesi.

il Coronavirus diventa un’esposizione
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Cartelli stradali ai tempi del Coronavirus – Fonte GettyImages

La carta igienica ad esempio, così come il lievito e la farina, sono diventati il simbolo del panico e della paura comune, ma anche il termo scanner, lo strumento per il controllo delle persone e per la salvaguardia del mondo.

Lavori fatti a mano, a penna o acquerelli, raccontano invece la speranza diffusa per mano dei bambini mentre cartelli pubblicitari appesi fuori ai negozi e segnaletica stradale ci ricorderanno per sempre di come le nostre abitudini sono state stravolte.

L’obiettivo di questo nuovo progetto del Victoria & Albert Museum è proprio quello di collezionare questi oggetti mettendo in mostra il loro mutevole scopo e il significato, cambiato totalmente in ogni suo aspetto con l’arrivo del Coronavirus. Perché quello che abbiamo vissuto non lo possiamo dimenticare.

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Victoria & Albert Museum – Fonte GettyImages