Turchia, dalle acque del lago spunta un’antica basilica sommersa

Dal lago Iznik in Turchia riemerge un’antica basilica Romana, visibile solo dal cielo

Foto di Ilaria Santi

Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Una scoperta importantissima, fatta per caso, è avvenuta in Turchia, nelle acque del lago Iznik, l’antico Lago Ascanio, a una paio d’ore di auto da Istanbul.

La scoperta è stata fatta grazie ad alcune fotografie scattate dal cielo. Dall’alto si è scoperto, infatti, che era visibile un’antica basilica che era stata sommersa dalle acque secoli fa. I resti si trovano a poche decine di metri dalla riva, ma nessuno finora se ne era mai accorto.

Potrebbero essere i resti di un tempio che, nel 325 d.C. ospitò il Consiglio di Nicea indetto dall’Imperatore Romano Costantino I detto anche Costantino il Grande, una delle figure più importanti dell’Impero Romano, che riformò largamente e che favorì la diffusione del cristianesimo.

A confermarlo sarebbero alcune antiche monete e alcune tombe Romane ritrovate nei fondali delle acque del lago.
Dalle immagini aeree è ben visibile la forma della chiesa, con le mura esterne e le tre navate che ne dividono gli spazi interni.

L’imperatore aveva fatto costruire numerose chiese cristiane, tra cui le basiliche del Santo Sepolcro a Gerusalemme, la basilica di Mamre, in Cisgiordania, e la basilica della Natività a Betlemme. A Roma ha fatto costruite la basilica di San Giovanni in Laterano e la prima basilica di San Pietro.

Secondo gli archeologi la chiesa turca era scomparsa nel lago in seguito al terremoto del 740. Nei secoli il livello delle acque salì fino a nascondere quel che ne era rimasto. Sarebbe quindi rimasta sommersa e invisibile all’occhio umano per centinaia di anni.

Ma il ritrovamento è solo l’inizio. Gli archeologi che stanno lavorando nella città di Iznik hanno ancora molta strada da fare. Tra i progetti futuri c’è quello di entrare nella lista dei siti riconosciuti dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità.

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