È rosso come l’amore, ed è uno dei viaggi più romantici che si possano fare. Quello a bordo del Bernina Express o Treno Rosso del Bernina, il treno panoramico che parte da Tirano, in Valtellina, e che arriva fino a St Moritz, in Svizzera, e che è diventato un Patrimonio mondiale dell’Unesco.
Per tutto il mese di febbraio, si viaggia in due sul Trenino Rosso del Bernina a 99 euro con un pranzo a St. Moritz incluso, prima che il treno vi riporti a Tirano. Un viaggio che vale assolutamente provare.
I paesaggi che attraversa il Bernina Express sono tra i più belli dell'arco alpino. Un'esperienza che fa davvero innamorare.
Non un semplice treno
È un insieme di ingegneria meccanica e civile, per il suo percorso che sfrutta ponti, gallerie e passaggi mozzafiato. Come il viadotto elicoidale di Brusio, il vero emblema della linea del Bernina. Una volta passata la stazione di Brusio, la linea ferroviaria compie un intero giro su se stessa, permettendo al treno di superare un notevole dislivello senza attraversare un solo tunnel. Il percorso, all’aperto, al di sopra del viadotto, offre ai passeggeri un’ottima visuale su quest'opera magistrale della tecnica ferroviaria e sul fantastico panorama svizzero.
O come la curva di Montebello. Il Bernina Express supera questa curva dietro a Morteratsch e offre, guardando a sinistra in direzione di marcia, una vista da sogno sul massiccio del Bernina e sul ghiacciaio del Morteratsch, il terzo ghiacciaio delle Alpi orientali situato nell’omonima valle. Anche la vetta più alta delle Alpi orientali si staglia imponente sulla scena: il Piz Bernina, alto 4.049 metri.
O ancora, la galleria elicoidale tra Preda e Bergün dove, in una tratta di soli 6 chilometri, ci sono 418 metri di dislivello. Per questo, è stato necessario raddoppiare la lunghezza della linea ferroviaria per non superare il dislivello massimo del 35 per mille. La ferrovia attraversa in tutto cinque gallerie elicoidali, quattro vallate e numerosi tunnel, viadotti, dighe e burroni più piccoli.
Paesaggi da cartolina
Il Trenino Rosso del Bernina costeggia anche paesaggi fiabeschi, che sembrano usciti da una cartolina. Il Lago di Poschiavo è uno di questi. E il Bernina Express lo costeggia in parte. Un altro punto incredibile è all’altezza dell’Ospizio Bernina. Il valico del passo è uno dei momenti clou del percorso a bordo del treno. Con i suoi 2.253 metri d’altitudine, l’Ospizio Bernina, sull’omonimo passo, è la stazione più alta della Ferrovia retica. Prima di salire in quota, il treno supera lo spartiacque tra il Mar Nero e l’Adriatico, con i tre laghi Lej Pitschen, Lej Nair e Lago Bianco.
Nel tratto tra Celerina e Bever, si possono ammirare le case engadinesi, le tipiche costruzioni contadine con gli imponenti muri di pietra, le profonde finestre allineate e gli “sgraffiti”, una particolare decorazione che abbellisce le facciate.
Per non parlare dei castelli. Il comune di Domleschg è una delle zone più ricche di castelli d’Europa, vista la sua posizione di passaggio per i passi alpini dello Spluga, del San Bernardino e del Giulio. La costruzione più imponente è il castello di Ortenstein, che veglia dall’alto di uno strapiombo di120 metri sul Comune di Tomils.
Il viaggio a bordo del Bernina Express è una delle esperienze più belle che si possano fare, d'estate come d'inverno. Quando i paesaggi sono completamente innevati i treno sembra viaggiare sospeso nello spazio. E nel tempo.
Le nuove regole per viaggiare in Svizzera
Dallo scorso 22 gennaio, i vaccinati e i guariti dal Covid possono entrare in Svizzera senza dover effettuare il tampone antigienico o rapido. Chi viaggia in treno o con mezzo proprio, inoltre, non deve nemmeno più compilare il modulo in entrata (leggi l'approfondimento sulle misure).
Dal 1° febbraio, anche per tornare in Italia non è necessario sottoporsi a tampone rientrando dall'estero, tuttavia bisogna sempre compilare il Plf online o cartaceo.