È uno dei progetti più significativi di tutte le Alpi

Il progetto punta a creare valore e nuove opportunità per le comunità locali e per il territorio e ad attrarre un turismo moderno e di qualità

Connecting Nature, Sharing Beauty”, collegare la natura per condividerne la bellezza: è racchiusa in questa frase la filosofia alla base di uno dei progetti più significativi di tutte le Alpi, al momento in fase di studio, che mira a creare valore e nuove opportunità di crescita per le comunità locali e per il territorio nel pieno rispetto dell’ambiente.

Si tratta del collegamento funiviario tra il comprensorio del Cervino-Matterhorn e quello del Monte Rosa, ovvero tra il Colle delle Cime Bianche e Frachey, un fil rouge tra Sud e Nord delle Alpi, per dare vita a un comprensorio eterogeneo e unire popoli e tradizioni.

I numeri del progetto

I grandi numeri del nuovo collegamento (di cui al momento non si conoscono eventuali tempi di realizzazione né tipologia di impianto) sono due nazioni (Italia e Svizzera), tre regioni (Valle d’Aosta, Piemonte e Vallese), cinque valli (Valtournenche, Val d’Ayas, Valle di Gressoney, Valle di Alagna e quella di Zermatt) e cinque comprensori (Cervinia-Valtournenche, Zermatt, Champoluc, Gressoney, Alagna).

Il progetto, il cui investimento economico è stimato intorno ai 66 milioni di euro, vedrebbe la realizzazione di un unico comprensorio capace di unire in mezz’ora di tragitto le diverse ski area
del Cervino Ski Paradise e del Monterosa Ski, tutte collegate sci ai piedi per un totale di 75 piste da discesa.

I chilometri complessivi di piste diventerebbero 580, si aprirebbe al freeride una zona di oltre 12 chilometri di lunghezza per un totale di 2289 metri di dislivello, e il collegamento permetterebbe a sciatori e non di ammirare un panorama unico, con vista sconfinata e mozzafiato su ben 38 delle 82 vette alpine sopra i 4000 metri.

Non si tratta, tuttavia, di costruire nuove piste da sci ma di allargare gli orizzonti e le possibilità.

I vantaggi del nuovo collegamento funiviario: non solo sci

Il nuovo collegamento porterebbe con sé maggiori possibilità per gli sciatori e tempi di spostamento ridotti ma non soltanto, i vantaggi sono di più ampio respiro a partire dalla destagionalizzazione del turismo in montagna: oltre allo sci, l’attenzione va puntata su una maggiore offerta per la stagione estiva valorizzando le innumerevoli opportunità di attività outdoor in quota.

Il progetto si pone l’obiettivo di essere fruibile durante tutto l’anno. La destagionalizzazione significa offrire al turista nuove occasioni di fruizione del territorio: trekking, mountain-bike, “safari-tour” lungo straordinari percorsi panoramici in alta montagna.

Ma non è tutto: allo sport si aggiungono il lato gourmet, con la possibilità di proporre esperienze e tour enogastronomici e far conoscere piatti locali e ricette antiche, e la tradizione con itinerari alla scoperta del costume e dei prodotti delle popolazioni alpine.

Inoltre, l’offerta turistica potrà prevedere percorsi botanici, attività di bird watching e gite guidate per conoscere più da vicino la fauna locale ed entrare in sintonia con la natura unica di queste montagne.

Il nuovo collegamento potrebbe poi avere risvolti anche di tipo culturale e divulgativo: non c’è luogo migliore dell’alta quota per verificare di persona gli effetti del riscaldamento globale, sensibilizzare bambini e ragazzi al problema e interpretare il futuro delle montagne.

Parola chiave: sostenibilità

La parola chiave del progetto in fase di studio è “sostenibilità“.

La tutela della natura rappresenta una prerogativa fondamentale e Il tema della sostenibilità ambientale è uno dei pilastri su cui si basa lo studio tecnico di fattibilità. Il trasporto effettuato con impianti di risalita a fune ha un minor impatto ambientale rispetto ad altri sistemi di trasporto: è elettrico, ha un basso inquinamento acustico e occupa meno spazio.

In più, il progetto vanta anche un’importante sostenibilità economica e sociale: realizzare il collegamento significherebbe creare nuove e diffuse opportunità, garantire un’importante ricaduta economica a favore di tutta la regione e apportare un valore aggiunto alle comunità locali, puntando su un turismo evoluto e di qualità.