La Grande Barriera Corallina sta morendo: le immagini

Lo sbiancamento causato dai cambiamenti climatici ha ucciso circa un quarto dei coralli solo quest’anno

La Grande Barriera Corallina, la più grande meraviglia della natura dell’Australia, è in pericolo di vita. Lo sbiancamento causato dai cambiamenti climatici ha ucciso circa un quarto dei coralli quest’anno e, secondo un nuovo studio, le alte temperature dell’acqua hanno ne devastato almeno un terzo, tanto che molti studiosi sono convinti che potrebbe essere troppo tardi anche per salvare il resto del reef.

Alcuni ricercatori, dopo aver completato una vasta ricognizione subacquea, stimano che la copertura corallina sia morta per il 67% negli ultimi otto-nove mesi lungo un tratto di 700 km, a Nord di Port Douglas.

Un inviato del Guardian, Richard Vevers, si è recato sul luogo e scattato alcune fotografie preoccupanti dello stato di salute della barriera corallina. Nelle immagini si nota quanto i coralli siano stati devastati. “Ma ciò che le foto non mostrano”, racconta l’inviato, “è l’odore emanato dalla barriera morta. La puzza di milioni di animali putrefatti mi ha lasciato addosso un odore terribile”.

Vevers è un appassionato di immersioni ed è riuscito a conciliare il lavoro con la sua passione diventando anche responsabile della Ocean Agency, un’azienda non-profit da lui fondata che ha lo scopo di sensibilizzare riguardo ai problemi dell’ambiente. Il suo lavoro è quello di girare il mondo per documentare il disfacimento delle barriere coralline.

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Quella che ha visto nei pressi di Lizard Island, nella Grande Barriera Corallina, è una catastrofe alla quale non aveva mai assistito, però.

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Ha iniziato a monitorare il reef di Lizard Island all’inizio dell’anno, quando si è accorto di un principio di sbiancamento. Dopo qualche settimana lo sbiancamento era quasi totale. “Il corallo più duro era morto e ricoperto di alghe, come fosse morto da anni. Anche i coralli più giovani stavano già morendo…”, ha raccontato Vevers.

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“E quando il corallo muore, l’intero ecosistema si trasforma, ricorda il giornalista.”I pesci che se ne nutrono o che trovano riparo o che mangiano le alghe che lo rivestono o muoiono anche loro o se ne vanno. I pesci più grandi che si nutrono di questi pesciolini spariscono anch’essi. Anche gli uccelli che si nutrono dei pesci volano via. E l’uomo che si nutre di questi animali perde la sua fonte di sostentamento. È un effetto domino”.