Holiday working, cos’è e quali sono le destinazioni preferite

Lavorare anche in vacanza è possibile: scopriamo quali sono le località più scelte da chi può fare smartworking

L’anno trascorso ad affrontare la pandemia ha profondamente cambiato le nostre abitudini, sia sul fronte dei viaggi che in campo lavorativo. Molte persone si sono trovate a fare i conti (anche per la prima volta) con lo smart working: la possibilità di lavorare da casa ha aperto le porte ad una nuova tendenza in fatto di turismo, l’holiday working.

Il termine lascia intendere chiaramente quali sono le nuove esigenze dei viaggiatori. Poter lavorare anche in vacanza è un’occasione forse irripetibile, quindi perché non sfruttarla appieno? Secondo diverse indagini condotte nell’arco degli ultimi mesi, sono molte le persone che hanno deciso di usufruire di questa possibilità. L’holiday working è una realtà che già la scorsa primavera aveva attratto numerosi turisti, e che con l’arrivo dell’estate è diventata una vera e propria tendenza. D’altronde, chi non vorrebbe staccare dal lavoro e potersi immergere in panorami da sogno, godendosi un po’ di relax?

Coniugare smart working e vacanza è un’opportunità ottima non solo per chi può usufruire di una forma di lavoro agile, ma anche per tutta la sua famiglia – in particolar modo per i più piccini, che non sono così costretti a rimanere a casa, nell’afa della città, per la stagione estiva. È però importante scegliere in modo accurato la località presso cui soggiornare in holiday working, oltre alla sistemazione dove poter lavorare in serenità.

Una ricerca condotta dal Centro Studi Italianway, azienda che opera sul mercato italiano degli affitti brevi, ha evidenziato come molti turisti siano alla ricerca di destinazioni balneari: ad eccezione della rinomata Costa Smeralda e di altre mete più famose, come Lampedusa e Sanremo, l’attenzione è puntata sulle località meno turistiche, così da poter trovare maggior tranquillità per lavorare. Ecco dunque spiccare splendide cittadine sul mare come Muravera, Termoli, Sirolo, Monopoli, Lecce, Andora e Avola.

Ma sono in molti anche coloro che puntano alla pace della montagna, scegliendo destinazioni quali Bormio e Valdisotto, oppure alle mete più lontane dalle rotte turistiche, come Castellana Grotte e il lago d’Iseo. Insomma, appare chiaro che il primo requisito sia proprio la possibilità di allontanarsi dalla calca, così da lavorare anche all’aria aperta senza dover fare i conti con l’inevitabile caos delle zone prese di mira dai turisti.