Brexit: ecco come influirà sui nostri viaggi

E adesso cosa succederà a chi ha prenotato un viaggio a Londra o in Scozia?

La Brexit ha vinto: nel referendum del 23 giugno il 51% dei cittadini della Gran Bretagna ha scelto di uscire dall’Europa.
Come influirà la Brexit sui nostri viaggi? Cosa succederà a chi ha prenotato un viaggio a Londra o in Scozia, o a chi aveva programmato di andare in vacanza in Inghilterra?

Brexit, passaporti e documenti
Per quest’estate non cambierà nulla: non serviranno visti né passaporti, ma come sempre basterà essere in possesso della carta di identità.

Brexit, il cambio euro – sterlina
In questo momento è molto conveniente scegliere la Gran Bretagna come meta per un viaggio, in quanto il valore della sterlina è crollato ai livelli di 30 anni fa, toccando il minimo storico. Il risparmio dovuto al vantaggioso cambio euro – sterlina è maggiore del 10%.
Il prelievo dai bancomat e i pagamenti con la carta di credito non subiranno cambiamenti.

Brexit, cosa succederà dopo
La Gran Bretagna dovrà instaurare nuovi accordi diplomatici bilaterali con ciascun Paese dell’Unione per definire regole sui lavoratori e studenti Ue nell’isola e sui rispettivi trattamenti sanitari. Sugli acquisti online inoltre potrebbero venire applicati i dazi doganali: motivo in più per approfittare della sterlina debole per fare i vostri acquisti prima che la Brexit si concretizzi.

Brexit, cosa succederà a chi ha prenotato un viaggio in Gran Bretagna
Per quanto riguarda i viaggi, la Brexit per ora non avrà alcuna influenza sul turismo, a parte appunto il cambio euro – sterlina diventato particolarmente vantaggioso. La Gran Bretagna deve ancora rinegoziare con l’Unione Europea tutti i trattati che ha siglato e trovare un accordo sulle condizioni dell’uscita e per questo ci vorrà tempo: tutto per quest’estate rimarrà invariato.

Cosa succederà agli studenti e ai lavoratori expat che vivono in Gran Bretagna
Ed ecco la nota dolente: per gli expat che si sono trasferiti in Gran Bretagna o hanno intenzione di farlo potrebbero esserci cambiamenti per quanto riguarda l’accesso al sistema sanitario o al sussidio di disoccupazione. Probabilmente un italiano che si presentasse a un pronto soccorso inglese non avrebbe più un trattamento gratuito e la possibilità di ottenere un alloggio popolare o altri servizi di welfare potrebbe essere annullata.
Chi vorrà trasferirsi a Londra potrebbe aver bisogno di un visto di lavoro, come accade negli Stati Uniti, e per entrare nel Paese ci potrebbe essere bisogno del passaporto. L’accesso alle università britanniche potrebbe costare più caro: se oggi la retta è attorno alle 12mila sterline, dopo la Brexit il costo potrebbe salire a 16-22 mila euro.