L’aeroporto di Roma Fiumicino ha innalzato il livello di sorveglianza per l’allerta dengue a codice giallo in seguito all’aumento dei contagiati con il virus in particolare in Brasile e Argentina (la presenza in Argentina un tempo era limitata ai confini con Bolivia e Paraguay, ma la scorsa estate si è estesa fin quasi alla Patagonia e i casi si sono quintuplicati).
Sono, così, scattati maggiori controlli sugli aerei provenienti dal Sudamerica per ridurre il più possibile il rischio di “importare zanzare infette”.
Scopriamo di più.
Dengue, la malattia virale trasmessa dalle zanzare
Ma che cos'è la dengue?
Si tratta di una malattia virale (endemica nei Paesi del mondo a clima tropicale, oltre 100) trasmessa all'uomo dalla puntura di zanzare infette appartenenti al genere Aedes.
I principali sintomi, causati da un arbovirus, sono febbre alta, eruzioni cutanee, mal di testa acuto, nausea e vomito, e dolori articolari e muscolari.
Negli ultimi decenni ha visto un significativo incremento e alcuni focolai si sono verificati anche in Europa: infatti, la globalizzazione e la "tropicalizzazione" del clima rischiano di far diventare endemiche anche da noi malattie che, in passato, apparivano invece molto lontane.
La situazione in Brasile
In questo inizio 2024, il Brasile è risultato il Paese più colpito dalla dengue, con oltre 740.000 contagi e svariate aree in cui le strutture sanitarie sono ormai arrivate al collasso: un momento serio che si mostra peggiore di quello del 2023 con 151 decessi nelle prime settimane del nuovo anno rispetto ai 118 registrati in tutto il 2023, appunto.
E in Italia?
In Italia la dengue è sotto controllo, il sistema sanitario è "allertato ma tranquillo".
Infatti, a febbraio, i casi registrati sono 48 ma tutti importati mentre, nel 2023 si erano verificati 347 casi di dengue, la stragrande maggioranza relativi a viaggiatori in arrivo da Paesi stranieri.
Il livello di allerta e vigilanza è stato innalzato "nei confronti dei vettori provenienti e delle merci importate dai Paesi in cui è frequente e continuo il rischio di contrarre la malattia".
I controlli all'aeroporto di Roma Fiumicino
Dopo l'incremento dei casi soprattutto in Brasile e in Argentina, l'aeroporto di Roma Fiumicino ha aumentato il livello di vigilanza nei confronti degli aerei, delle merci e dei passeggeri che arrivano da tutti quei Paesi in cui è frequente il rischio di contrarre la malattia Dengue.
Infatti, il direttore del dipartimento Prevenzione del ministero della Salute, Francesco Vaia, ha inoltrato una richiesta agli uffici di sanità marittima aerea e di frontiera (Usmaf-Sasn) invitandoli a "innalzare il livello di allerta e vigilanza nei confronti dei vettori provenienti e delle merci importate dai Paesi in cui è frequente e continuo il rischio di contrarre la malattia o dove è presente Aedes aegypti".
Inoltre, la circolare sottolinea che "il regolamento sanitario internazionale prevede che l'area aeroportuale/portuale e i 400 metri circostanti siano tenuti liberi da fonti di infezione e contaminazione, quindi anche roditori e insetti".
Tra le misure introdotte presso lo scalo della Capitale c'è la disinfezione, sanificazione e disinfestazione degli aerei provenienti dai Paesi a rischio. In più, da mesi sono presenti dei totem, in italiano e inglese, che illustrano ai viaggiatori internazionali le raccomandazioni comportamentali da attuare prima della partenza, durante la permanenza e poi al ritorno in Italia.