La Roma “incosciente e giovane” cantata da Achille Lauro a Sanremo 2025

La Roma de La Dolce Vita di Fellini prende vita accanto ai contrasti della periferia, in una canzone d'amore struggente, quella in concorso a Sanremo 2025, cantata dall'artista romano Achille Lauro.

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Priscilla Piazza

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Laureata in cinema, teatro e spettacolo multimediale, oggi lavora come redattrice e social media manager freelance

Pubblicato: 14 Febbraio 2025 13:53

Achille Lauro torna a Sanremo 2025 in gara tra i “big” con una canzone che racconta di amore, disperazione e speranza, ambientata nella periferia romana.

“Incoscienti giovani” si distingue per il suo tono più dolce (sia nel modo di cantare dell’artista, che nel testo) rispetto ad altri brani del cantautore, ma mantiene intatto il suo stile provocatorio e riflessivo. Il testo dell’ultima canzone presentata da Achille Lauro a Sanremo 2025 ci porta in un viaggio emozionale attraverso la città di Roma, dove l’artista romano descrive una gioventù tormentata che cerca la propria salvezza in un amore contrastato.

Tra le righe della canzone, alcuni luoghi emblematici della Capitale emergono come simboli veri e propri di un amore vissuto intensamente e di una gioventù che lotta per trovare un senso in un mondo confuso. Ecco i luoghi di Roma che fanno da sfondo al brano in concorso a Sanremo 2025, ma non solo.

Villa Borghese e la Roma nel video di “Incoscienti Giovani”

Una delle immagini più evocative della canzone “Incoscienti giovani” in gara a Sanremo 2025 e cantata da Achille Lauro è tra le prime righe del testo, ovvero quella della pioggia che cade su Villa Borghese, uno dei parchi più celebri di Roma. Lauro descrive l’amore come “una pioggia sopra Villa Borghese”, evocando un’immagine romantica, ma anche dolorosa, di un amore che, come la pioggia, può essere sia salvifico che distruttivo. Villa Borghese, con i suoi giardini e la sua maestosità, diventa quindi il luogo dove l’amore e la solitudine si mescolano, facendo da sfondo alla lotta interiore del protagonista.

Villa Borghese, Roma
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La suggestiva Villa Borghese di Roma

Un omaggio al grande cinema italiano: Achille Lauro, infatti, nel videoclip della canzone ha ritratto una Roma davvero sognante, rendendo protagonista la Fontana di Trevi, in una versione in bianco e in nero, chiaramente di felliniana memoria. La modella del videoclip, infatti, si immerge nell’acqua della storica fontana romana proprio come in una delle scene più famose della Storia del Cinema, ossia nella pellicola di Fellini “La Dolce Vita”.

La periferia romana: il cuore della gioventù inquieta

Achille Lauro ambienta “Incoscienti giovani” anche (e soprattutto) nella periferia romana, un contesto che diventa quasi un personaggio del brano. La città, descritta come la casa di ragazzi tormentati e senza speranza, è il palcoscenico su cui si consumano le storie d’amore e di dolore.

Sebbene la canzone non nomini esplicitamente i quartieri, è interessante notare che Lauro, durante il suo periodo a Roma, ha vissuto nella zona di via Bagnone, nel quartiere Nuovo Salario ed era solito frequentare i quartieri di Vigne Nuove e il Tufello. Questi luoghi, caratterizzati da una vita di periferia, potrebbero essere la fonte di ispirazione per l’ambientazione descritta nel brano, luoghi che diventano simboli di un’esistenza fatta di sogni infranti, amori nascosti e difficoltà quotidiane.

Roma, i luoghi del brano del 2019

Achille Lauro ha dichiarato in una vecchia intervista alla stampa, nel 2019, che “Roma è come una mamma” che gli ha insegnato a vivere. Ecco perché uno dei suoi brani passati si intitola proprio “Roma”: in questa canzone, Achille Lauro utilizza alcuni luoghi per raccontare una Roma che non è solo la città dei monumenti e delle bellezze turistiche, ma anche quella dei giovani che lottano, che crescono nelle periferie e che vivono la vita in modo brutale ma sincero. La sua Roma è una città di contrasti, dove la bellezza e la miseria convivono, dove le vite si intrecciano e si perdono e dove l’amore è spesso una sfida contro il tempo e le difficoltà. Ecco i luoghi citati in “Roma” di Achille Lauro.

Trastevere, Roma
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Il pittoresco e autentico quartiere di Trastevere a Roma

Piazza del Rione: la canzone inizia con un’immagine di “Fiji de ‘na sciacalla”, giovani che giocano a palla in piazza, a rappresentare la spensieratezza della gioventù, ma anche la sua fragilità. La piazza diventa un luogo di ritrovo, ma anche di sfida, dove si intrecciano giochi e difficoltà quotidiane.

Villa Borghese e il Tevere: Lauro fa riferimento al “biondo Tevere”, il fiume che attraversa Roma, ma non solo. Il Tevere, simbolo di Roma, è anche l’elemento che lega i luoghi e i destini dei giovani. Villa Borghese, accanto al Tevere, si trasforma in un contesto simbolico, dove la gioventù romana si incontra con il sogno di una vita migliore.

Trastevere: il quartiere Trastevere è descritto come un luogo che “illumina” la città, come se brillasse più di altri luoghi emblematici di Roma (come il quartiere borghese di Coppedè). Trastevere è da sempre il cuore pulsante della vita romana, con le sue stradine strette e il suo spirito di resistenza e in questa canzone diventa il punto di ritrovo dove la notte sembra eterna, con la sensazione di una vita che sfida le regole.

Coppedè: noto per lo stile architettonico a dir poco unico ed eclettico, che mescola infatti elementi del liberty, del barocco e persino dello stile medievale, il quartiere creato da Gino Coppedè (da cui prende il nome) ha un fascino quasi fiabesco. Nelle sue strade, gli edifici hanno un design originale, con balconi decorati, sculture e giochi di luce e ombre.

Coppedè, Roma
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Il quartiere di Coppedè a Roma

Via Nazionale e il GRA: Via Nazionale è una delle arterie principali di Roma, che taglia la città da nord a sud. In questa canzone, è descritta come il luogo di passaggio, di corsa, di sfide. Il GRA, il Grande Raccordo Anulare che circonda la città, diventa simbolo di una fuga, di una vita che corre veloce senza mai fermarsi.

Vigne Nuove e Montesacro: questi due quartieri periferici di Roma sono citati come luoghi di morte e rinascita. Montesacro, in particolare, è noto per essere un quartiere di periferia, ma anche di una certa tranquillità. Lauro lo sceglie come simbolo di una rinascita, in un contesto di vita difficile e piena di contraddizioni. Vigne Nuove, invece, con le sue origini popolari, evoca un senso di lotta, di difficoltà quotidiana, ma anche di speranza.