È questo l’atollo più amato da Robert Oppenheimer

In questo meraviglioso luogo Robert Oppenheimer si allontanava dal mondo, manteneva l'anonimato e si sottraeva alla sorveglianza dell’FBI

Foto di Serena Proietti Colonna

Serena Proietti Colonna

Travel blogger

PhD in Psicologia Cognitiva, Travel Blogger, Coordinatrice di Viaggio e Redattrice Web di turismo, una vita fatta di viaggi, scrittura e persone

Anche nel nostro Paese è finalmente sbarcato al cinema Oppenheimer, il film di Christopher Nolan che, oltre a essere eccezionale, ha portato alla ribalta la fama di una località quasi disabitata nelle Isole Vergini Americane, nel bel mezzo dei Caraibi. Si tratta di un vero e proprio paradiso che vale la pena conoscere, scopriamolo insieme.

St. John, una delle mete più amate da Robert Oppenheimer

Una delle delle destinazioni più amate in assoluto da Robert Oppenheimer, soprattutto a seguito dell’invenzione della bomba atomica, è stata St. John, un’incredibile isola caraibica delle piccole Antille appartenente all’arcipelago delle Isole Vergini Americane.

Stando a quanto si può leggere su BBC Travel, Oppenheimer avrebbe passato in questo angolo di mondo molti dei suoi ultimi anni. Il motivo, probabilmente, era fuggire dalle conseguenze morali e politiche che derivavano dalla creazione della Bomba Atomica.

L’incredibile St. John, quindi, era in sorta di “rifugio” dove si proteggeva dall’opinione pubblica e dalla politica americana. All’epoca, ovvero nel 1954, era un luogo privo di telefoni e di rete elettrica. Le poche strade che c’erano non erano asfaltate e i mezzi di trasporto più utilizzati erano gli asini. Mentre il primo bar venne aperto solo nel 1956. Oggi, invece, è un posto completamente diverso.

Cosa aspettarsi da questa isola

Nel 1955 gli Oppenheimer acquistarono un terreno presso Hawksnest Bay dove costruirono un’umile casa sulla spiaggia. Al giorno d’oggi tale area è pubblica ed è conosciuta, tra gli abitanti del posto, con il nome di Oppenheimer Beach. Come è possibile immaginare, è una delle migliori spiagge delle Isole Vergini, ma la verità è che non compare sulla maggior parte delle guide e mappe turistiche esistenti.

Nonostante sia un’isola remota e non troppo facile da raggiungere – almeno dall’Italia -, St. John conquista il cuore di tutti i suoi visitatori, tanto da essere considerata un vero e proprio paradiso naturale.

Vi basti pensare che in questo territorio sorge il National Park Service, chiamato anche Virgin Islands National Park, ovvero un grande parco nazionale: arriva a occupare più di metà del territorio del Paese.

Si tratta di uno scrigno di biodiversità in cui poter effettuare numerose escursioni che vanno dalle rovine delle piantagioni da zucchero, a spiagge che sembrano paradisi in terra dove fare snorkeling, per poi scoprire antichi petroglifi scolpiti dagli indiani.

Tra le spiagge più belle, oltre a quella che vi abbiamo raccontato sopra, non possiamo non citare Cinnamon Bay che da molti è ritenuta una delle più speciali in assoluto di tutta l’isola. Ma del resto non possiamo dargli torto: è la più lunga di St. John e anche una delle più incontaminate.

Puntellata da una meravigliosa e morbida sabbia bianca, è incorniciata da palme da cocco che si specchiano in acque limpide e poco profonde.

Molto suggestiva è anche Trunk Bay che, ad essere del tutto onesti, è considerata una delle più belle spiagge al mondo. Apprezzata per la sua sabbia bianca e fine, è accarezzata da acque cristalline che fanno parte di una baia che è un vero e proprio paradiso per gli amanti dello snorkeling: coralli colorati e varie specie di pesci tropicali popolano gli abissi.

Non c’è da sorprendersi, quindi, che il fisico statunitense – e anche padre della Bomba Atomica – abbia scelto St. John come luogo per allontanarsi dal mondo, mantenere l’anonimato e sottrarsi alla sorveglianza dell’FBI.