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Vacanze in Grecia, un piacere per gli occhi e per il palato

Non solo spiagge e mare cristallino: ogni isola ellenica ha la sua specialità da assaggiare. Così il viaggio diventa un’esperienza gastronomica indimenticabile

Pubblicato: 11 Luglio 2022 11:47

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SiViaggia

Redazione

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Un viaggio in Grecia è una delizia per tutti i sensi. Per la vista, gratificata da scorci di rara bellezza. Per l’udito e il tatto, cullati dal suono e dal contatto con il mare cristallino. Per l’olfatto, inebriato dagli aromi mediterranei. E anche per il gusto, appagato dall’incantevole tradizione culinaria locale.

Esplorare la penisola ellenica e le sue numerose isole non significa solo scoprire spiagge paradisiache e luoghi di cultura, ma anche vivere un’esperienza gastronomica indimenticabile. Il patrimonio di gusto promosso dallEnte Nazionale Ellenico per il Turismo è davvero ricco: ci sono pietanze a base di carne, pescato fresco e veg ereditate dalle antiche tradizioni, saporiti formaggi locali, olive e capperi mediterranei, vegetali succosi maturati al sole, vini pregiati, liquori aromatizzati… Che si mangi in un ristorante stellato o in una trattoria, ogni località ha la sua specialità gastronomica da conoscere.

Alla scoperta di Chania e del suo formaggio Myzithra 

A Chania, cittadina sull’isola di Creta nota anche come La Canea, è impossibile annoiarsi. Tra una visita a un frantoio e una passeggiata tra le vigne, è d’obbligo assaggiare i tipici formaggi cretesi: il Graviera giallo e piccante, ad esempio, oppure lo squisito Myzithra, formaggio fresco preparato con latte e siero di pecora e capra. Il gusto si sposa magnificamente con olive e pomodori (rigorosamente conditi con olio a crudo, un’eccellenza di Chania!), ma i locali lo apprezzano anche come dessert, con un filo di miele.

A Chios la vera regina è la mastica 

Ospitale e tranquilla, l’isola di Chios, nell’Egeo orientale, custodisce un segreto: la mastica. Detta anche mastice o mastiha, si tratta di una linfa aromatica estratta dal lentisco, un tipo particolare di albero che cresce in questa zona. Ippocrate anticamente la consigliava come rimedio curativo, ma oggi questo ingrediente dal gusto rinfrescante, con sentori di anice e agrumi, è impiegato nella cucina locale per insaporire dolci, vini e liquori, come il famoso ouzo.

Calcidica brinda con i vini locali

La Calcidica, regione della penisola ellenica settentrionale, è una tappa obbligata per gli amanti dei paesaggi mozzafiato e del buon vino. I primi troveranno ciò che cercano nelle dolci colline di Kassandra, nei pendii soleggiati del Monte Meliton e nei monasteri del Monte Athos. I secondi, invece, si delizieranno con i frutti dell’antichissima cultura vitivinicola. Tra le uve locali ci sono Asyrtiko, Malagouzia, Roditis, Xinomavro e Limnio, un vitigno citato addirittura da Aristotele. Una degustazione è il modo migliore per assaggiare tutti gli eccellenti rossi e bianchi locali, alcuni a marchio Dop.

A Corfù il bourdeto porta il mare nel piatto

In un’epoca in cui la maggior parte della Grecia era sotto il dominio ottomano, nell’isola di Corfù è stata la presenza veneziana a lasciare il segno: non solo nell’architettura, ma anche nella cucina. Tra i piatti tipici dell’isola c’è il bourdeto: tradizionalmente a base di scorfano e dal sapore piccante, il piatto di mare ha un inconfondibile colore rosso dovuto a paprika e peperoni.

Loukoumi, il delicato dessert di Syros

La storia narra che questi dessert nacquero quando il sultano, dopo essersi rotto un dente a causa di una caramella dura, ordinò la preparazione di un dolce morbido. Ed ecco i loukoumi! Originari della Turchia, oggi sono una preparazione tipica dell’isola di Syros, dove è possibile visitare uno stabilimento di produzione. A base di zucchero, acqua e aromi, ne basta un quadratino per addolcire la pausa caffè.

A Rodi è d’obbligo assaggiare il lakani

Rodi riesce a coniugare l’anima cosmopolita con il grande bagaglio di storia, tradizioni e cultura che la rende unica al mondo. Anche a tavola. Impossibile andarsene senza aver assaggiato il lakani: nei villaggi dell’isola questo piatto veniva preparato per le grandi occasioni e mangiato in famiglia. Fatto con capra, ceci e grano macinato grossolanamente, la pietanza è speziata con il cumino e viene lasciata cuocere per una notte in una pentola di ceramica.

In collaborazione con Ente Nazionale Ellenico per il Turismo