La Strada dei castelli dell’Alto Adige è una vera poesia

In Alto Adige c’è un sentiero meraviglioso che porta alla scoperta di alcuni dei castelli più belli

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SiViaggia

Redazione

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In Alto Adige c’è un sentiero meraviglioso che porta alla scoperta di alcuni dei castelli che hanno fatto la storia. È la Strada dei castelli di Appiano, in provincia di Bolzano. Un percorso di circa 6 chilometri che inizia attraversando i vigneti per poi inerpicarsi tra i boschi fin sulla cima a circa 600 metri di altitudine, in una posizione da cui un tempo si dominava tuta la Val d’Adige.

Quassù, la vista spazia da Merano a Bolzano e anche oltre. I castelli erano costruiti in punti strategici da cui controllare tutto il passaggio che dal Brennero andava fino a Roma. I Castelli d’Appiano sono tre: Castel Corba, Castel d’Appiano e Castel Boymont.

Facevano parte di una rete che comprendeva 35 fortezze tra roccaforti e torri d’avvistamento. Di queste, alcune sono ormai ridotte a ruderi, ma altre sono ancora perfettamente intatte e visitabili.

Castel Corba

Il percorso prende il via dal piccolo comune di Missiano, nei pressi di Appiano sulla Strada del vino, dove si trova il primo dei tre castelli, Castel Corba (Schloss Korb). Questo edificio è stato completamente restaurato, tanto da ospitare un hotel di lusso. Era, già nel 1200, quando fu costruito, una dimora nobiliare fatta erigere dalla famiglia Korb. La torre è la parte più antica.

Castel d’Appiano

Il percorso fino al castello successivo è così semplice che lo può fare anche un bambino. Camminando protetti dalle fronde delle conifere per circa un’ora, lungo una strada sterrata leggermente in pendenza e dopo aver superato una delle torri, il Kreideturm, un avamposto strategico del castello vicino, si raggiunge il secondo e forse il più importante dei castelli, Castel d’Appiano (Burg Hocheppan).

Un grande portone d’ingresso, dove un tempo c’era un ponte levatoio, conduce all’interno del cortile dove sono stati sistemati diversi tavoli con panche di legno e dove tutti i viandanti si fermano per una piacevole sosta rifocillante a base di speck, canederli e dolci tipici altoatesini.

L’imponente castello troneggia su di una ripida parete di roccia e si affaccia su una vista a dir poco mozzafiato, che spazia da Est a Ovest, compresi diversi altri castelli, e fino alle Dolomiti e al massiccio dello Sciliar. Castel d’Appiano era una delle più importanti costruzioni difensive medievali dell’Alto Adige. In parte restaurato, durante i mesi di apertura al pubblico ci vive una famiglia che gestisce il punto ristoro.

Nel cortile si trova anche una cappella che molti turisti dimenticano di visitare. Ebbene, è detta la Cappella Sistina delle Alpi perché al suo interno sono conservati degli splendidi affreschi in stile Romanico rinvenuti solo recentemente e che risalgono al 1100.

Castel Boymont

Da qui in poi il percorso, che finora era praticamente un’autostrada, diventa più arduo. Si cammina lungo un sentiero fatto di rocce e di passerelle di legno stile foresta del Costa Rica, in mezzo al fitto bosco, fino a raggiungere una radura e una strada in salita che conduce al terzo dei castelli, Castel Boymont. Il nome francese non deve trarre in inganno. Costruito cent’anni dopo Castel d’Appiano, era una residenza signorile e lo si comprende non appena si scorgono le finestre trifore divise da colonnine finemente decorate. Ai tempi era il più bel castello dell’Alto Adige. Distrutto da un incendio nel XV secolo appiccato per motivi di eredità, non fu mai più ricostruito e quel che ne resta è un mezzo rudere – in fase di restauro – che preserva comunque il suo fascino secolare.

Nella roccia sotto il castello si trova anche un bunker della Seconda Guerra Mondiale (in questa zona ce ne sono molti altri, uno dei quali è nei pressi di Castel Corba): appartengono allo Sbarramento Bolzano Sud che faceva parte del Vallo Alpino in Alto Adige. Ma questo è un altro viaggio.