Si possono ripercorrere secoli di storia in quella che è considerata la migliore attrazione turistica del Northumberland, contea nel nord-est dell’Inghilterra ai confini con la Scozia. Il Castello di Bamburgh si erge in tutta la sua bellezza – considerata senza pari in Inghilterra – a guardia della spettacolare costa. Il suo fascino è alimentato dall’aura leggendaria che lo pervade: lo scrittore Thomas Malory avrebbe, infatti, identificato questa fortezza con il castello di Sir Lancillotto.
La storia del Castello di Bamburgh
Se desiderate provare l’emozione di vedere la costa aprirsi sotto di voi, con ampie vedute che abbracciano le Isole Farne, Lindisfarne (“isola santa”) e il villaggio di Bamburgh da questo straordinario punto di osservazione, o scoprire i tesori racchiusi nelle sue stanze, il Castello di Bamburgh vi saprà sorprendere come pochi luoghi al mondo.
Svetta imponente su una rupe di basalto, testimoniando la sua importanza come punto di osservazione, occupato e fortificato prima dell’arrivo degli antichi Romani. Il sito ospitava in precedenza una fortificazione di Bretoni autoctoni nota come Din Guardi, che potrebbe essere stata la capitale del regno bretone della regione, dalla sua fondazione (verso il 420 d.C.) fino al 547, l’anno del primo riferimento scritto al castello, quando la cittadella fu catturata dagli Angli invasori. Nel VI secolo Aethelfrith potrebbe averlo donato a sua moglie Bebba. Si pensa, infatti, che il nome Bamburgh derivi da quello che in origine era conosciuto come il borgo di Bebba. Il castello fu saccheggiato dai Vichinghi, preso dai Normanni e ricostruito. Il suo grande mastio è attribuito a Enrico II e la fortezza ospitò numerosi monarchi inglesi.
Essendo un importante avamposto, fu bersaglio di incursioni occasionali provenienti dalla Scozia. Nel 1464, durante la Guerra delle due rose, fu il primo castello in Inghilterra ad essere vinto dall’artiglieria, al termine di un assedio durato nove mesi e condotto da Richard Neville, XVI conte di Warwick.
Tra il XVI e XVII secolo, il Castello di Bamburgh rimase in gran parte abbandonato, finché nel 1704 fu acquistato dal vescovo di Durham, Lord Crewe. Divenne la sede di un ente di beneficenza, che gestiva una scuola gratuita, una biblioteca e un’infermeria, e alcune parti della fortezza furono sostanzialmente ricostruite e restaurate negli anni ’50 del XVII secolo.
Nel 1894 il sito fu infine venduto all’industriale William Armstrong, il quale abbatté parte del castello, trasformando ciò che rimase in una struttura che fondeva gli elementi della antica fortezza medievale con quelli di una villa vittoriana. La sua vasta Sala del Re (King’s Hall) è ancora oggi il fiore all’occhiello del maniero. Questo gioiello senza tempo appartiene tuttora alla famiglia Armstrong ed è in parte aperto al pubblico. Una volta qui, si può ammirare una ricca collezione di oltre 2000 pezzi tra armi, mobili, arazzi e porcellane, visitare musei e altre attrazioni. A partire dagli anni venti del XX secolo, il castello è stato utilizzato come location di diversi film e serie tv, tra cui “Robin Hood” di Ridley Scott, “Macbeth” e il più recente “Transformers – L’ultimo cavaliere”.
La leggenda del Castello di Sir Lancillotto
L’imponente posizione del Castello di Bamburgh, in cima a un’alta rupe di basalto che si affaccia su distese di sabbia e sul Mare del Nord, ne ha fatto una delle attrazioni principali in molti libri sui castelli. Nei testi medievali è stato inoltre identificato come il Castello di Sir Lancillotto, il leggendario “Gioiosa Guardia” (Joyeus Garde) .
La fortezza esisteva sicuramente già nel 547, un’epoca che consentirebbe di collegarla alle gesta di Re Artù e dei suoi nobili cavalieri. Inoltre, come detto, anticamente era chiamata Din Guardi, un nome che suggerisce facilmente “Guardia”. Tuttavia, la collocazione nel castello di Bamburgh da parte di Malory non è comprovata. Resta però il fascino irresistibile di un luogo che vale la pena visitare, per provare l’emozione irripetibile di un viaggio nella storia e nel mito.