Viaggio a Noto: cosa vedere in città e nei dintorni

Cosa fare a Noto e cosa vedere nella città siciliana conosciutissima per i suoi edifici barocchi, ma provvista anche di straordinari siti archeologici.

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Redazione

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Al solo pronunciare il nome di Noto vengono alla mente i meravigliosi palazzi barocchi e le eleganti chiese che contraddistinguono questa splendida città della Sicilia meridionale mentre pochi ricordano le incredibili attrazioni archeologiche e storiche che si possono visitare a pochi chilometri dal centro urbano.

Il territorio di Noto offre una incredibile ricchezza storico-archeologica poiché è stato abitato dall’uomo per oltre 4000 anni, e ogni civiltà che ha attraversato questa regione della Sicilia ha lasciato dietro di sé la testimonianza della sua cultura e della sua storia. Dall’età greco fino ai bizantini, dalla dominazione araba fino al regno dei Borboni, i siti storici del territorio di Noto sono tanto belli quanto poco frequentati e per questo alcuni versano in uno stato non ottimale, ma il paesaggio che si può ammirare in queste aree vale ogni fatica compiuta per raggiungerli.

In questa guida scopriremo i siti archeologici più belli e le aree storiche più importanti in una meravigliosa gita alla scoperta del territorio di Noto, in provincia di Siracusa. La prima tappa in una gita nel territorio netino è il sito di Noto Antica; la città che venne distrutta dal terremoto del 1693 e dopo l’evacuazione della popolazione venne ricostruita nell’attuale città di Noto, lasciando le strutture precedenti come fantasmi di un’epoca dimenticata.

Noto Antica sorge sulle pendici del Monte Alveria a circa 10 chilometri dalla città nuova ed è oggi un sito di straordinaria bellezza e interesse storico poiché ha mantenuto l’aspetto esatto del momento del suo abbandono alla fine del Seicento. Il sito permette di comprendere la ricchezza e l’importanza che la città aveva raggiunto nei secoli grazie alla presenza del grande castello di Noto, i palazzi nobiliari e le possenti mura perimetrali, in buona parte conservate.

Una delle caratteristiche più interessanti di Noto Antica è che visitandola è possibile ammirare non solo il suo volto nel momento dell’abbandono ma anche le incredibili stratificazioni urbanistiche di una città dalla storia millenaria. Infatti, oltre agli edifici di epoca moderna si possono vedere le chiese medievali, le fondamenta delle strutture arabe, le catacombe bizantine, le grotte decorate da incisioni religiose ebraiche e persino un heroon, un tempio dedicato agli eroi, di epoca greca classica.

Tra i resti da non perdere ci sono quelle del grande castello reale di Noto, costruito dal signore normanno Giordano d’Altavilla su una precedente struttura difensiva araba e ampliato e ammodernato da Pietro d’Aragona del Quattrocento. Sebbene durante il terremoto sia stato pesantemente danneggiato è ancora possibile aggirarsi tra le scuderie e le sale d’armi, nonché entrare nel grande salone del trono, nel quale oggi si può guardare direttamente il cielo poiché non esiste più il soffitto.

Il sito di Noto Antica è un vero gioiello storico naturalistico, dove si possono anche percorrere i meravigliosi sentieri che si addentrano nella macchia mediterranea che ricopre il Monte Alveria.

Per addentrarsi ancora più profondamente nella storia di questo territorio si può raggiungere il sito archeologico di Eloro, una città greco-romana-bizantina situata a circa 8 chilometri da Noto, sulla foce del fiume Tellaro. Eloro è stata la prima colonia della vicina e potente polis di Siracusa e in epoca classica fu un fiorente centro commerciale e culturale, sviluppandosi anche in età bizantina per poi venire distrutta al tempo dell’invasione araba della Sicilia del X secolo.

Nel sito archeologico di Eloro si possono ammirare le mura perimetrali e buona parte delle fondamenta degli edifici più antichi, tra cui santuari ed edifici governativi. Tra le strutture più interessanti si segnalano il grande teatro e la suggestiva Torre Stampace, usata per tutta l’età medievale come punto di avvistamento. Appena fuori dal sito, nel parco naturale di Vendicari si può osservare l’antico tracciato della strada Elorina che conduce fino a Siracusa.

Altri due siti di grande importanza che si trovano a poca distanza da Noto sono la Colonna Pizzuta e Castelluccio di Noto. La Colonna Pizzuta è un imponente monumento situato a poca distanza da Eloro, sulla cima di una collina solitaria, formata da una enorme colonna alta 18 metri posta su un grande basamento a scalini. Non è ancora chiaro se la colonna fosse un monumento funebre o commemorativo, quello che è certo è che risale alla piena età classica, quando Eloro era un’importante città alleata della potente Siracusa.

Castelluccio di Noto è una piccola località a circa 20 chilometri da Noto, arrampicata sulle brulle colline della campagna siciliana, dove è stata scoperta negli anni Settanta una incredibile necropoli dell’età del bronzo che ha dato il nome alla cosiddetta “Cultura di Castelluccio”. Questa civiltà si sviluppò nel corso del 2000 a.C. in tutta l’area del sud della Sicilia, da Noto fino ad Agrigento, e testimonia la presenza umana ininterrotta in questa zona della Sicilia. L’area archeologica al momento non è sorvegliata ed è possibile entrarvi ed esplorare in solitudine questo luogo affascinante e magico, visitando le zone dove gli scavi hanno portato alla luce numerose tombe a grotticella.

L’ultimo sito archeologico da non perdere nei pressi di Noto è la Villa del Tellaro, una spettacolare villa nobiliare romana di età imperiale situata ad appena 8 chilometri dal centro città. La villa mostra l’incredibile eleganza e raffinatezza dell’arte romana in Sicilia, grazie alla presenza di uno spettacolare ciclo di mosaici di squisita fattura. I resti della villa formano un’isola di storia immersa nel mare di vigneti di nero d’avola che ricoprono la zona, formando una suggestiva continuità tra meraviglie culturali e eccellenze della produzione enogastronomica locale.