In Danimarca c’è una città fatta apposta per i bambini

La città delle fiabe della Danimarca è la meta perfetta per una vacanza in famiglia

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Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

C’era una volta un giovane che viveva in un paesino sull’isola di Fiona, in Danimarca. Quel ragazzo si dilettava scrivendo fiabe e ritagliando figurine di carta. Una volta grande, divenne famoso in tutto il mondo per le sue favole. Il paese era Odense e lui si chiamava Hans Christian Andersen.

Oggi, Odense non è più un paesino, ma una città fatta di quartieri molto moderni; tuttavia, conserva ancora un centro storico antico non molto diverso da come appariva agli occhi di Andersen. E, soprattutto, resta sempre la città delle fiabe.

Odense è la città delle fiabe ed è la meta perfetta per una vacanza con i bambini. Oltre ai luoghi legati al celebre autore di alcune delle fiabe più raccontate al mondo, è una città a misura di bimbi.

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Fonte: 123rf
La casa natale di H.C. Andersen a Odense

Molti sono i luoghi e gli itinerari legati ad Andersen che si possono fare a Odense. Alcuni sono al chiuso, come la sua casa natale, quella dove trascorse l’infanzia e il nuovissimo museo H.C. Andersen Hus, mentre altri sono itinerari all’aperto, tra gli antichi quartieri, seguendo le orme – nel vero senso della parola, visto che basta seguire le impronte rosse delle sue scarpe misura 47 in giro per la città – dello scrittore danese o cercando le sculture dedicate alle sue fiabe più famose: “La sirenetta”, “Il brutto anatroccolo”, “La regina delle nevi”, “Il soldatino di stagno”, “La principessa sul pisello”, “La piccola fiammiferaia” e tante altre ancora (ne scrisse 156) sono sparse per tutta la città.

I luoghi di H.C. Andersen: le tappe

Il tour sulle orme di Hans Christian Andersen comprende nove tappe tra luoghi della sua infanzia, piazze, statue, persino murales, e altri edifici a lui legati. La app gratuita Useeum consente di visitare tutti questi luoghi in completa autonomia.

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Fonte: 123rf
A Odense, il murale dedicato ad Andersen

La casa natale

La pittoresca casa d’angolo gialla dove nacque Andersen, all’inizio dell’Ottocento sorgeva nella zona più povera di Odense, e la gran parte degli abitanti del quartiere apparteneva alle classi meno abbienti della società. Nella sua casa natale abitavano a quei tempi fino a cinque famiglie. Vi si accede dal nuovo H.C. Andersen Hus.

La piazza

A Sortebrødre Torv sorgeva l’unico teatro permanente fuori da Copenhagen. Il mondo di fantasia e narrazione del teatro incantava H.C. Andersen. Essendo povero, non aveva la possibilità di assistere a molte rappresentazioni, ma raccoglieva le locandine e i programmi del teatro, sui quali fantasticava. Riuscì a entrare nel teatro come comparsa in una sola rappresentazione. La sua unica battuta alimentò il sogno di notorietà e di una vita sul palcoscenico, e poco tempo dopo, a 14 anni, se ne andò per il mondo (tra cui l’Italia) in cerca di avventura, e di fortuna.

L’Ospizio dei poveri

Al primo piano dell’Ospizio dei poveri c’era la scuola che Andersen frequentò gratuitamente durante gli ultimi anni a Odense. L’insegnamento era carente e i libri erano pochi, il giovane Andersen passava la maggior parte del tempo a inventare nuove storie sulla base degli affreschi biblici che ornavano l’aula della scuola dei poveri. Andando a scuola, Andersen passava davanti alla tomba di suo padre (morto nel 1816), accanto alla cattedrale e al ginnasio, che sognava di poter frequentare.

Il lavatoio

Il lavatoio dove lavorava la madre di Andersen come lavandaia non esiste più, ma se ne può vedere uno tale nel centro di Odense. La madre morì nel 1833.

La statua

La grande statua di bronzo di H.C. Andersen si può ammirare nei giardini del castello di Rosenborg, Kongens Have, nei pressi del fiume di Odense. Ancora oggi Andersen scruta il punto più profondo del fiume, dove ai suoi tempi si credeva abitasse lo spirito del fiume. Quando qualcuno annegava in queste acque, si diceva che lo spirito pretendesse delle vittime affinché l’acqua non rompesse gli argini provocando gravi danni alla città. Quel luogo ispirò H.C. Andersen per la fiaba “Il gorgo della campana”.

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Fonte: 123rf
La statua di bronzo di H.C. Andersen nei giardini del castello di Rosenborg

La prigione

Quando la nonna di Andersen si sposò per la prima volta nel 1783, fu con un uomo che era stato nella prigione di Odense per aver sparato al cacciatore di un proprietario terriero. Anche Andersen vi entrò, ma solo come visitatore. I suoi genitori conoscevano il portiere e, in occasione di una ricorrenza di famiglia, la prigione di Odense rappresentò la cornice per i festeggiamenti. Ma il giovane Andersen aveva paura dei detenuti che facevano da camerieri alla festa e descrisse questo atroce istituto nel romanzo “O.T.”.

La casa dell’infanzia

Dall’età di due anni e fino ai 14 H.C. Andersen abitò nella casa di Munkemøllestræde. Oggi, insieme agli appartamenti adiacenti, è stata trasformata in un piccolo museo. Era una casa angusta e povera, ma Andersen le era molto affezionata. Si può ancora vedere l’angolo di lavoro del padre che di mestiere fabbricava scarpe.

La cattedrale

La cattedrale di Odense, la chiesa di S. Knud, rappresenta la cornice di tre avvenimenti nella vita di H.C. Andersen. Qui si sposarono i suoi genitori, solo tre mesi prima della sua nascita nel 1805. Lo spazio che oggi circonda la chiesa rappresentava allora il cimitero, e fu qui che il padre di Andersen fu sepolto. Tre anni dopo fu ancora qui che Andersen fu cresimato. Per il grande avvenimento aveva avuto in dono un paio di stivali di cuoio. L’emozione di questo dono venne raccontato nella fiaba “Le scarpe rosse”.

Il municipio

Nei sotterranei del municipio, la nonna di Andersen era stata rinchiusa a pane e acqua per aver avuto tre figli fuori dal matrimonio. Dalla finestra del primo piano di questo edificio Andersen il 6 dicembre 1867 ricevette l’omaggio della popolazione e la cittadinanza onoraria.

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Fonte: 123rf
Il centro storico di odense

Seguire le orme di Andersen

Non è soltanto un modo di dire. Davvero a Odense si possono seguire le orme di H.C. Andersen, basta guardare per terra e cercare le impronte rosse della misura 47 che segnano un itinerario lungo poco più di 3 km tra i luoghi legati allo scrittore di fiabe più famoso del mondo.

I luoghi sono 13 e naturalmente molti coincidono con il tour già citato. Ma ce ne sono anche altri: come Sortebrødre Torv (piazza dei Frati Neri) dove dal XII secolo a oggi si tiene il mercato due volte alla settimana, c’è la scultura di Andersen seduto su una panchina – con il quale scattarsi un selfie – nella piazza Claus Bergsgade, quella del soldatino di stagno all’incrocio di Overgade, la barchetta di carta del Soldatino di stagno nel parco, quella di I vestiti nuovi dell’imperatore a Vestegade e della Pastorella e lo spazzacamino a Kongensgade.

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Fonte: @SiViaggia - Ilaria Santi
La panchina dove sedersi accanto ad Andersen

Il museo H.C. Andersen Hus

Inaugurato nel 2021, il nuovo museo dedicato ad Andersen è una delle tappe imperdibili per seguire le orme dello scrittore. L’edificio dal design moderno e realizzato con i maggiori criteri di sostenibilità dallo studio di architettura giapponese Kengo Kuma, ha pareti di vetro e legno e per due terzi si sviluppa sottoterra. Le forme rotonde dell’edificio, che ricorrono anche all’interno nei corridoi e nelle 12 ampie sale delle fiabe, conferiscono armonia alla grande struttura sorta tra le case del quartiere Odeon, da poco rinnovato (prima, al posto dei piccoli condomini, c’era un’enorme strada a otto corsie che tagliava in due la città), e riprende, nella versione più contemporanea, lo stile architettonico delle case a graticcio della vecchia Odense, che ancora oggi costituiscono il centro storico cittadino. Tutt’intorno è circondato da un delizioso giardino aperto a tutti, ma c’è anche un giardino segreto all’interno del museo stesso.

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Fonte: @R. Hjortshoj
Il nuovo museo dedicato ad Andersen a Odense

Si tratta di un museo adatto a grandi e a piccini e, nei suoi 5.600 metri quadrati di spazi, ospita installazioni interattive, effetti sonori e luminosi, ma anche scritti originali e figurine di carta intagliate dallo stesso Andersen per raccontare ai visitatori la sua vita e le sue opere ed entrare nel mondo fiabesco di H.C. Andersen.

Il museo non è solo un’esposizione di oggetti come ci si aspetterebbe: il concept qui è completamente diverso. L’idea non è quella di raccontare la vita e il lavoro dello scrittore, ma di fare immedesimare il visitatore nella persona di Hans Christian Andersen.

Il museo si visita in completa autonomia. A ciascun visitatore viene consegnata una cuffia audio che, grazie a dei sensori presenti in ogni stanza che attivano il racconto, permette di immergersi nel mondo di Andersen, diascoltare la sua vera voce, di interagire con le fiabe cambiando persino la trama a proprio piacimento.

Per i bambini, la fiaba non finisce qui. Un’ampia zona del museo ospita il magico mondo dei bambini, Ville Vau, dove tutto prende ispirazione dalle fiabe di Andersen. Ci sono costumi (di tutte le taglie) da indossare, per entrare davvero nei panni dei protagonisti delle favole, casette e negozi di legno a misura di bimbi dove ogni oggetto è fatto a mano all’uncinetto, ci sono strumenti per dipingere e un palcoscenico dove esibirsi o assistere a spettacoli e storytelling improvvisati.

Una città a misura di bimbi

Per chi viene con i bambini, Odense è una città perfetta, anche solo per trascorrervi un ponte o un long weekend. Sono moltissime le iniziative dedicate proprio ai più piccoli. Oltre al museo di Andersen, ogni luogo, qui, tiene conto delle esigenze dei bambini. Anche i locali e i ristoranti.

Poco lontano dal centro, per esempio, lo Storms Pakhus è un luogo d’incontro per adulti dove gustare dell’ottimo street food e bere una birra dopo aver lasciato i figli nell’area a loro dedicata, dove alcuni animatori se ne prendono cura. E poi, con la bella stagione, Odense offre più di 120 parchi e 250 aree gioco oltre al famoso zoo, aperto nel lontano 1930 e considerato uno dei più belli d’Europa.

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Fonte: 123rf
La barchetta di carta della fiaba “Il soldatino di stagno” nel parco di Odense

Gli eventi imperdibili a Odense

La maggior parte degli eventi e dei festival si svolgono durante la calda estate, ma imperdibili sono le festività natalizie a Odense quando tutta la città diventa una fiaba a cielo aperto.

Ogni anno, dal 2013, ad agosto si tiene l’Hans Christian Andersen Festival (nel 2023 si svolge dal 17 al 27), uno dei festival culturali più grandi della Danimarca, con circa 500 eventi in tutta la città, la maggior parte dei quali gratuiti. Si tengono spettacoli, concerti, illuminazioni, mostre d’arte, storytelling per le strade, nei parchi e negli edifici. Il claim di questo evento è “Tutto può succedere”.

Da più di trent’anni, ogni estate si tiene anche la Hans Christian Andersen Parade durante la quale 24 attori in costume raccontano 24 fiabe di Andersen in 24 minuti. Alcuni spettacoli sono in lingua inglese.

Da metà luglio a inizio agosto, invece, si svolge H.C. Andersen Plays con rappresentazioni teatrali delle fiabe di Andersen.

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Fonte: @24Copenhagen
Il centro storico di Odense