Longyearbyen, l’incantevole città delle Svalbard dove è “vietato” morire

È il centro abitato con più di 1000 abitanti più a Nord del mondo, ma anche una città in cui è "vietato" morire (e nascere)

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Serena Proietti Colonna

Travel blogger

PhD in Psicologia Cognitiva, Travel Blogger, Coordinatrice di Viaggio e Redattrice Web di turismo, una vita fatta di viaggi, scrittura e persone

Pubblicato: 7 Febbraio 2024 16:29

Il mondo è pieno di città particolari, dalla personalità unica e con caratteristiche che sono quasi impossibili da trovare altrove. Ma Longyearbyen, oltre a essere il centro abitato con più di 1000 abitanti più a Nord del pianeta, è anche una città in cui è “vietato” morire.

Longyearbyen, informazioni utili

Longyearbyen è la città più popolosa delle Svalbard, in Norvegia, e più precisamente una località che sorge a Spitsbergen, l’isola più grande dell’arcipelago. Situata in una valle sulle rive dell’ Adventjord, un braccio del meraviglioso fiordo Isfjorden, è incorniciata da ripide montagne e diversi ghiacciai.

Una comunità remota, tra le più isolate del mondo, ma anche una città suggestiva grazie alla presenza di tipiche casette nordiche colorate che creano un poetico contrasto con il bianco della neve. Dal nome impronunciabile – almeno per noi italiani -, si distingue per la presenza di una popolazione variegata ed accogliente, ma anche per essere piena di interessanti attrazioni turistiche.

Cosa aspettarsi

Pur essendo il centro abitato più a Nord del mondo, e per questo spesso con temperature molto rigide, a Longyearbyen la vita scorre tranquillamente, anche se ci si trova davvero in prossimità del Polo Nord. Vi basti sapere che qui dimorano circa 2000 abitanti di 50 diverse nazionalità, che possono tranquillamente muoversi anche per via della presenza di un aeroporto.

Longyearbyen, città delle Svalbard
Fonte: iStock
Le casette colorate di Longyearbyen

Ci sono asili, scuole, università, una discoteca in cui divertirsi e persino la più grande cantina di vino della Scandinavia. E poi c’è il sole di mezzanotte che illumina i profili cittadini per poco più di 4 mesi l’anno, dal 19 aprile al 23 agosto per 24 ore al giorno. Allo stesso tempo, il sole rimane sotto l’orizzonte dal 26 ottobre al 16 febbraio, anche se a causa delle montagne circostanti non è visibile fino a circa l’8 marzo.

E in più sì, Longyearbyen è conosciuta anche come “la cittadina dove è vietato morire”. Ma come è possibile?

Perché non si può morire (e nascere)

Non è propriamente del tutto corretto dire che a Longyearbyen non si possa morire. La verità è che qui, per legge, non si può essere sepolti. Questa norma potrebbe sembrare molto strana agli occhi di molti di noi, ma nei fatti è in vigore per un’ottima ragione: intorno agli anni ’20 ci fu una violenta epidemia causata da dei virus rimasti “attivi” nei corpi seppelliti molti anni prima.

Il motivo di tutto ciò è da trovare nelle temperature rigide e nel terreno perennemente ghiacciato, condizioni che impediscono la corretta decomposizione dei corpi e la distruzione dei virus.

Ma non è tutto, perché a Longyearbyen non si può nemmeno nascere: le donne in dolce attesa sono obbligate a trasferirsi sulla terraferma circa tre settimane prima della data prevista del parto. In questo caso il motivo non è legato alle temperature, ma al fatto che l’ospedale presente sull’isola non è attrezzato per mettere al mondo bambini.

Cosa visitare

Una città che potremmo definire bizzarra, ma che comunque vale la pena esplorare e conoscere. Si tratta di una realtà piccola e concentrata, e per questo facile da scoprire a piedi. Una delle attrazioni a cui vale la pena dare un’occhiata è il Museo delle Svalbard che illustra la storia, la geologia e la fauna selvatica di queste isole.

Molto interessante è anche il Museo della spedizione al Polo Nord in cui immergersi nella storia dei vari tentativi effettuati dagli esploratori per raggiungere il Polo Nord. Contiene reperti, vecchi documenti, giornali, immagini, filmati originali della spedizione e molto altro ancora.

Alla periferia di Longyearbyen è invece sita la chiesa cittadina, aperta alle visite 24 ore su 24. Poi ancora la Miniera di carbone Gruve 3 che si può esplorare con un tour di 3 ore che permette di scendere nelle sue profondità.

Un’attrazione inaugurata recentemente, ma estremamente interessante, è il Centro d’arte Nordover, ovvero il centro d’arte più settentrionale del mondo. Qui i visitatori possono scoprire mostre d’arte contemporanea ed eventi programmati dal Nordnorsk Kunstmuseum.

Chiesa di Longyearbyen
Fonte: iStock
La chiesetta di Longyearbyen

Gli amanti dell’enogastronomia non devono perdersi il Birrificio delle Svalbard in cui conoscere il processo di produzione e assaggiare diverse birre locali, create utilizzando l’acqua di un ghiacciaio di 2.000 anni.

C’è poi lo Svalbard Global Seed Vault, un curioso luogo in cui vengono conservati e duplicati i semi provenienti da banche genetiche globali. Il motivo della sua fondazione è salvaguardare la diversità delle colture, con lo scopo di garantire l’approvvigionamento alimentare contro qualsiasi eventuale minaccia.

Particolarmente curioso è il Polar Permaculture, un igloo utilizzato come serra che ha lo scopo di fornire agli abitanti e ai ristoranti della città prodotti freschi a chilometro 0.

Le attività da fare

La città di Longyearbyen è un ottimo punto di arrivo e base di appoggio per un viaggio alle Svalbard. Allo stesso tempo, è anche il punto di partenza ideale per fare diverse escursioni giornaliere in motoslitta, slitta o barca e delle escursioni di più giorni nel deserto Artico. In sostanza, da queste parti le attività da fare non mancano di certo.

Durante la bella stagione, per esempio, è possibile partecipare a numerose escursioni di trekking da fare in autonomia o insieme ad una guida preparata ed equipaggiata.

Si possono ricercare i fossili, ma anche esplorare due grandi ghiacciai, il Larsbreen e il Longyearbreen. Chi ha bisogno di un po’ di adrenalina può salire a bordo di un kayak lungo l’Adventfjord, ma anche fare trekking fino alla cima della Hiorthfjellet, la montagna più famosa e bella di Longyearbyen.

Poi ancora una gita in slitta trainata da cani per esplorare i sontuosi paesaggi che circondano la città. È bene sapere, tuttavia, che questa attività è disponibile solo in pieno inverno, quando il suolo è completamente coperto di neve.

Non manca di certo la possibilità di fare escursioni in motoslitta, che possono essere di un’intera giornata oppure safari di più giorni. Grazie ad esse si scoprono poetici e immensi paesaggi ghiacciati, capanne dei cacciatori, ghiacciai e la fauna artica di queste remote isole.

Infine, le crociere giornaliere a Pyramiden o Barentsburg che sono disponibili esclusivamente durante la stagione estiva. Sono due insediamenti con un profondo legame con la Russia che permettono di osservare anche animali selvatici come balene, orsi polari, foche e varie specie di uccelli.

Insomma, Longyearbyen è una città davvero unica nel suo genere.

Longyearbyen, informazioni utili
Fonte: iStock
La città di Longyearbyen in lontananza