Percorsi, dove mangiare e dove dormire a Lago Santo Parmense

Lago Santo Parmense è uno dei luoghi più visitati dagli abitanti di Parma per una gita domenicale: ecco tutte le informazioni

Se in passato l’intera conca del Parco dei Cento laghi dell’appennino Tosco-Emiliano era occupata da un unico antico lago, oggi è costituita da tanti piccoli specchi d’acqua, di cui il più ampio è proprio il Lago Santo Parmense, una delle mete predilette dagli abitanti di Parma per picnic all’aria aperta e gite domenicali.

Luogo ideale anche da raggiungere con i bambini, visto che sentieri sono ben segnalati e mai troppo ripidi e, solamente nel mese di agosto, è possibile anche sfruttare la seggiovia per salire comodamente a tutte le età. Se nel periodo estivo le passeggiate per raggiungerlo offrono meravigliosi scorci panoramici, d’inverno il lago si apre a tutta la sua suggestività: da dicembre ad aprile circa è coperto da un robusto strato di ghiaccio spesso qualche metro.

Come raggiungere il Lago Santo

Non è possibile raggiungere il Lago Santo con mezzi motorizzati: la maggior parte delle persone sceglie di lasciare la macchina al rifugio Lagdei, dal quale si possono percorrere svariati sentieri o prendere la seggiovia. Il sentiero più battuto è il cosiddetto “panoramico” n 723A, che sale in maniera dolce, offrendo scorci panoramici sulla valle che si aprono dal bosco. Basta informarsi al Cai o con una carta di sentieri per vedere il gran numero di strade che conducono verso la meta desiderata.

Lago Santo: dove mangiare

È risaputo: la montagna mette fame e in montagna si mangia sempre bene. Data la zona, non potevano far eccezione i dintorni del Lago Santo. Vediamo dov’è meglio mangiare in prossimità del Lago Santo.

Rifugio Lagdei

Uno dei punti di partenza più comodi e conosciuti per arrivare al Lago Santo è proprio partendo dal rifugio Lagdei. Raggiungibile in macchina, c’è un grande parcheggio per accogliere un gran numero di camminatori, turisti e vacanzieri. Buone notizie: il Lagdei promette anche epiche mangiate, con una cucina che vuole rispettare l’ambiente.

In che modo? Innanzitutto utilizza solo prodotti della tradizione, semplici e genuini, i prodotti non reperibili vengono comunque dall’agricoltura biologica e tutto è fatto in casa, tranne gli snack che provengono dal mercato equo e solidale. Ovviamente è d’obbligo la raccolta differenziata, e i gestori del rifugio scoraggiano l’usa e getta, utilizzando solo bicchieri di vetro e tazze in ceramica. Volendo, il rifugio Lagdei è una meta per trascorrere l’intera giornata.

Rifugio Mariotti

Se preferiamo non mangiare qui ma intendiamo spostarci – camminando o con la seggiovia – possiamo raggiungere il Lago Santo Parmense, sulle cui sponde troviamo il rifugio Mariotti, un antico edificio di proprietà del Cai di Parma, tappa d’obbligo per i trekking che attraversano questo tratto di montagna. Questo rifugio è aperto tutti i giorni da giugno a settembre, mentre nel periodo invernale è accessibile tutti i fine settimana e festivi. Eccezione per i giorni da Santo Stefano all’Epifania, in cui viene aperto su richiesta. Al Rifugio Mariotti non è presente un vero e proprio servizio ristorante, ma ci sono 2 sale accoglienza e una cucina, per chi volesse provvedere personalmente ai propri pasti.

Dove dormire a Lago Santo Parmense

È possibile dormire in entrambi i rifugi intorno al Lago Santo Parmense: al Lagdei ci sono le camere, prenotabili proprio come in un albergo, mentre il rifugio Mariotti dispone di 42 posti letto – a castello – suddivisi in 5 stanze. Per poter pernottare è quindi bene contattare il Cai e prendere accordi.

Mete da raggiungere

Per chi non volesse fermarsi al meraviglioso specchio d’acqua del Lago Santo, ma volesse avventurarsi per trekking un pochino più impegnativi, da qui è possibile raggiungere alcune cime dell’Appennino Emiliano, come il Monte Marmagna (1852m) e il Monte Orsaro (1831m). A dominare il lago c’è anche il Monte Sterpara (1609m), per un itinerario alpinistico non troppo impegnativo, che offre diverse falesie da arrampicata.

Le immersioni sottoghiaccio

Come anticipato, il Lago Santo nel periodo invernale si ricopre di uno spesso strato di ghiaccio. Se i sognatori immaginano già lunghe pattinate con una meravigliosa faggeta innevata a fare da contorno, sono quanto mai lontani dalla realtà: la facile accessibilità che ha la location – grazie alla seggiovia – lo rende il posto ideale per immersioni subacquee sottoghiaccio. Questa sfida estrema e così particolare attira intrepidi sportivi da tutta Italia.