Klausjagen: la Caccia a Babbo Natale sta per iniziare

Si chiama "Klausjagen", che letteralmente significa "Caccia a Babbo Natale", ed è una delle tradizioni più antiche e affascinanti d'Europa

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Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor

Una laurea in Storia dell’arte, un master in comunicazione e giornalismo e una vocazione per la scrittura, scova emozioni e le trasforma in storie.

C’è sempre un buon motivo per organizzare un viaggio in Svizzera, per scoprire e riscoprire tutte le meraviglie che si snodano su quel territorio incastonato tra i Paesi dell’Europa Centrale. Laghi, montagne e cime maestose, paesini medievali e monumenti storici e architettonici che raccontano il presente e il passato delle città svizzere. E poi, ancora, resort sciistici, sentieri escursionistici, orologi e cioccolata.

All’ombra dei sentieri più battuti dal turismo di massa, però, esistono luoghi davvero incantevoli che non tutti conoscono. Come Küssnacht, un comune svizzero di 12.000 abitanti situato nell’omonimo distretto e incastonato tra il lago dei Quattro Cantoni e quello di Zugo. La città è legata indissolubilmente alla leggenda di Guglielmo Tell, l’eroe svizzero che guidò il popolo verso la libertà e questo motivo, da solo, basterebbe per raggiungerla e per farsi suggestionare da tutte quelle storie evocative che si tramandano da generazione in generazione.

Ma c’è un altro motivo per raggiungere Küssnacht adesso. Sì perché qui, a dicembre, si tiene uno degli eventi più affascinanti e suggestivi di tutta Europa. Il suo nome è Klausjagen e, tradotto letteralmente, vuol dire Caccia a Babbo Natale.

Benvenuti a Küssnacht, dove il Natale è un’avventura magica

Il nostro viaggio di oggi ci conduce a Küssnacht, ad appena 13 chilometri di distanza da Lucerna. È qui che tra l’imponente Fortezza cittadina e la Hohle Gasse, due dei monumenti legati alla leggenda di Guglielmo Tell, è possibile vivere un’esperienza incantata durante il periodo dell’Avvento. Un evento che si replica ogni anno e che è, con tutta probabilità, uno dei più affascinanti e suggestivi dell’intero continente.

Stiamo parlando del festival Klausjagen che si tiene alla vigilia del giorno di San Nicola proprio nella città di Küssnacht e che ogni anno accoglie oltre 20.000 persone, tra viaggiatori e cittadini, per assistere a uno show incredibile: una sfilata grandiosa che coinvolge oltre 1.000 partecipanti e che dura fino a tarda notte.

I preparativi, di quella che è un’antica tradizione, iniziano mesi prima e si concludono il 5 dicembre con una caccia inedita al portatore di doni. Le origini di questa usanza affondano nel medioevo e nelle tradizioni pagane. La comunità si riuniva tra le strade del Paese per cacciare via gli spiriti malvagi con rumori assordanti e insopportabili. Proprio la natura chiassosa di questa manifestazione fece sì che venne messa al bando dalla Chiesa e dalle autorità, per poi essere ripristinata solo nel XVIII secolo.

Con il tempo quella sfilata rozza e chiassosa si è trasformata in un corteo organizzato che, sotto la guida della Società di San Nicola di Küssnacht, è arrivato fino ai giorni nostri diventando uno degli eventi più affascinanti d’Europa per celebrare San Nicola e il Natale.

Klausjagen: la Caccia a Babbo Natale

La storia di San Nicola e il mito di Babbo Natale sono legati indissolubilmente da un filo leggendario e misterioso. Non stupisce, quindi, che il Klausjagen venga festeggiato proprio alla vigilia del Santo. Ma che succede, esattamente, in questo giorno a Küssnacht?

Alle ore 20.15 del 5 novembre, un rumore assordante apre le danze. Tutti lasciano le case e le cose che stanno facendo per correre in strada. Le luci che si spengono, facendo sprofondare la città nel buio, confermano che l’evento ha inizio. La processione, che mantiene in parte le premesse iniziali, è composta da 180 suonatori di corno, 700 percussionisti con campanacci e 200 uomini abbigliati con mitre vescovili luminose e gigantesche che misurano fino a due metri.

Tutti seguono con attenzione il grande corteo con un solo scopo: quello di trovare Babbo Natale. E alla fine lui arriva, con quattro elfi che distribuiscono dolci e pasticcini a chi è stato buono. Il corteo coinvolge ogni anno oltre 1.500 persone e dura fino a tarda notte. Quando la musica finisce i partecipanti sono soliti recarsi nelle taverne locali per continuare a brindare e a celebrare l’Avvento.