Immersioni nel vicino blu: gli spot low cost dove fare sub

Mar Rosso, Malta e Cipro non hanno nulla da invidiare ai fondali di Maldive, Australia e Micronesia

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Redazione

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La Bowling Green Bay nel Queensland australiano; il Blue Corner Wall a Palau, in Micronesia; Barracuda Point a Sipadan, in Malesia; Richelieu Rock in Thailandia; il Great Blue Hole nel Belize; Sha’ab Rumi nel Sudan. Non sono proprio a portata di mano i più emozionanti posti al mondo per immergersi: lontani, costosi da raggiungere, spesso isolati e adatti a sub esperti, sono un sogno difficile da realizzare.

Gli amanti di pinne, mute ed erogatori, però, non disperino: con poche ore di volo e un esborso contenuto si possono raggiungere mete eccellenti per esplorare il blu marino e affascinanti relitti. Anzi, come ha certificato la rivista specializzata Diver Magazine nei suoi annuali Awards (per i quali sono proprio i diver a votare), proprio quelle a un tiro di schioppio, pardon di fucile subacqueo, sono complessivamente le “migliori destinazioni” dove fare un tuffo.

Se finora la palma di “paradiso sottomarino” spettava alle Maldive, lo scettro è passato all’Egitto. Grazie alla vicinanza all’Europa (la rivista è inglese), all’abbondanza di infrastrutture e alla numerosità delle attrazioni sottomarine, il Paese africano – in particolare la costa che si affaccia sul Mar Rosso – si è affermato come prima scelta. Non una gran sorpresa, a dire il vero: tra i primi 22 “Best Dive Sites” del sito Scuba Travel ben sette sono egiziani. Secondo gli esperti i più belli sono il relitto della Thistlegorm, una nave britannica di 131 metri attaccata da aerei e affondata, nello stretto di Gobal (a Nord di Ras Mohammed, vicino a Sharm El-Sheikh), nel 1941 con il suo carico di fucili, camion, motociclette e vagoni merci, e i vicini Shark e Yolanda Reef e Anemone City.

Occorre spostarsi a Sud di Sharm e di Ras Mohammed (i cui fondali sono appena fuori dalla “top ten” mondiale degli appassionati) per trovare le altre due perle del Mar Rosso: tra El Quseir e Marsa Alam si eleva la montagna sommersa dell’Elphinstone Reef e si stagliano i due “fratelli”, gli isolotti di El Akhawein, frequentati da squali, mante e altre meraviglie marine.

Le attrazioni imperdibili dell’Egitto non si fermano qui: da non perdere il Blue Hole di Dahab sulla costa sud-orientale del Sinai, lo stretto di Tiran e il Daedelus Reef, a metà strada tra Marsa Alam e l’Arabia Saudita. Ma per i sub c’è una meta ancora più vicina per soddisfare la voglia di immersioni. È Malta, che un po’ a sorpresa ha conquistato il gradino più basso del podio tra le destinazioni migliori per fare immersioni. Le sue maggiori attrazioni sono la punta di Cirkewwa, dove si trova anche il relitto di un rimorchiatore, e il Blue Hole di Gozo, a cui si aggiungono circa altri 40 spot dove immergersi.

E se ancora vi rimanesse la voglia di tuffarvi con le bombole, il Mediterraneo offre ancora un’immersione da non mancare, quella alla scoperta della Zenobia, una nave da carico affondata davanti a Cipro durante il suo viaggio inaugurale nel 1980 con un carico di merci e veicoli del valore di 200 milioni di dollari.