El Alamein, la nuova meta dell’estate in Egitto

Affacciata sul Mar Mediterraneo, non lontana dalla più rinomata Marsa Matruh, El Alamein è una destinazione nata da pochi anni e che sta crescendo velocemente.

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Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Chi è alla ricerca di nuove idee e nuove mete mare dove andare la prossima estate, El Alamein, in Egitto, è quella giusta.

Affacciata sul Mar Mediterraneo, non lontana dalla più rinomata Marsa Matruh, El Alamein è una destinazione nata da pochi anni e che sta crescendo velocemente.

Nuovi resort, villaggi turistici, hotel e anche residence, grandi o piccoli a piacere, stanno spuntando dal nulla sul lungomare. Le acque qui hanno il colore delle Maldive e la spiaggia di sabbia fine è perfetta per i mesi estivi. Palme, vialetti, giardini, passeggiate lungomare: tutto è nuovo e tutto è perfetto.

El Alamein ha un clima meno torrido rispetto alle località del Mar Rosso che alle spalle hanno invece il deserto e che, d’estate, toccano tranquillamente i 50°C. Il clima mediterraneo è più piacevole, c’è più brezza perché è più aperto e, soprattutto, è molto più a Nord rispetto a Hurghada, Sharm e le altre note località egiziane. È un po’ come andare in Sicilia. Quindi si può frequentare già a inizio estate e fino ad autunno inoltrato. Per tutti questi motivi è una meta ideale anche per le famiglie con bambini.

Prima di trasformarsi in una meta turistica, El Alamein era ricordata solo per una delle più cruente battaglie della Seconda Guerra Mondiale.

Per chi fosse interessato e volesse prendersi una pausa dalla tintarella, si può visitare il Museo Militare con i cimeli bellici: divise, armi, lettere dal fronte e, nel cortile, carri armati, cannoni, aerei da caccia e mezzi di trasporto. E anche un monumento ai caduti in battaglia: 25mila morti, feriti e dispersi solo delle forze italo-tedesche.

A poche centinaia di metri dal museo sorge il Cimitero del Commonwealth di El Alamein con le lapidi dei caduti delle truppe provenienti da Gran Bretagna, Australia, Nuova Zelanda, India e dagli altri alleati.

La zona della marina di El Alamein è quella che un tempo si chiamava Leukaspis o Antiphrae, una città portuale di grande importanza per i commerci egiziani e libici duemila anni fa. Fu distrutta nel 365 d.C. da un terribile terremoto al largo di Creta. Per secoli di questa città non si seppe più nulla, fin quando nel 1986, durante la costruzione di alcune strade non furono scoperte delle antiche tombe e dei resti che ora sono raccolti in grande sito archeologico.

Se ad El Alamein non c’è ancora moltissimo da vedere e da fare per i turisti, basta muoversi un po’ per visitare alcuni luoghi che valgono l’escursione di una giornata o due al massimo. Come quella all’Oasi di Siwa, che si trova nel deserto libico, a pochi chilometri dal confine con la Libia. La sua particolarità consiste nel fatto di trovarsi in una profonda depressione a 18 metri sotto il livello del mare. È una vera e proprio oasi ricca di acque ed è famosa per la produzione di datteri di ottima qualità.

Mentre per chi vuole un po’ di movimento o fare un po’ di sano shopping, non lontana – 200 chilometri circa – c’è Alessandria d’Egitto, mentre Il Cairo è un po’ più lontana (circa 300 km).

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